Genova Smart Week, partiti. Salis: “Da qui progetti per innovazione dal volto umano e per una città più attrattiva”

Novembre 18, 2025 - 06:00
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Genova Smart Week, partiti. Salis: “Da qui progetti per innovazione dal volto umano e per una città più attrattiva”
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Genova. “A new vision for urban living”, titolo che evidenzia l’attenzione particolare rivolta, quest’anno, alla dimensione umana dell’innovazione tecnologica, è il filo conduttore dell’undicesima edizione della Genova Smart Week, iniziata questa mattina con la sessione inaugurale al Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, sede del Comune che promuove la rassegna insieme all’Associazione Genova Smart City.

I lavori si sono aperti con il saluto della sindaca Silvia Salis che, pur impegnata in una serie di sopralluoghi ai quartieri più colpiti dalle forti piogge dei giorni scorsi, ha comunque fatto sentire la propria vicinanza all’evento attraverso un messaggio: «La Genova Smart Week si conferma come punto di riferimento nazionale e internazionale per chi si occupa di innovazione digitale, trasformazione urbana e sostenibilità. L’innovazione che ci interessa ha sempre un volto umano: esiste e viene sviluppata per migliorare la qualità di vita delle persone, per ridurre le disuguaglianze o per avvicinare i servizi a chi ne ha bisogno. Non deve mai essere un fine, ma uno strumento».

«È un discorso – ha proseguito la sindaca – che ho spesso affrontato anche per quanto riguarda l’intelligenza artificiale che è ormai una realtà quotidiana e sarà tra i molti temi discussi in questa edizione: come amministrazione siamo consapevoli che può diventare un alleato molto prezioso per semplificare, accelerare, rendere più efficienti i processi. Ma deve essere sempre uno strumento nelle mani delle persone, non potrà mai essere l’IA a governare le scelte dell’essere umano, e il compito delle istituzioni è proprio questo: garantire che l’innovazione resti al servizio delle persone. Oggi Genova è attraversata da molte trasformazioni, alcune evidenti, altre più silenziose. La direzione ci è chiara ed è quella di una città attrattiva per i giovani, per chi fa ricerca, per chi investe innovazione, per chi lavora per fare futuro. Dobbiamo essere pronti ai cambiamenti che ci aspettano e che non sono lontani nel tempo, molti sono già qui ora. E questa Smart Week è un’occasione preziosa per condividere idee, buone pratiche ed esperienze».

Dalla pianificazione urbana alla mobilità intelligente, dai progetti di inclusione sociale alla transizione ecologica; e poi, ancora, rigenerazione del costruito, monitoraggio territoriale, cittadinanza attiva e ruolo dell’intelligenza artificiale nei servizi al cittadino e nella valorizzazione del patrimonio culturale: a presentare i temi trattati quest’anno dalla Genova Smart Week è stata Francesca Coppola, assessora all’urbanistica e alla Smart City del Comune di Genova. «I progetti che l’amministrazione sta mettendo in campo e che presenteremo in questi giorni sono tantissimi – ha dichiarato –. Tra questi, pensando ai giorni difficili da cui siamo reduci sul fronte meteorologico, c’è ReMed, finanziato nell’ambito del programma Interreg Euro-Med con l’obiettivo di incrementare, attraverso una piattaforma web di facile utilizzo, la capacità delle pubbliche amministrazioni di sviluppare, implementare e monitorare misure di adattamento di edifici e aree urbane ai cambiamenti climatici. I focus riguardano, oltre al dissesto idrogeologico, il controllo del verde e altre attività che rendono la digitalizzazione un alleato della vita quotidiana, non un elemento distante. L’obiettivo è mostrare come gli strumenti digitali possano davvero migliorare la vita delle persone».

Altro tema caldo per la nostra città è quello delle infrastrutture e dei trasporti, su cui si è soffermato il presidente dell’associazione Genova Smart City, Nicola Valentino Canessa: «La messa a terra della nuova mobilità cittadina, incluso il nuovo nodo ferroviario, rappresenta senz’altro alcuni dei principali ambiti nei quali verrà declinata l’innovazione nel prossimo futuro, un futuro che più in generale non potrà che passare per la sostenibilità: da questo punto di vista mi piace parlare di linee verdi e blu, vale a dire del potenziale rappresentato dal verde e anche dall’acqua che purtroppo, come abbiamo visto, in questi giorni ha nuovamente causato danni ingenti, ma che al contempo costituisce una preziosa risorsa per la cittadinanza», le parole di Canessa, che ha poi ricordato l’importanza del ruolo dell’Università di Genova in questa edizione della Smart Week – dal tema tema degli studentati a Raise e i progetti Pnrr – e le tante iniziative diffuse: dalla sessione di giovedì all’ex ospedale psichiatrico Quarto dedicata alle startup, alla giornata di venerdì che porterà la rassegna prima al Memoriale 14 Agosto in Valpolcevera e poi alla Casa delle Tecnologie Emergenti di Genova Pra’, senza dimenticare la cerimonia di premiazione del Genoa Global Goals Award, il 20 novembre al Palazzo della Borsa.

