Cosa visitare ad Arezzo e dintorni, itinerario tra arte, fede e storia
Nel cuore della Toscana, tra verdeggianti paesaggi, arte e bellezza, Arezzo brilla come un gioiello ancora poco conosciuto incastonato su una collina a nord della Val di Chiana. Meno affollata delle vicine Siena e Firenze, offre un’esperienza autentica, fatta di storia, arte e vita genuina.
Città natale di Piero della Francesca, Vasari e Petrarca, conserva intatta la sua anima medievale e rinascimentale, ma resta viva e contemporanea, animata da locali, ristoranti, eventi culturali e atmosfere accoglienti. Arezzo è una di quelle città a misura d’uomo talmente ricche di fascino che regalano il piacere di riscoprire una Toscana più intima e sincera. Spesso lasciata fuori dagli itinerari turistici più battuti, viene soprannominata la “Cenerentola” di questa meravigliosa regione. Basta un weekend per innamorarsene e portare con sé un ricordo indimenticabile.
Cosa vedere ad Arezzo
Piazza Grande
Il cuore del centro storico di Arezzo è sicuramente piazza Grande, nota anche come piazza Vasari, dal nome del grande architetto rinascimentale aretino che l’ha disegnata. La piazza ha una particolare forma trapezoidale e non è soltanto la più antica e conosciuta della città, ma è anche una delle più belle d’Italia.
Lo stile è eclettico, poiché gli edifici che la delineano appartengono ad epoche differenti, eppure l’impressione complessiva è quella di totale equilibrio e di perfetta armonia. A nord si trova un magnifico palazzo cinquecentesco con un caratteristico loggiato, opera anch’esso di Giorgio Vasari. A sud e a est si trovano invece dei palazzi di epoca medievale, tra i quali si distingue la candida torre dei Lappoli.
A ovest si trovano infine il quattrocentesco palazzo della Fraternita dei Laici e la pieve di Santa Maria. Piazza Grande non ha soltanto un magnifico colpo d’occhio, ma è anche il vero centro della vita cittadina, come dimostra il fatto che qui si tengono due importanti eventi, che richiamano l’attenzione dei locali quanto quella dei turisti.
Il primo sabato e la prima domenica di ogni mese, qui si svolge infatti la celebre fiera Antiquaria di Arezzo, con oltre 500 espositori che vendono ogni genere di oggetto antico. Due volte all’anno, sempre in piazza Grande, si svolge poi la Giostra del Saracino, una pittoresca competizione in costumi medievali. Piazza Grande viene infine ripresa nel film di Roberto Benigni La vita è bella (1997), vincitore del premio Oscar come miglior film straniero, ottenendo così una visibilità internazionale.

Pieve di Santa Maria
Tra i diversi edifici storici che si affacciano su piazza Grande, merita una menzione speciale la pieve di Santa Maria, conosciuta anche come chiesa di Santa Maria della Pieve. Si tratta di una costruzione complessa e scenografica di poco posteriore all’anno Mille, uno dei più alti esempi dell’arte romanica in Toscana.
La facciata è caratterizzata da cinque arcate cieche sorrette da colonne con capitelli corinzi, sormontate da tre ordini di loggette sorrette a loro volta da leggere colonne, e affiancata infine dal campanile trecentesco, uno dei simboli della città. Una curiosità che attira gli occhi dei visitatori sono senza dubbio le colonne che sorreggono le loggette, tutte caratterizzate da elementi decorativi differenti. Il fusto di una di esse è addirittura costituito da una statua. L’effetto complessivo è articolato ed elegante.
L’abside della pieve, l’elemento architettonico affacciato sulla piazza, concorre a definire il carattere del maggiore polo di attrazione cittadino. Anch’essa risalente al Trecento, riprende gli schemi stilistici della facciata ed è infatti caratterizzato da una serie di alti archi ciechi, nell’ordine inferiore, sormontata da due ordini di logge sovrapposte, sorrette da esili e aggraziate colonne.
La ricchezza di elementi stilistici e decorativi qui si concentra soprattutto sui capitelli, tutti diversi, ma risulta degno di nota anche il fusto di una colonna, che appare a zigzag, come se fosse spezzata. Ogni dettaglio della pieve di Santa Maria di Arezzo sorprende lo sguardo e si può restare a lungo, incantati, su ognuno di essi.
Duomo di Arezzo
La cattedrale dei Santi Pietro e Donato, principale luogo di culto della religione cattolica della città di Arezzo, si trova nella parte alta della collina sulla quale sorge la città, dove un tempo era situata l’acropoli. Grazie a questa posizione, la sua vista caratterizza qualsiasi scorcio di Arezzo ed è la prima che si presenta a chiunque giunga in città. La sua costruzione ha richiesto ben due secoli, dal 1278 al 1511, quando terminarono i lavori, e ancora oggi rappresenta uno dei più alti esempi di arte gotica d’Italia.

