Influenza felina: diagnosi, sintomi e cosa fare per prenderti cura del tuo gatto
Influenza felina: una minaccia respiratoria comune, ma seria. Scopri subito i segnali di allarme e come curare il tuo gatto.

Può capitare che il gatto da un giorno all’altro, sembri meno vivace del solito o mostri piccoli segnali che ci fanno preoccupare.
A volte, pensiamo si tratti solo di un po’ di stanchezza o di un raffreddore passeggero, ma dietro quei sintomi si può nascondere qualcosa di più serio, come ad esempio l’influenza felina.
Scopri, quali le cause, i segnali, come curarla e se è pericolosa per l’uomo.
Influenza felina: di cosa si tratta
L’influenza felina, è una malattia respiratoria piuttosto comune tra i gatti, causata principalmente da due virus: Herpesvirus felino e il Calicivirus felino.

Si trasmette facilmente da un gatto all’altro, soprattutto, in luoghi dove convivono più felini come rifugi, colonie o pensioni.
Una volta contratta, queste infezioni colpisce le vie respiratorie superiori e può indebolire il sistema immunitario, rendendo il gatto più sensibile ad altre malattie.
Anche dopo la guarigione, alcuni gatti possono restare portatori del virus, con possibili ricadute nei momenti di stress o di maggiore stanchezza.
Segnali: come riconoscere l’influenza felina
Capire se il gatto ha contratto l’influenza felina, non è sempre semplice, ma alcuni segnali possono aiutare a capirlo.

Oltre a un cambiamento nel comportamento, come ad esempio una minore vivacità o scarso appetito, si possono notare i seguenti segnali:
- starnuti frequenti nel gatto;
- respirazione più rumorosa del solito;
- naso che cola o incrostato;
- occhi lucidi con secrezioni;
- perdita di interesse per il gioco o per il cibo;
- voce alterata o miagolio del gatto più debole.
È opportuno sottolineare che nella maggior parte dei casi, i sintomi possono durare da una a tre settimane.
Come curare l’influenza felina
La prima cosa da fare, se si sospetta di influenza felina è portare il gatto dal veterinario. Solo lui, potrà stabilire la causa precisa e indicare la terapia più adatta.
Anche se non c’è cura specifica, a casa, però, si può far fare molto per aiutare l’animale a stare meglio.
Ecco alcuni consigli:
- tenere il gatto al caldo;
- dargli del cibo morbido e appetitoso;
- assicurarsi che beva abbastanza.
Inoltre, è importante mantenere l’ambiente tranquillo, pulito e senza correnti d’aria. Se il gatto ha difficoltà a respirare, un po’ di vapore o un umidificatore possono dargli sicuramente sollievo e favorire la guarigione.
L’influenza felina è contagiosa per altri animali o persone?
L’influenza felina è piuttosto contagiosa, ma solo tra gatti. Anche se ha lo stesso nome di quella umana, quella del gatto, non si trasmette all’essere umano.
Il virus dell’influenza felina si diffonde facilmente attraverso starnuti, saliva e superfici contaminate come ciotole, letti o giochi condivisi.
Basta che un gatto sano entri in contatto con un micio infetto o con i suoi oggetti, perché il contagio avvenga.
Per questo motivo, se in casa vivono più gatti è importanti isolare quello malato, finché non si riprende del tutto.
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La buona notizia è che l’influenza felina non si trasmette né alle persone né ad altri animali domestici, come cane o conigli. Tuttavia, una corretta igiene resta fondamentale.
Perciò, lavarsi le mani dopo aver accudito il gatto, pulire regolarmente le ciotole del gatto e cambiare la lettiera può sicuramente aiutare a limitare la diffusione del virus e proteggere gli altri mici di casa.
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