I gioielli continuano a far brillare Richemont: nel Q2 i ricavi salgono a +8%. Balzo dell’utile

Novembre 15, 2025 - 11:00
 0
I gioielli continuano a far brillare Richemont: nel Q2 i ricavi salgono a +8%. Balzo dell’utile
https://www.pambianconews.com/wp-content/uploads/2025/11/Screenshot-2025-11-14-alle-11.44.18-e1763117128259.png

Richemont brilla in Borsa nella seduta odierna con un rialzo di sette punti percentuali. A dare lustro alla performance del colosso elvetico, i risultati pubblicati oggi e relativi al primo semestre dell’esercizio fiscale che, non solo confermano il buon momento del settore della gioielleria, ma testimoniano come anche la categoria degli orologi di lusso abbia superato il peggio e, nell’ultimo trimestre, sia ormai vicina al recupero. Nei primi sei mesi, infatti, Richemont ha conseguito ricavi per 10,62 miliardi di euro, mettendo a segno una crescita del 5% a tassi correnti (+10% a tassi costanti), spinto da un recupero parziale dei consumatori cinesi e da un impatto contenuto dei dazi Usa sugli utili. Il risultato ha superato la stima degli analisti di Deutsche Bank che si attendevano un turnover a 10,38 miliardi di euro. Quasi quadruplicato l’utile netto passato da 457 milioni di euro a 1,8 miliardi di euro, dopo che significative svalutazioni patrimoniali nello stesso periodo dell’anno precedente avevano drasticamente ridotto i suoi profitti.

A sostenere la performance semestrale del gigante elvetico del lusso c’è un secondo trimestre che ha visto uno sprint delle performance sotto tutti i punti di vista. Nel Q2 infatti i ricavi hanno toccato quota 5,2 miliardi di euro, con un balzo in avanti dell’8% a tassi correnti e del 14% a tassi costanti. Tutte le regioni hanno sperimentato sensibili progressi: Europa a +9% a valute correnti, Americhe a +12%, Asia a +4% come anche Giappone e, infine, Middle East & Africa a +16 per cento. In particolare, specifica la nota, l’area composta da Cina, Hong Kong e Macao è tornata a crescere.

In ogni caso, i risultati del secondo trimestre, in linea di massima, hanno visto dunque un progressivo miglioramento delle vendite in tutto il mondo. Considerando l’arco temporale del primo semestre, l’Europa ha registrato un +10% sempre a tassi correnti, Americhe +11%, Middle East & Africa a +13% e il Giappone che, a causa di un primo trimestre negativo, ha chiuso i sei mesi con un -5 per cento.

Guardando ai vari segmenti di business, le maison di gioielleria – tra cui marchi come Cartier e Van Cleef & Arpels – hanno continuato a beneficiare della domanda elevata e hanno incrementato le vendite con un +9% a tassi correnti nel primo semestre e un +12% nel secondo trimestre. Al contrario, le vendite di orologi sono diminuite organicamente del 6% (a valute correnti) nei primi sei mesi ma hanno contenuto il calo nel Q2 con ‘solo’ un -2% a tassi correnti e +3% a tassi costanti, il che lascia presagire una possibile inversione di tendenza in positivo nei mesi a venire.

Tuttavia, Il presidente Johann Rupert, in una conference call successiva ai risultati, ha affermato di vedere “alcuni primi segnali” di miglioramento della domanda in Cina, ma ha invitato alla cautela, sostenendo che è ancora presto per parlare di una piena ripresa.

Secondo quanto riporta Reuters, Richemont “sta affrontando meglio rispetto ai concorrenti sia i dazi commerciali statunitensi sia il recente rallentamento del settore del lusso, grazie a una politica di prezzi stabile e alla maggiore esposizione alla gioielleria rispetto alla moda, più soggetta a rapidi cambiamenti”. C’è inoltre da aggiungere come Stati Uniti e la Svizzera si siano avvicinati a un accordo commerciale per ridurre i pesanti dazi del 39% sulle importazioni svizzere imposti dal presidente Donald Trump.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News