Va ricordato però che la facciata, originariamente rimasta incompiuta, fu sostituita a inizio Novecento da quella attuale, in stile neogotico, caratterizzata da tre portali strombati e sormontati da lunette decorate a bassorilievo, corrispondenti alle tre navate della partizione interna. Il campanile è addirittura l’ultimo dei tre costruiti nel corso dei secoli, dopo che i precedenti furono danneggiati per vari motivi, e si caratterizza per la sua pianta esagonale e la suddivisione in quattro ordini sovrapposti da cornicioni, sormontati da rosoni circolari.
Il fianco destro è interamente trecentesco, in pietra arenaria e impreziosito da un portale con due tronconi di colonne in porfido provenienti da un antico tempio pagano. Il profilo lineare, pulito e iconico del duomo di Arezzo, con le sue linee verticali che puntano verso il cielo, si staglia al di sopra di una scenografica scalinata cinquecentesca che lo innalza ulteriormente, in tutta la sua bellezza. L’interno, prettamente gotico, è particolarmente affascinante per gli affreschi che ricoprono le volte delle tre navate, i cui colori si accendono con la luce che filtra dal rosone policromo della facciata.

Basilica di San Francesco e San Domenico
Se il centro principale della devozione cristiana degli aretini è rappresentato indubbiamente dal Duomo, ci sono altre due chiese che devono assolutamente essere incluse in ogni itinerario di visita della città, soprattutto per quello che custodiscono al loro interno. La basilica di San Francesco è probabilmente la chiesa più amata da tutti coloro che arrivano ad Arezzo.
L’esterno è davvero francescano, in pietra e mattoni, mentre l’interno a una sola navata risulta molto spazioso ed è ornato a sinistra da cappelle e a destra da edicole trecentesche. Fedeli e appassionati d’arte da tutta Europa e non solo entrano in questa chiesa con immenso rispetto e meraviglia soprattutto per ammirare il meraviglioso ciclo di affreschi delle Storie della Vera Croce dipinto da Piero della Francesca sulle pareti della cappella Maggiore.
Gli affreschi, datati tra il 1450 e il 1460, rappresentano uno dei capolavori della pittura rinascimentale italiana e il restauro effettuato nel 1992 ne ha vividamente restituito in tutta la loro delicata bellezza gli intensi colori, intrisi di significati simbolici. Il ciclo racconta la storia della croce di Cristo attraverso scene leggibili in ordine cronologico, dagli eventi della Genesi che narrano dei semi che avrebbero fatto nascere l’albero il cui legno sarebbe stato utilizzato per intagliarla, fino al momento in cui la Croce ha fatto ritorno a Gerusalemme.
Questo basterebbe a lasciare senza fiato qualunque appassionato di arte, ma trovandosi ad Arezzo è opportuno visitare anche la basilica romanica di San Domenico. La sua suggestiva facciata asimmetrica in muratura affiancata da un campanile a vela catturano facilmente l’attenzione, ma ancora una volta ciò che maggiormente attira l’attenzione dei visitatori si trova all’interno, ovvero il celebre Crocifisso di Cimabue, 1268-1271 circa.
La maestosa fortezza Medicea
Sul colle di San Donato si trova inoltre la fortezza Medicea, costruita intorno alla metà del Cinquecento per ordine di Cosimo II de’ Medici sulla base di ben più antiche costruzioni. Chiaro esempio di architettura militare difensiva, come si evince dalla struttura massiccia e impenetrabile, la fortezza conserva una sua armonia, accentuata dal meraviglioso panorama del quale si gode dai suoi bastioni: Arezzo, le colline circostanti, la valle dell’Arno e il massiccio del Pratomagno. Il caratteristico perimetro irregolare della fortezza, che forma al suolo quasi la sagoma di una stella a cinque punte, è delimitato da cinque bastioni, denominati rispettivamente della Diacciaia, della Spina, del Belvedere, della Chiesa e del Soccorso.

L’irregolarità è dovuta alla necessità della costruzione di adattarsi al terreno, permettendo così alla fortezza di diventare parte del colle stesso, e così anche i bastioni hanno proporzioni e dimensioni diverse. Il più imponente è senza dubbio il bastione della Spina, proteso verso la città. La fortezza si trova all’interno del parco del Prato, una splendida zona verde resa giardino pubblico fin dall’Ottocento, sede privilegiata degli eventi culturali aretini.
