L’allarme del rapporto Caritas: in Italia la povertà è aumentata di oltre il 43% negli ultimi dieci anni

Novembre 17, 2025 - 02:00
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L’allarme del rapporto Caritas: in Italia la povertà è aumentata di oltre il 43% negli ultimi dieci anni

Dopo l’alert lanciato dall’Istat, che ha segnalato che l’Italia è sopra la media Ue per disuguaglianza e rischio povertà, ora un altro segnale di allarme arriva dalla Caritas, che in vista della nona Giornata mondiale dei poveri che si celebra domani, ha presentato la ventinovesima edizione del rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia, “Fuori campo. Lo sguardo della prossimità”. Il titolo scelto, viene spiegato, «richiama ciò che di solito resta fuori scena, storie che rischiano spesso di restare ai margini e che il Rapporto prova a riportare al centro, a partire dall’ascolto quotidiano delle persone accolte dai servizi in rete delle Caritas diocesane».

E ciò che «resta fuori scena», il numero di queste «storie», di queste «persone» in grave difficoltò, nulla di tutto questo è di poco conto. Leggendo il rapporto si apprende che nell’ultimo decennio la povertà assoluta è aumentata del 43,3% e che sono oltre 5,7 milioni le persone e 2,2 milioni le famiglie che in Italia vivono in condizioni di indigenza assoluta. Condizioni, tra l’altro, a cui si affianca sempre più spesso un’ampia vulnerabilità sociale e relazionale. Il rapporto della Caritas si è concentrato infatti non solo sui numeri delle persone in ristrettezza economica, ma anche sui fenomeni di disagio sociale e di mancanza di senso, ad esso collegati. Lo ha sottolineato don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana, parlando ai media vaticani: «Il Rapporto  ci dice ancora una volta come la povertà è crescente in Italia», «come aumentano le disuguaglianze nel Paese e come soprattutto la povertà si presenta: è multidimensionale e multiforme. Cioè le persone, le famiglie che si rivolgono ai nostri centri di ascolto portano due o più bisogni con loro».

I dati mostrano una povertà assoluta che ha fatto registrare una crescita di oltre il 40% nell’ultimo decennio. Tra i più colpiti, spiega la Caritas, i minori e i lavoratori con salari bassi e contratti instabili: il lavoro, sempre più spesso, non basta più a garantire una vita dignitosa.

Il rapporto presentato in occasione della Giornata mondiale dei poveri mette in luce anche i “fuori campo” «imprigionati dalla pratica dell’azzardo industriale di massa, che assorbe risorse economiche e tempo di vita soprattutto nelle fasce più fragili; la violenza sulle donne, che spesso porta con sé impoverimento e isolamento; la povertà energetica, che impedisce a oltre due milioni di famiglie di riscaldare adeguatamente la casa o di sostenere i costi delle bollette».

Dal quadro complessivo comunicato dalla Caritas emerge che negli ultimi dieci anni, a fronte dell’aumento del 43,3% delle famiglie in condizione di indigenza assoluta in Italia, anche il numero delle persone che si è rivolto ai centri Caritas ha visto un’impennata, con un aumento del 62,6% rispetto al 2014.  Nel 2024 l’organizzazione caritativa ha sostenuto 277.775 famiglie, pari al 12% di quelle in indigenza assoluta, con un aumento del 3% rispetto al 2023.  La Chiesa, dunque, continua a farsi carico degli esclusi: «Ce ne occupiamo noi — ha aggiunto don Pagniello — perché crediamo nella giustizia sociale, perché pensiamo che sia importante offrire a tutti le stesse occasioni di crescita, di sviluppo», in un Paese dove crescono sempre più le disuguaglianze. Le disparità, viene sottolineato, continuano sul piano educativo, sanitario — dove soprattutto gli anziani rinunciano a  curarsi per la difficoltà di accesso al sistema di cura —  e sul piano energetico, viste le tante persone che si rivolgono a Caritas perché fanno fatica a pagare le bollette di casa.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia