Harrods chiude il 2024 in rosso. Pesano i costi straordinari del Redress Scheme

Harrods ha archiviato l’esercizio fiscale 2024 con una perdita ante imposte di 34,3 milioni di sterline (39,4 milioni di euro al cambio di oggi), a fronte di un fatturato in lieve crescita dello 0,6% a 1,08 miliardi di sterline (1,24 miliardi di euro) rispetto al 2023. Il risultato negativo è dovuto principalmente a costi eccezionali, legati all’avvio dell’Harrods Redress Scheme, programma lanciato nel marzo 2025 per risarcire le vittime di abusi da parte dell’ex presidente Mohamed Al Fayed. Oltre cento persone hanno aderito al processo, con i primi pagamenti stanziati da aprile.
Nonostante l’impatto delle spese straordinarie, il managing director Michael Ward ha sottolineato come Harrods abbia performato meglio rispetto al mercato del lusso nel suo complesso, grazie anche a una strategia di investimento costante sul flagship store di Knightsbridge.
“Abbiamo superato le performance del settore nel suo complesso, grazie agli investimenti continui nel nostro flagship di Knightsbridge e a un’offerta sempre più esperienziale”, ha dichiarato il managing director Michael Ward, sottolineando l’impatto positivo dei progetti di rinnovamento intrapresi negli ultimi mesi. Tra questi figurano il restyling delle aree dedicate al womenswear e la ristrutturazione dello storico ristorante The Georgian, interventi che fanno parte di un più ampio piano di valorizzazione degli spazi iconici del department store londinese.
Ward ha ribadito inoltre che la strategia di Harrods rimane orientata alla crescita di lungo periodo, con particolare attenzione alla trasformazione digitale, all’espansione dell’e-commerce e al rafforzamento dei servizi personalizzati. “Il lusso è in fase di ridefinizione, ma Harrods resta un punto di riferimento globale per esperienza e qualità”, ha concluso il manager
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