Leone XIV invoca una «conversione ecologica»: «I vertici internazionali ascoltino il grido della Terra e dei poveri»

«Occorre passare dal raccogliere dati al prendersi cura, da discorsi ambientalisti a una conversione ecologica che trasformi lo stile di vita personale e comunitario». E poi: «Per chi crede, si tratta di una conversione non diversa da quella che ci orienta al Dio vivente, perché non si può amare il Dio che non si vede disprezzando le sue creature, e non ci si può dire discepoli di Gesù Cristo senza partecipare del suo sguardo sul creato e della sua cura per ciò che è fragile e ferito». Papa Leone XIV torna a invocare una «conversione ecologica», a lanciare un appello affinché ci si prenda cura con azioni concrete della nostra casa comune. Chiede «unità per l’ecologia integrale e per la pace» e benché inviti «soprattutto i giovani» a dare un contributo, fa riferimenti precisi su quelli che evidentemente ritiene i principali interlocutori a cui indirizza il suo messaggio, la diplomazia, i governi: «Auspico che i prossimi vertici internazionali, penso alla trentesima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop30), alla sessione del Comitato per la sicurezza alimentare della Fao e al vertice sull’acqua che l’Onu sta organizzando per il 2026, possano ascoltare il grido della Terra e il grido dei poveri, il grido delle famiglie, dei popoli indigeni, dei migranti involontari, dei credenti di tutto il mondo».
Leone XIV parla alla conferenza internazionale sul clima proossa dal Movimento Laudato si’ a Castel Gandolfo col titolo “Raising Hope on Climate Change”. Il Papa ricorda l’impatto dell’enciclica “Laudato si’” di Francesco, giunta al decimo anniversario e incoraggia a «fare pressione» sui governi perché sviluppino normative per contrastare i danni ambientali. Dice che «non c’è spazio per l’indifferenza né per la rassegnazione» invitando «tutti, soprattutto i giovani, i genitori e quanti operano nelle amministrazioni locali e nazionali e nelle istituzioni a dare il loro contributo alla sfida culturale, spirituale ed educativa, mirando sempre e tenacemente al bene comune». Siamo «un’unica famiglia», sottolinea, «con un Padre comune che fa sorgere il sole e cadere la pioggia su tutti» e dunque rinnova l’invito ad unirsi attorno al «medesimo pianeta». Poi, chiude con una domanda: «Dio ci chiederà se abbiamo coltivato e custodito bene questo mondo che Egli ha creato, a beneficio di tutti e delle generazioni future, e se ci siamo presi cura dei nostri fratelli e sorelle. Allora, che cosa risponderemo?».
Le parole di Leone XIV vengono commentate dal Wwf Italia sottolineando soprattutto una parola più volte pronunciata nel corso dell’intervento: «Come Wwf non possiamo non sentire anche nostra la parola d’ordine lanciata oggi dal Papa: “Insieme”. Il pontefice ha rimarcato l’importanza del dialogo e dell’azione collettiva per dare concretezza al messaggio della Laudato Si’. “Insieme è possibile”, è anche il motto scelto da tempo dal Wwf. Nel ricordare il ruolo fondamentale della natura e l’impatto del cambiamento climatico, Leone XIV non si è limitato a richiamare alla scienza, ma ha anche posto l’accento sull’obbligo morale di rispettare il Creato. Il papa si è rivolto in particolar modo ai politici e all’importanza dei prossimi appuntamenti internazionali (a iniziare dalla COP30 in Brasile), ma senza dimenticare di dare risalto anche alla sfida culturale ed educativa che la questione ambientale pone. Per un futuro più sostenibile serve davvero l’impegno di tutti».
A dieci anni dalla pubblicazione dell’enciclica di Francesco dedicata alla tutela del pianeta, Mariagrazia Midulla, responsabile clima ed energia Wwf Italia, ricorda come il testo papale sia «incisivo, scientificamente rigoroso e fornitore di un trattato ben argomentato sulle cause e le soluzioni alla crisi ecologica che affligge l'umanità e il pianeta». Quell’enciclica, sottolinea il Panda, dopo dieci anni sono più attuali che mai. «La Laudato si’ ci ricorda anche che la lotta al cambiamento climatico non può prescindere dalla riforma delle istituzioni internazionali, che porti a un multilateralismo autentico capace di fare collaborare gli Stati. Una tesi condivisa dal Wwf che da tempo ha come proprio motto: “TogetherPossible”. Questo messaggio è oggi più importante che mai di fronte alle difficoltà e alle tensioni geopolitiche con cui queste istituzioni si scontrano nel tentativo di combattere le tante crisi in atto. Per questo è necessario che il mondo recuperi il messaggio della Laudato si’ e lo faccia vivere nella pratica in azioni concrete. È il momento di agire».
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