La strategia della Lombardia per destagionalizzare i flussi turistici

Valorizzazione delle aree interne, golf e Olimpiadi invernali: sono questi i mantra con cui Regione Lombardia si è presentata a Rimini per il TTG Travel Experience 2025, manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale. Lo stand lombardo – trecentocinquanta metri quadri e trentadue co-espositori – ha proposto infatti un’offerta rinnovata per chi desidera visitare il territorio nei prossimi mesi e anni.
La dichiarazione d’apertura di Barbara Mazzali, assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda, è iniziata con un importante messaggio orientato alla destagionalizzazione e alla scoperta di tutti gli angoli della Lombardia, non solo quelli più popolari sui social media: «Più turismo, tutto l’anno, in tutto il territorio. Una Regione che guarda avanti, capace di unire innovazione e tradizione, nuove esperienze e grandi eventi, destinazioni iconiche e luoghi da riscoprire».
La strategia è supportata da numeri in costante crescita. Nel 2024, sottolinea Mazzali, la Lombardia ha «superato i 53,5 milioni di pernottamenti ufficiali – oltre cinquantacinque milioni includendo quelli non rilevati – con il sessantasette per cento di presenze internazionali». Questo risultato segna un incremento del 26,1 per cento rispetto al record storico del 2019.
Il trend non si è fermato. Nei primi cinque mesi del 2025, infatti, Regione Lombardia ha registrato 19,7 milioni di presenze, pari al +6,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2024. «Per l’estate stimiamo – prosegue Mazzali – oltre venticinque milioni di pernottamenti, con quasi il settantacinque per cento di turisti stranieri. In un contesto globale instabile, la Lombardia si dimostra solida e resiliente».
Tra i panel più seguiti al TTG Travel Experience 2025 c’è quello dedicato al percorso della Valtellina in vista delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 (6-22 febbraio; 6-15 marzo). L’incontro, promosso con APF Valtellina, Livigno Next e QC Terme con i rappresentanti istituzionali di Bormio e Livigno, ha confermato che i Giochi non si limiteranno all’ambito sportivo, ma saranno in grado di dare uno slancio inedito a tanti settori chiave per la Regione.
Tra questi c’è il turismo che, secondo le stime comunicate da Barbara Mazzali, vivrà un incremento tra il quindici e il sessanta per cento nella fase successiva alle Olimpiadi (1,3 miliardi di spettatori attesi). L’obiettivo non è fermarsi all’inverno del 2026, perché i Giochi possono avere una lunga coda di benefici. Secondo Mazzali, «sono già stati attivati oltre quattrocentotrentaquattro milioni di euro in infrastrutture e in progetti ad alto valore simbolico».
Un esempio è quello di “Cuori Olimpici”, un percorso che attraversa le dodici province lombarde con eventi e installazioni. «Milano sarà la porta d’ingresso, la Valtellina il cuore pulsante delle gare. Ma sarà tutta la Lombardia – tra moda, design, natura e accoglienza – a salire sul podio del turismo internazionale», dice l’assessore.
L’altro pilastro dell’offerta portata da Regione Lombardia a Rimini riguarda, come anticipato all’inizio, la valorizzazione delle aree interne. In questo ambito, il progetto “Valle d’Intelvi: il balcone verde tra laghi e vette” – promosso dall’Associazione Valle Intelvi Turismo – consisterà in un video dedicato alla bellezza di quello che spesso viene definito «il ponte fra i due laghi» (unisce il Lago di Como con quello di Lugano, in Svizzera).
«Vogliamo che la Lombardia sia vista da nuove prospettive, come la Val d’Intelvi, e che il turismo si diffonda oltre le mete iconiche – sottolinea Mazzali –. La nostra strategia punta a destagionalizzare i flussi e a valorizzare le aree meno note, un capitale per tante comunità».
Ultimo, ma non meno importante, il cosiddetto turismo golfistico, al centro del progetto “Open Horizons – Lombardia Capitale del Golf”, sviluppato da Assolombarda e dalla Federazione italiana golf (Fig). La Lombardia è tra le patrie europee del golf, con oltre settanta campi immersi in paesaggi da cartolina: dalle colline brianzole alla Franciacorta, passando per i laghi. Parliamo di turismo golfistico perché è un tema che va ben oltre lo sport: tra resort di lusso, moda, cibo, natura e accoglienza. L’obiettivo, insomma, è generare un triplice valore per il territorio: economico, reputazionale e occupazionale.
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