La nuova, lussuosa, vita del deodorante (firmato)

Vi siete mai accorti che diamo per scontato il deodorante? Sì, proprio così. Il deodorante è un prodotto essenziale nel nostro beauty case, ma forse non gli dedichiamo l’importanza che merita. È parte della nostra routine di cura quotidiana, eppure resta spesso confinato alla sfera del necessario e funzionale, piuttosto che del desiderabile. Lo usiamo ogni giorno, ma non ne parliamo. È invisibile, funzionale, quasi anonimo. Eppure, forse stiamo assistendo a un cambio di rotta.

Nel 2025 sempre più brand di alta profumeria e case di moda lo stanno proponendo in chiave diversa. Sempre come beauty essential, ma anche come gesto di bellezza a tutti gli effetti. Non un cosmetico per eliminare gli odori e profumare, ma come essential per aggiungere raffinatezza, eleganza e cura alla propria routine.

Se fino a ieri era solo un alleato silenzioso, oggi è pronto a prendersi la sua scena.

Le origini del deodorante: quando nasce?

Prima di parlare di cosa ci aspetta nei prossimi anni, è opportuno fare un passo indietro e addentrarci nella storia del deodorante. Questo essential nasce all’inizio del Novecento, ma le sue radici affondano in tempi molto più antichi. Gli antichi Egizi usavano miscele di oli, erbe e spezie per profumare il corpo e mascherare gli odori, ma la prima formula di deodorante come lo conosciamo oggi appare solo nel 1888 con Mum, un prodotto a base di zinco che segnò l’inizio dell’era anti-odore.

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Per l’arrivo dei prodotti spray e roll-on dobbiamo aspettare il 1950 circa. È in questo momento che entrano a far parte della routine quotidiana, rivoluzionandola. Negli Anni 90 fu sdoganato, ma sempre confinato alla sfera funzionale.

E oggi? Stiamo indubbiamente assistendo a un cambio di rotta, che vede il deodorante inserito in una cornice più ampia e sensoriale, tipica della profumeria.

Cosa sta succedendo nel 2025?

Il mercato mondiale del deodorante è in piena espansione, e i dati lo confermano. Secondo uno studio condotto da Euromonitor, raggiungerà i 29 miliardi di dollari entro il 2026, con una crescita impressionante del segmento prestige (+24% nel 2024, contro appena +1% del mercato di massa). Il motivo? I consumatori cercano esperienze sensoriali complete, in cui la cura della pelle e la profumazione si fondono.

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E i brand si sono già messi all’opera, cogliendo quest’opportunità. Marchi come Le Labo, Diptyque e Byredo hanno già colto il suo potenziale, lanciando versioni sofisticate dei loro profumi più celebri in formato deodorante. Flaconi minimalisti, texture delicate, fragranze pure, packaging essenziale: è il segno che anche il gesto più semplice della routine può trasformarsi in un rituale di piacere. Che soddisfa anche l’occhio umano e non solo la funzionalità.

Il deodorante diventerà un prodotto beauty di lusso?

L’idea di associare l’efficacia di un deodorante alla raffinatezza di una fragranza di alta profumeria fa gola a molte Maison. E infatti è diventata una delle principali sfide del mondo della bellezza. Chanel, Dior e Guerlain l’hanno già fatto: il deodorante N°5, lo stick J’adore e lo spray Shalimar sono esempi di come un prodotto “funzionale” possa evolversi in un gesto estetico.

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Creare un deodorante di lusso, però, non è un esercizio semplice. Le formule devono essere stabili, resistere al pH della pelle e mantenere intatta la purezza delle note olfattive. Gli oli preziosi – come oud, vetiver e sandalo — fanno lievitare i costi, ma anche il valore percepito. Per molti marchi, investire in questo segmento significa fidelizzare chi cerca un profumo che resti più vicino alla pelle, quasi come un gesto ancora più intimo.

Conclusioni sul tema

Il confine tra skincare, cura del corpo, benessere, profumi e deodoranti si fa sempre più sottile. Stiamo assistendo a una nuova era, che vede il deodorante protagonista della routine quotidiana, in modo diverso da prima. Diventa così simbolo di una nuova forma di eleganza – un’eleganza che non ha bisogno di essere mostrata o esibita, ma solo provata sulla propria pelle.

Questo nuovo scenario è l’esempio di come il settore della bellezza stia riscoprendo il valore dei gesti quotidiani. Delle azioni giornaliere concrete, intime, che forse vengono troppo spesso date per scontato.

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