Monopattini elettrici, ecco il targhino collegato al conducente

Lug 5, 2025 - 07:00
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Monopattini elettrici, ecco il targhino collegato al conducente

Dopo mesi di attesa, è ufficiale: i monopattini elettrici dovranno avere targa, assicurazione e rispettare nuove regole di circolazione. L’obbligo, previsto dalla riforma del Codice della strada del 14 dicembre scorso, era rimasto in sospeso in attesa del decreto attuativo. L’unica norma già in vigore finora era quella che limitava la circolazione ai tratti urbani con velocità non superiore ai 50 km/h. Ora, invece, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha firmato il provvedimento attuativo, stabilendo le caratteristiche del nuovo contrassegno identificativo.

Il targhino sarà adesivo, plastificato, non rimovibile, prodotto dall’Istituto Poligrafico e distribuito dalla Motorizzazione Civile. Misurerà 5×6 cm, con sei caratteri alfanumerici neri su sfondo bianco riflettente e simboli in trasparenza (emblema della Repubblica e sigla del Mef). Le lettere andranno da B a Z, escludendo vocali e alcune consonanti, mentre i numeri saranno compresi tra 2 e 9. Dovrà essere applicato sul parafango posteriore o, se assente, sulla parte anteriore del piantone dello sterzo, a un’altezza compresa tra 20 e 120 cm da terra. Chi sarà colto a circolare senza il targhino rischierà una sanzione da 100 a 400 euro.

Importante novità: il targhino non sarà legato al veicolo, ma alla persona che lo richiede, poiché i monopattini non rientrano nell’Archivio nazionale veicoli e sono privi di numero di telaio.

Più sicurezza in strada, ma servono tempi e controlli certi

L’obiettivo del provvedimento è chiaro: identificare i trasgressori e garantire risarcimenti in caso di incidenti. L’estensione dell’obbligo del casco anche ai maggiorenni è un ulteriore passo verso la sicurezza, specialmente in contesti urbani sempre più affollati e complessi.

Tuttavia, restano alcuni punti in sospeso, primo tra tutti il costo del targhino. Finché il Mit, in accordo con il Mef, non lo definirà con un secondo decreto, non sarà possibile avviare le richieste e la distribuzione. Come sottolinea Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona e referente Anci: “Serve al più presto un secondo decreto del Mit, d’intesa con il Mef. Non si può più consentire che chi investe un pedone e scappa resti senza volto e senza nome”. Altamura aggiunge che i controlli sono difficili da intensificare: “Servono più agenti nei Comuni”.

Nel frattempo, un altro provvedimento atteso è stato firmato: il decreto sull’alcolock. Il ministro Matteo Salvini ha approvato il testo che definisce il funzionamento del dispositivo che impedirà l’accensione del motore se il guidatore recidivo ha assunto alcol prima di mettersi al volante. Un ulteriore tassello per migliorare la sicurezza sulle strade italiane.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia