L’ultima frontiera delle collab: una canzone firmata Fendi e Bang Chan

Novembre 4, 2025 - 22:31
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L’ultima frontiera delle collab: una canzone firmata Fendi e Bang Chan

È solo di qualche giorno fa la notizia dell’uscita dell’ultimo singolo di Rosalía, Berghain, del quale si è a lungo parlato anche tra gli appassionati di moda, affascinati dagli abiti d’archivio di McQueen e Ghesquière apparsi nel videoclip. Il mondo della musica infatti usa da sempre la moda come forma di espressione. Oggi però l’annuncio della collaborazione tra Fendi e Bang Chan, frontman degli Stray Kids, sposta la storica sinergia tra brand e pop star su un piano diverso. Perché il cantante K-pop, ha scritto una canzone dal speciale featuring: la storica maison romana.

Il video della sfilata P/E 2026 di Fendi

Si chiama proprio Roman Empire, ed è il primo caso di un brano concepito insieme a un brand. La Maison, di fatto, non è solo musa ispiratrice: ha fatto parte del processo creativo, dal testo al sound fino alla narrazione visiva. Un “co-autore” a tutti gli effetti.

Bang Chan featuring Fendi

Il brano, scritto, composto e prodotto da Bang Chan – cantante, producer e leader del gruppo K-pop Stray Kids – riflette la sinergia con Fendi, di cui è anche brand ambassador. Intreccia simboli e riferimenti all’universo della Maison: dalla borsa Peekaboo alla doppia F, fino a Roma stessa, trasformata in metafora dell’amore eterno. Girato tra gli interni e gli esterni del Palazzo della Civiltà Italiana, quartier generale romano della Maison, il videoclip racconta di un amore giovanile, con svariati cambi di look, tutti tratti dalla Pre-Collezione Primavera Estate 2026 di Fendi. Il risultato è un ritratto inedito, dove il lessico del lusso e quello dell’R&B coreano si incontrano. E dove Fendi non fa solo da riferimento culturale, ma si inserisce come parte attiva del racconto, diventando la co-protagonista del brano.

Dal videoclip di Roman Empire di Bang Chan.

A tempo di lusso

Non è la prima volta che Fendi accorda la propria voce a quella della musica. Nel 2018 c’era stato Fendiman, con Jackson Wang, brano in cui il rapper e ambassador della Maison celebrava la libertà creativa del brand. Più di recente, è arrivata la collaborazione con Song Yuqi, altra figura chiave della scena K-pop. Ma Roman Empire segna una svolta: per la prima volta, la Maison non si limita a ispirare o sostenere un artista, entra nel processo creativo. Un’evoluzione che ribalta la logica tradizionale. Negli anni Ottanta erano i musicisti a invocare i marchi: come i Run-D.M.C. con My Adidas, canzone nata come dichiarazione d’amore per le sneakers e diventata poi la prima partnership ufficiale tra un gruppo hip hop e un brand. Oggi accade il contrario, è la moda stessa a prendere l’iniziativa: non aspetta di essere cantata, ma sceglie di scrivere la musica insieme ai propri interpreti.

Brand da ritornelli

Prima ancora delle collaborazioni dirette tra brand e artista c’erano però le citazioni. Dagli Anni 90 a oggi sono decine i brani che hanno scelto di intitolarsi come un marchio – Gucci Gang di Lil Pump, Chanel di Frank Ocean, Versace dei Migos, Dior di Pop Smoke – trasformando i loghi in simboli culturali. Il fenomeno ha radici lontane ma oggi si è fatto sistemico. Lady Gaga, nel 2013, dedicava Donatella alla direttrice creativa di Versace, un inno esagerato e ironico all’eccesso e al glamour del fashion system. Rosalía, più di recente, ha usato la moda come lessico visivo in La Combi Versace, duetto con Tokischa in cui la maison diventa simbolo di potere femminile e complicità.

A volte la citazione è ironica, come nel mantra di Lil Pump “Gucci gang, Gucci gang, Gucci gang”, altre volte poetica, come nell’invito di Tyla “Say you love me, put me in Chanel”. Ma il risultato è sempre lo stesso: la moda entra nel linguaggio pop, si fa musica, ritmo, e sopratutto immaginario collettivo. Portatore di un messaggio che trascende le rime, più immediato da comprendere e facile da indossare.

Di fatti, secondo uno studio di Jewellery Box, sono oltre 300.000 le menzioni di marchi di moda nei testi delle canzoni più ascoltate al mondo. In vetta alla classifica c’è Gucci, con più di 41.000 citazioni, seguita da Nike (quasi 27.000), Prada (18.000), Fendi (11.000) e Chanel (10.000). A completare la top ten: Versace, Dolce & Gabbana, Adidas, Balenciaga e Givenchy.

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Redazione Redazione Eventi e News