L’Onu contro la “lotta alla droga” condotta dagli Usa affondando navi in acque internazionali

Novembre 7, 2025 - 06:30
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L’Onu contro la “lotta alla droga” condotta dagli Usa affondando navi in acque internazionali

Gli Stati Uniti stanno moltiplicando gli attacchi mortali su unità navali sospettate di essere coinvolte nel traffico di droga. Quello di ieri, avvenuto nell’Oceano Pacifico orientale, ha provocato l’uccisione di due persone, notizia confermata dal Segretario alla Difesa (rectius Guerra) degli Stati Uniti Pete Hegseth.

L'attacco, secondo la stessa fonte, è stato ordinato dal presidente Donald Trump, e ha preso di mira un'imbarcazione ritenuta, presumibilmente, coinvolta nel contrabbando di droga lungo una rotta di traffico abitualmente battuta da unità dedite a tale traffico.

Secondo Hegseth, l'intelligence americana ha confermato che l’unità affondata trasportava stupefacenti. Rileva evidenziare che l'attacco è stato condotto in acque internazionali e non ha causato vittime tra le forze statunitensi.

L'amministrazione americana ha, inoltre, dichiarato che le imbarcazioni colpite (e affondate) erano gestite da “organizzazioni terroristiche straniere” e collegate al traffico internazionale di sostanze stupefacenti; tuttavia, nessuna prova è stata mai rilasciata pubblicamente.

Merita una particolare riflessione il fatto che giuristi americani, di entrambi i partiti (repubblicano e democratico), hanno chiesto chiarezza sulla giustificazione legale degli attacchi statunitensi avvenuti in acque internazionali; ovviamente, anche i governi latino-americani hanno criticato aspramente gli attacchi, con diversi governi che sostengono che la maggior parte delle persone uccise fossero pescatori.

Sconcerto provoca il fatto che l'attacco ha avuto luogo mentre la portaerei Uss Gerald R. Ford era in navigazione verso l’area caraibica per unirsi a un rafforzamento militare statunitense nella regione voluto dal Presidente Trump. La portaerei e i cacciatorpediniere al suo seguito, di fatto, è stata schierata per contrastare i cosiddetti “cartelli della droga” che arrivano nei mercati degli Stati Uniti.

Sempre il governo americano ha indicato (minacciato?) che potrebbe estendere l’azione di contrasto sui siti terrestri legati al traffico di droga, il che porterebbe ad intensificare le operazioni militari in America Latina. L’Onu, com’è conseguenziale ai fatti, ha chiesto a Washington di fermare tali attacchi per prevenire le uccisioni senza alcuna prova e che si appalesano come azioni arbitrarie e fuori da ogni regola prevista dal cogente diritto internazionale: il richiamo all’osservanza del diritto internazionale marittimo fatta dalle Nazioni Unite deve essere ripetuta ed amplificata in tutte le sedi possibili e non lasciarla cadere nel vuoto.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia