La Tunisia stanzia 85 milioni di euro per la Farmacia centrale

Il ministero della Salute della Tunisia ha disposto di una sovvenzione eccezionale di 290 milioni di dinari (l’equivalente di circa 85 milioni di euro) inserita nel bilancio del ministero per il 2026, destinata a rafforzare la liquidità degli ospedali regionali e degli istituti pubblici di sanità al fine di consentire il pagamento dei debiti accumulati nei confronti della Farmacia centrale. L’obiettivo è garantire la continuità dell’approvvigionamento dei medicinali e sostenere lo sviluppo dell’industria farmaceutica nazionale. Lo ha dichiarato il titolare della sanità tunisina, il ministro Mustafa Ferjani, durante un’audizione congiunta della Commissione sanità, donna, famiglia, affari sociali e persone con disabilità dell’Assemblea dei rappresentanti del popolo (Arp) e della Commissione dei servizi e dello sviluppo sociale del Consiglio nazionale delle regioni e dei distretti. Ferjani ha precisato che questo intervento mira anche a “stimolare la produzione locale di farmaci destinati al trattamento delle malattie oncologiche e rare”. Il ministro ha inoltre evocato “la possibilità di partenariati strategici con laboratori stranieri, in particolare in Cina e Giappone, due Paesi tra i più avanzati nel settore farmaceutico”.

Il ministro ha poi sottolineato che il suo dicastero, in coordinamento con i vari attori del settore, sta lavorando a una riforma complessiva del sistema farmaceutico e alla ricerca di soluzioni sostenibili per le casse sociali, con l’obiettivo di garantire la continuità del sistema sanitario pubblico e la disponibilità finanziaria delle sue strutture. Nel quadro del rafforzamento della sanità pubblica, della prevenzione e della sicurezza sanitaria, il progetto di legge finanziaria per il 2026 prevede 109,7 milioni di dinari (circa 32 milioni di euro) per sostenere i programmi di prevenzione, così ripartiti: 55 milioni di dinari per il programma di vaccinazione (circa 16 milioni di euro); 21,7 milioni di dinari (6,4 milioni di euro) per la lotta contro la tubercolosi e la rabbia; 9,6 milioni di dinari (2,8 milioni di euro) per il programma di screening dell’epatite C; 4,3 milioni di dinari (1,3 milioni di euro) per il programma nazionale a favore degli anziani; 1,3 milioni di dinari (382 mila euro) per la prevenzione del cancro; 700 mila dinari (206 mila euro) per la lotta al tabagismo; 500 mila dinari (147 mila euro) per i programmi di educazione sanitaria, considerati una componente essenziale della prevenzione e della promozione del benessere collettivo.

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