Il dramma delle collanine intrecciate ogni estate: questo trucco le separa da sole

Ogni estate ci ricasco. Tiro fuori le collanine leggere, le catene sottili, i ciondoli dorati che aspettavano pazienti in fondo al cassetto, e puntualmente mi ritrovo con una matassa.
Un groviglio compatto di metallo intrecciato, come se di notte, mentre dormivo tranquilla, loro avessero deciso di fare yoga insieme. Ci metto ore a districarle, sempre con la sensazione che, appena le lascerò un attimo incustodite in una borsa da mare o in una pochette troppo piccola, torneranno al punto di partenza. È una scena che conosco bene: il nervosismo, la luce puntata, le dita impolverate e il tentativo di tenere la calma mentre cerco di liberare una collana senza spezzarla.
Quello che mi manda fuori di testa è che non è mai una sola. È sempre il set. Due, tre, a volte anche quattro catenine che in teoria dovrebbero scivolare una sull’altra con eleganza, e invece si comportano come se avessero litigato da giorni. La verità è che i nodi sembrano moltiplicarsi da soli, soprattutto quando fa caldo e porti con te più accessori in meno spazio. Le metti in valigia già separate, poi ti basta un’ora di tragitto in auto perché siano tutte aggrovigliate.
Perché il borotalco funziona davvero (senza rovinare nulla)
Il problema vero non è che si intrecciano, ma che nessuno ha mai tempo o voglia di affrontarle quando succede. Restano lì, in una tasca della borsa o in fondo a un beauty, con l’idea di “ci penserò dopo”, che poi diventa mai. Intanto ne compri un’altra, perché ovviamente ti manca qualcosa di semplice e dorato da mettere su quella canottiera di lino.
È un ciclo infinito, e ogni estate ci ricaschiamo tutte. Per quanto uno possa stare attento, le catene sottili non perdonano. Basta un attimo di disattenzione, e si stringono l’una sull’altra come se ci fosse una regia segreta che trama contro di te.
Mi è capitato di provare ogni metodo possibile: dita bagnate, aghi, forbicine da unghie, pazienza zen. Finché un giorno, in un backstage fotografico, una stylist ha tirato fuori un contenitore metallico pieno di borotalco. C’era un groviglio di gioielli da sciogliere per una foto, e senza dire nulla, lei li ha buttati dentro, ha agitato con decisione e ha aspettato. Il risultato? Le collane si erano già ammorbidite, pronte per essere separate quasi senza sforzo.
Ho iniziato a usare questo trucco ogni volta che si ripresentava il dramma. E funziona davvero, soprattutto con le collane leggere, sottili, quelle più delicate che si impigliano ovunque. Basta avere del talco o dell’amido di mais e un contenitore che si possa chiudere bene. Dopo aver agitato per qualche secondo, le catenine si staccano tra loro molto più facilmente. A quel punto, se serve, un semplice spillo ti aiuta a liberare gli ultimi nodi. Ma il grosso del lavoro lo fa la polvere che scivola tra gli anelli di metallo, li lubrifica e li distanzia.
La cosa più interessante è che non rovina nulla. Non sporca i metalli, non lascia residui evidenti e si rimuove facilmente con un panno o con un soffio d’aria. Ho provato anche su collane placcate, su catenine vintage, su materiali più delicati: nessun danno. Da allora tengo sempre una piccola scatola con un po’ di borotalco nel cassetto dei bijoux.
Non è una soluzione miracolosa, ma è l’unica che mi abbia dato risultati veri senza stress. E la verità è che, quando un problema torna ogni anno puntuale come le zanzare, trovare un trucco che funziona davvero è un sollievo. Soprattutto se ti permette di indossare di nuovo quella catenina sottile che sembrava persa per sempre in una nuvola di nodi invisibili.
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