Cuore riparato in due settimane: il cerotto intelligente del MIT riduce i danni del 50%
Un cuore che si ripara da solo potrebbe presto non essere più un sogno grazie al lavoro di un gruppo di ingegneri del MIT, che ha sviluppato un cerotto flessibile a base di idrogel capace di dimezzare i danni ai tessuti cardiaci dopo un infarto e di migliorare la funzione del cuore. Il dispositivo, già testato con successo sui ratti, si applica direttamente sul muscolo cardiaco durante un intervento chirurgico e rilascia tre farmaci in momenti diversi, seguendo il naturale processo di rigenerazione dei tessuti.
Dopo un infarto, il cuore perde parte della sua capacità di contrarsi perché le cellule danneggiate non riescono più a rigenerarsi. “Quando il tessuto cardiaco muore, la funzionalità del cuore diminuisce in modo permanente”, spiega Ana Jaklenec, ricercatrice del Koch Institute del MIT. “L’obiettivo è restituire forza e resistenza al cuore, permettendo una vera guarigione”.
Per farlo, il team ha sfruttato una tecnologia di rilascio controllato di farmaci già sviluppata in passato. Le microparticelle impiegate, grandi pochi micrometri, sono realizzate con PLGA, un polimero biodegradabile che si scioglie gradualmente nel tempo. In questa nuova applicazione, le particelle vengono programmate per liberare il principio attivo in tre momenti precisi: tra i giorni 1 e 3, 7 e 9, e 12 e 14 dopo l’intervento.
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