Hanno portato i loro saluti anche il presidente della Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio, che ha evidenziato il tema degli alloggi e la necessità, essendo all’inizio di un nuovo ciclo amministrativo, di una due diligence complessiva, dalla situazione dei rifiuti a quella delle strade; e il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Genova Stefano Savi, che ha sottolineato l’importanza di accorciare i tempi della normazione, spesso superata dalla velocità del progresso tecnologico e necessaria, invece, a garantire una seria programmazione alle aziende

La mattinata è proseguita con una carrellata degli eventi ospiti e degli appuntamenti sul territorio previsti nell’arco della settimana, per poi concludersi con la tavola rotonda “Progettare oggi la città del domani per una nuova dimensione urbana”, introdotta dall’assessore regionale all’urbanistica Marco Scajola, che ha commentato come la rigenerazione urbana, negli ultimi dieci anni, sia diventata finalmente un tema centrale nell’azione amministrativa, e rivendicato la legge regionale con cui si è iniziato a snellire il corpus normativo, nell’attesa che anche a livello nazionale ci si doti di una legge ad hoc, attualmente in discussione in Senato.

«Un’amministrazione pubblica deve affrontare ogni giorno le situazioni più delicate della comunità, senza perdere la capacità di progettare il domani della città – ha poi dichiarato, in apertura di roundtable, l’assessore alla casa e all’edilizia residenziale pubblica del Comune di Genova, Davide Patrone –. La rigenerazione urbana deve unire crescita, innovazione, qualità della vita e politiche sociali. Stimolare e favorire settori che generino occupazione qualificata e ad alto valore aggiunto va di pari passo con una nuova alleanza, anche col privato, sul delicato tema dell’abitare. È fondamentale, inoltre, rafforzare i percorsi partecipativi all’interno dei progetti di rigenerazione, tassello fondamentale di un’azione amministrativa di qualità e trasparente. Così come è necessario porsi insieme l’obiettivo di digitalizzare completamente il patrimonio comunale per migliorare efficienza e accessibilità. Restituire vitalità ai quartieri, riportando residenti e nuove energie, è la condizione essenziale per rafforzare sicurezza, dinamismo economico, vivibilità e attrattività complessiva».

Francesco D’Angelo, senior vice president of central and local government market di TIM Enterprise, ha aggiunto: «La visione di TIM Enterprise è chiara: costruire un’infrastruttura tecnologica solida, sostenibile e italiana per potenziare l’autonomia digitale e la competitività del paese. Siamo la principale piattaforma Ict integrata in Italia, per le pubbliche amministrazioni e le grandi aziende e offriamo connettività evoluta, data center di ultima generazione, cloud, cybersecurity e IoT. Con un modello end to end garantiamo innovazione, sicurezza e sovranità dei dati. Continuiamo ad arricchire la nostra proposta per le smart land integrando le migliori tecnologie digitali con 5G e AI per rendere le città più evolute e sostenibili, capaci di elaborare dati in tempo reale e supportare amministratori e cittadini. Un esempio in questo ambito è la collaborazione per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, dove stiamo lavorando per realizzare infrastrutture digitali sicure e diffuse che favoriscano la trasformazione dei territori in vere e proprie smart land».

A proposito della transizione sostenibile delle città, Enel ha presentato i tre indici disponibili sulla piattaforma YouUrban impiegati come open data per supportare gratuitamente le amministrazioni pubbliche nelle loro scelte strategiche: il 15 Minute City Index, che valuta l’accessibilità dei servizi essenziali; il Circular City Index, che misura la circolarità urbana in ambiti come mobilità e rifiuti; e il CO₂ City Index, che stima le emissioni di anidride carbonica per identificare le aree di intervento.

Di sicuro gli ingegneri sono preparati e non certo spaventati a lavorare in relazione alle evoluzioni tecnologiche, come chiarito da Enrico Sterpi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Genova, secondo cui negli ultimi anni sono cambiati i concetti di progettazione della città, della casa e dell’infrastruttura, la stessa visione di città si è modificata: e se un tempo, a parlare, erano solo i cittadini, oggi lo fanno anche gli insediamenti urbani, con i dati. A noi il compito di imparare ad ascoltare.

Giovanni Battista Raggi, presidente di Amiu, ha confermato le infinite possibilità offerte dalla tecnologia e dai dati, citando il progetto sull’utilizzo dei big data che l’azienda ha condotto insieme alla Compagnia di San Paolo e all’Università di Genova. La sfida maggiore, ha ribadito, consiste non tanto nella raccolta quanto nell’organizzazione dei dati, prova ne è il caso dei cassonetti intelligenti che tanto ha fatto discutere nelle ultime settimane, ricordando come una delibera dell’Arera abbia stabilito che dal 2028 tutti i raccoglitori di rifiuti sul territorio nazionale predisposti per l’indifferenziata dovranno comunque avere capacità di identificazione del soggetto e misurazione del rifiuto.

Il quadro tracciato da Gianmarco Carnovale, presidente di Roma Startup, circa il livello di innovazione raggiunto dal sistema-paese non è incoraggiante, ma evidenzia la realtà: si tratta di un fattore necessario da sviluppare per avere un futuro ed è quindi il momento di studiare e, se necessario, copiare gli esempi virtuosi di altri paesi, con progetti di lungo respiro che siano quindi capaci di andare oltre l’imminenza delle varie tornate elettorali.

Infine, l’intervento di Arcangelo Merella, project manager di Smart Genova, che ha sottolineato come la piattaforma che sta nascendo nell’ambito di questo progetto consentirà presto di avere una visione olistica della città in termini di mobilità e non solo: «Stiamo costruendo una Ferrari – ha detto – ma dall’altra parte ci vuole qualcuno che abbia una patente per guidarla, anzi, qualche abilità in più».

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Redazione Redazione Eventi e News