Qui, durante il primo settimana di settembre quando piazza Grande è occupata dalla Giostra del Saracino, si svolge infatti la fiera Antiquaria. Al parco si può accedere direttamente dalla scalinata antistante il Duomo, dove ci si imbatte nella statua dedicata al poeta Francesco Petrarca.
L’Acquedotto Vasariano e la Chiusa dei Monaci
A pochi minuti dal centro di Arezzo, due straordinarie opere raccontano la genialità toscana e meritano di essere visitate: l’Acquedotto Vasariano e la Chiusa dei Monaci.
Ideato da Giorgio Vasari e completato da vari architetti, l’acquedotto convoglia l’acqua dalle pendici dell’Alpe di Poti fino alla fontana di Piazza Grande. Con le sue 52 arcate, è uno dei simboli più affascinanti del paesaggio aretino.
La Chiusa dei Monaci, in laterizio e pietra, è un capolavoro ottocentesco dell’ingegnere Alessandro Manetti. Sorge lungo il Canale Maestro della Chiana, punto di partenza del Sentiero della Bonifica, il percorso verde di 62 km che collega Arezzo a Chiusi.
Le quattro vallate aretine
La provincia di Arezzo è un mosaico di paesaggi: il Casentino, spirituale e ricco di castelli, ospita il mistico Santuario della Verna; il Valdarno affascina con le spettacolari Balze, immortalate da Leonardo da Vinci nella Gioconda; la Valtiberina, culla di Piero della Francesca che conserva borghi d’arte come Sansepolcro, mentre la Val di Chiana custodisce antiche radici etrusche e la rinomata carne chianina, eccellenza della cucina toscana.
Eventi e ricorrenze ad Arezzo
La Giostra del Saracino
Tra le tradizioni più spettacolari d’Italia, la Giostra del Saracino è l’anima medievale di Arezzo. Nata secoli fa (tanto che persino Dante Alighieri la cita nell’Inferno) questa rievocazione storica trasforma la città in un palcoscenico di colori, tamburi e adrenalina pura.
I quattro quartieri di Arezzo (Porta Crucifera, Porta del Foro, Porta Sant’Andrea e Porta Santo Spirito) si sfidano in un torneo equestre mozzafiato: i cavalieri, lancia in resta, devono colpire il temuto Buratto del Saracino, simbolo del “nemico Re delle Indie”, evitando al tempo stesso il suo temibile contrattacco. Solo chi dimostra coraggio, precisione e destrezza conquista la gloria e la Lancia d’Oro, tra l’entusiasmo travolgente di tutta la città.
La Fiera Antiquaria
Ogni prima domenica del mese (e il sabato precedente), Arezzo si trasforma in un museo a cielo aperto grazie alla storica Fiera Antiquaria, la più antica e grande d’Italia. Nata nel 1968 da un’idea del collezionista Ivan Bruschi, anima curiosa e visionaria, la fiera riempie le piazze del centro di mobili d’epoca, oggetti rari, gioielli insoliti e tesori dimenticati: un paradiso per chi ama il fascino del vintage e delle storie racchiuse negli oggetti.
Natale ad Arezzo
Nel cuore del centro storico di Arezzo si accende ogni anno la magia delle feste con la manifestazione “Arezzo Città del Natale”. Dal 15 novembre al 6 gennaio 2025, piazze e vicoli si vestono a festa grazie a un calendario ricco di eventi: mercatini natalizi, spettacoli di luci e videomapping, installazioni suggestive come la ruota panoramica e aree interattive dedicate ai più piccoli.
Tra le attrazioni più amate ci sono il Villaggio Tirolese con casette di legno in Piazza Grande, dove artigianato, decorazioni e prelibatezze enogastronomiche si fondono con l’atmosfera del Natale, e la Casa di Babbo Natale all’interno della storica Fortezza Medicea, immersa in un percorso fiabesco tra giochi di luce, laboratori creativi e scenografie incantate.
Dove si trova e come raggiungerla
Plasmata dal corso del fiume Arno, Arezzo si trova nella parte orientale della Toscana e nell’area settentrionale della Val di Chiana. Si raggiunge facilmente in auto in un’ora sia da Firenze, sia da Assisi (in Umbria), collegate grazie ai Cammini di San Francesco.
Chi preferisce muoversi in treno partendo dalle principali città italiane può prendere uno dei vari collegamenti giornalieri verso la stazione di Arezzo (per esempio da Firenze, Roma, Milano Centrale). É servita anche da una rete di autobus regionali che la collegano con la Valdichiana, Valtiberina, Pratomagno, Casentino e Valdarno.
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