Itinerari fuori dalle stazioni ferroviarie della Lombardia
Lonely Planet ha appena pubblicato una nuova guida intitolata “Fuori stazione”, con itinerari da seguire partendo dalla stazioni ferroviarie della regione Lombardia. Realizzata in collaborazione con Trenord, la guida consiglia percorsi che vanno non soltanto alla scoperta di luoghi ancora poco turistici, ma anche dei sapori lombardi, da raggiungere in treno.
“La Lombardia è già un territorio di grande attrazione”, ha spiegato Debora Massari, Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia in occasione della presentazione della guida “nel 2024 ha registrato quasi 21 milioni di arrivi in strutture ricettive e oltre 53 milioni di presenze, con una permanenza media di circa 2,53 notte per turista. Di queste presenze, il 67% è rappresentato da turisti stranieri. Questi numeri ci dicono che la Lombardia non solo attira, ma è in crescita come meta turistica. In questo contesto, la mobilità e in particolare la mobilità ferroviaria diventa un fattore decisivo. L’idea che il viaggio sia parte integrale dell’esperienza turistica acquisisce concretezza”.
Lombardia, regione di eccellenze gastronomiche
La Lombardia è la prima regione agricola d’Italia, con 75 cibi e vini Dop e Igp, centinaia di eccellenze tradizionali riconosciute e un sistema enogastronomico che vale miliardi di euro di ricchezza diffusa. Questa guida avvicina quindi persone e territori, mostrando quanto la regione sappia offrire qualità anche a pochi passi dai binari. L’idea è, infatti, quella di unire il treno, il mezzo più sostenibile e accessibile, ai percorsi del gusto e ai ristoratori che sanno esaltare al meglio i prodotti lombardi, un modo di vivere la Lombardia con lentezza, responsabilità e curiosità.
Gli itinerari in treno in Lombardia
Numerosi e diversi i panorami che scorrono dai finestrini di chi viaggia lungo gli itinerari raccontati dalla guida “Fuori stazione”: i vigneti dell’Oltrepò, le cantine nella roccia valtellinese, i paesi specchiati nei laghi di Como, di Varese, d’Iseo, il Garda e il Lago Maggiore, il territorio di Mantova e Cremona, di Monza e di Bergamo e persino lo skyline milanese. La guida si articola in otto tappe, che perlustrano i dintorni delle stazioni di tutte le province lombarde ed evidenziano 45 “fermate del gusto”. È un viaggio per accompagnare a scoprire – o riscoprire – gli angoli, anche quelli meno scontati, di Lombardia. Ne abbiamo scelti tre che vi consigliamo:
Itinerario di mezza giornata
Bastano poche fermate dalla stazione ferroviaria di Milano Centrale per arrivare a Monza, e dopo circa un’ora, a Bergamo, un punto nevralgico non solo sulla mappa delle città d’arte, ma anche su quella dell’enoturismo. Intorno alla città si estendono, infatti, le colline del Valcalepio, la DOC che identifica diversi vini del territorio. E come i vini, anche i formaggi sono fra le attrazioni della regione: Grana Padano, Gorgonzola e Quartirolo compaiono sempre sulle tavole delle trattorie e dei ristoranti, anche nei centri più piccoli, serviti da soli o come ingredienti delle preparazioni tradizionali (ad esempio i casoncelli). Il tour può partire da Monza – con il Duomo, la Villa Reale e il suo parco, l’Arengario e l’autodromo – per poi proseguire verso Brescia, passando da Nord toccando dunque Bergamo con la sua meravigliosa Città Alta, oppure da Sud, via Treviglio, nella media Pianura Padana. È l’area perfetta per una gita in treno in giornata: la vicinanza e i collegamenti frequenti consentono programmi rilassati e flessibili.
Itinerario di un giorno
Cosa c’è di meglio che godersi il “nostro” Lago di Como così amato dagli stranieri? Le guida consiglia alcuni punti ancora sconosciuti al turismo di massa. La gita sul Lago di Como merita un’intera giornata. Il Lago di Como, oltre a essere uno dei luoghi più celebri d’Italia (e del mondo) ha anche uno dei microclimi più adatti: tra la Pianura Padana e le Alpi, il lago ha le caratteristiche giuste per ospitare querce e faggi, lavarelli, trote e lucci e persino gli olivi, da cui si trae un ottimo olio. La costa è trapuntata di minuscoli centri e ville meravigliose ma anche il semplice viaggiatore può godere delle aree verdi, dei parchi, delle gite in barca. E, naturalmente, della cucina, anche dei prodotti delle confinanti Valchiavenna e Valtellina. Gli appassionati di cucina possono dunque partire da Como, raggiungibile da Milano in meno di un’ora, e poi spostarsi sul versante orientale: il tratto da Lecco a Colico è ricco di soste in cui trovare trattorie e ristoranti, luoghi magici fatti di terrazze sull’acqua, di casette in piccoli centri, di cucina tradizionale. E dopo pranzo, basta un piccolo e riposante viaggio in treno e in un attimo si è di nuovo a casa.

Itinerario di due giorni
Ci vuole un’intera giornata per visitare Brescia e il Lago di Garda, si passa da una città d’arte alle tranquille rive di uno specchio d’acqua che sembra il mare della Lombardia, con le sue palme, i limoni e certi punti dove non si vede nemmeno la riva opposta, passando prima tra valli e montagne, però. La prima tappa del viaggio è appunto Brescia, che non è solo la città delle vestigia romane e medievali e dello splendido centro storico, ma anche una delle poche al mondo ad avere un vigneto urbano dove si produce ancora vino (il Pusterla, ai piedi del castello). Brescia è anche il punto di partenza per un viaggio del gusto che parte dai grandi salumi e formaggi del territorio – Grana, Quartirolo, Taleggio – per continuare a Nord, prima nella zona del Lago d’Iseo, poi verso la Val Camonica. Per gli appassionati di enogastronomia, Iseo vuol dire prima di tutto Franciacorta, il nome dell’area collinare tra la città e il lago che dà l’appellativo alla celebre DOCG di metodo classico, tra i migliori d’Italia. Le colline qui intorno sono disegnate dai filari. Ancora più a Nord, seguendo la linea ferroviaria, si giunge fino a Edolo. Qui il paesaggio si fa più selvaggio e sempre più montano: siamo in Val Camonica, attraversata dal fiume Oglio.
Tornati a Brescia, dove si può pernottare e provare uno dei tanti ristoranti tradizionali della città, si cambia linea per dirigersi a Est e, in un attimo, ecco la sponda lombarda del Lago di Garda, luogo perfetto per una vacanza rilassante, ma anche per assaggiare la cucina a base di pesce di lago e il celebre olio d’oliva, ottenuto alla latitudine più settentrionale al mondo: grazie al lago, nonostante le Alpi siano a un passo, il microclima è mediterraneo, perfetto per gli ulivi, che ingentiliscono il paesaggio.

Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




