La voglia, la pazzia, l’incoscienza, l’allegria del Pd dopo le elezioni regionali

Novembre 26, 2025 - 19:30
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La voglia, la pazzia, l’incoscienza, l’allegria del Pd dopo le elezioni regionali

Non è la prima volta che un’opposizione di centrosinistra, all’indomani delle elezioni regionali, si immagina di avere la strada spianata per «stravincere» le politiche, come ha dichiarato Elly Schlein dopo l’ultima tornata. Accadde già con il trionfo alle regionali del 2010, seguito dalla celebre «non vittoria» di Pier Luigi Bersani alle politiche del 2013, che portò al governo di larghe intese guidato da Enrico Letta. E accadde lo stesso al giro precedente, con le regionali del 2005 vinte dal centrosinistra, seguite dalla risicatissima vittoria dell’Unione nel 2006, che prese appena 25mila voti in più del centrodestra alla Camera e oltre 400 mila in meno al Senato (dove infatti dovette ricorrere al sostegno dei senatori a vita, per i due anni appena in cui riuscì a tenersi, malamente, in piedi).

Decida dunque il lettore se questi esempi siano di buono o cattivo auspicio per il campo largo in vista delle prossime politiche, ma tenga anche conto di un dato incontrovertibile: in questo caso, a differenza dei precedenti, l’opposizione di centrosinistra ha pareggiato anche alle regionali.

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Redazione Redazione Eventi e News