L'UE indaga su Google: gli editori denunciano un crollo di visibilità online

Novembre 14, 2025 - 07:00
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La Commissione Europea ha aperto una nuova indagine Google: questa volta nel mirino di Margrethe Vestager e soci c'è la nuova site reputation abuse policy, e l’impatto che questa potrebbe avere sugli editori online. Il sospetto è che il sistema stia penalizzando nei risultati di ricerca i siti che includono contenuti provenienti da partner commerciali, limitando così un metodo legittimo di monetizzazione.

L’indagine è scattata arriva dopo segnalazioni di testate europee che, dopo l’introduzione delle nuove regole di Google, avrebbero visto un calo di visibilità nelle SERP. La policy, introdotta con l’obiettivo di ridurre lo spam nei risultati di ricerca, colpisce i siti che sfruttano il loro ranking elevato su Google pubblicando contenuti di siti terzi con ranking minore, facendoli quindi in ultimo circolare di più. Il colosso di Mountain View sostiene che la misura sia necessaria per fermare le pratiche ingannevoli “pay-for-play” che alterano la qualità delle ricerche.

Come è facile immaginare, Google è tutt’altro che contenta della nuova indagine europea, che ha definito “fuorviante e potenzialmente dannosa” per milioni di utenti europei. In risposta all’apertura dell’indagine Pandu Nayak, chief scientist di Google Search, ha pubblicato sul blog ufficiale della società, The Keyword, un articolo che spiega le posizioni dell’azienda. Tra l’altro, osserva, un’indagine analoga c’è già stata delle autorità tedesche, che hanno concluso che “la nostra politica anti-spam è valida, ragionevole e applicata in modo coerente”.


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Redazione Redazione Eventi e News