Mal di pancia e dietrofront ma l’odg della minoranza su indennizzi e riqualificazione dei quartieri del terzo valico passa all’unanimità

Novembre 19, 2025 - 02:30
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Mal di pancia e dietrofront ma l’odg della minoranza su indennizzi e riqualificazione dei quartieri del terzo valico passa all’unanimità
Percorso partecipato Certosa Campasso

Genova. Un’assemblea pubblica per rendere conto ai cittadini dello stato di avanzamento del progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana connesso ai cantieri del terzo valico, e una commissione consiliare sul tema. Sono le richieste di un ordine del giorno presentato oggi in consiglio comunale dal capogruppo di Vince Genova ed ex vicesindaco Pietro Piciocchi e votato da tutta l’aula all’unanimità. Non senza fatica, la discussione si è protratta per oltre due ore.

Piciocchi nella sua impegnativa chiede che la sindaca partecipi direttamente all’assemblea pubblica per spiegare alla popolazione l’attuale cronoprogramma degli interventi previsti, la destinazione e l’utilizzo dei fondi stanziati, lo stato di attuazione della progettazione e lo stato del tavolo Pris e degli indennizzi per i residenti. Si chiede anche di convocare, entro 10 giorni, una commissione consiliare dedicata.

Sulla questione è notizia di ieri la decisione degli attori coinvolti nel progetto di rigenerazione urbana e di risarcimento della popolazione interessata dai cantieri di separare le varie partite e di procedere immediatamente con la parte degli indennizzi.

“In base a ieri abbiamo capito che gli accordi sono stati profondamente modificati e quindi chiediamo che sia fatta chiarezza sul tema“, ha detto Piciocchi. Per questo l’ordine del giorno chiede anche la garanzia che “il progetto di rigenerazione urbana non venga accantonato ma portato avanti con la necessaria continuità amministrativa, il doveroso tempismo e la partecipazione democratica, a tutela della coesione sociale e della salute pubblica dei quartieri coinvolti”.

L’approvazione dell’ordine del giorno non è stata indolore: il consiglio comunale è stato sospeso per ricomporre l’aula dopo che la minoranza era insorta per la decisione del presidente del consiglio Claudio Villa di consentire la presentazione di un emendamento del Pd ma non di quello di Fratelli d’Italia.

Dopo una riunione di capigruppo maggioranza e opposizione hanno trovato un accordo sul recepimento degli emendamenti nel testo. Stralciato dal documento un passaggio in cui si parlava di inerzia sul tema da parte dell’amministrazione. Nella sua dichiarazione di voto Piciocchi ha comunque fatto presente i tanti interrogativi che rimangono su tutta l’operazione.

Curioso episodio quello della dichiarazione di voto della capogruppo di Avs Francesca Ghio che inizialmente aveva detto che il suo gruppo avrebbe votato “no” a un documento definito “esempio di ipocrisia” e dopo pochi minuti, dopo una breve interlocuzione con la sindaca, ha chiesto di cambiare il voto in positivo. A chi si chiedeva se fosse stata richiamata all’ordine, la consigliera ha spiegato di avere sbagliato perché scossa a causa di un incidente stradale avuto in mattinata.

Un altro “caso” è stato sollevato dalla capogruppo della Lega Paola Bordilli che, dopo la votazione, ha fatto ascoltare un audio con la registrazione della seduta, audio in cui – con una sorta di fuori onda – si poteva sentire il presidente del consiglio comunale Claudio Villa (che aveva dimenticato il microfono acceso) dire all’assessore Ferrante ” sono stato di qualche aiuto?” e “anche la sindaca mi ha ringraziato”. Bordilli ha dichiarato di non sentirsi tutelata nel suo ruolo di consigliera di opposizione da chi dovrebbe gestire l’aula in maniera imparziale.

I comitati di Certosa: “La sindaca ci incontri”

Proprio in queste ore il comitato Liberi cittadini di Certosa con una nota ha chiesto un incontro urgente sul tema alla sindaca Silvia Salis, alla luce delle novità emerse dopo l’aggiornamento all’addendum 2022 deciso ieri in prefettura.

“Numerosi cittadini si stanno infatti rivolgendo al nostro comitato per ottenere informazioni più puntuali, anche in relazione al progetto di rigenerazione e riqualificazione – dicono dal comitato – a tale riguardo si ricorda che il relativo masterplan fu approvato dalla precedente giunta, a seguito del percorso partecipativo promosso dal municipio Valpolcevera sotto la presidenza di Federico Romeo. Il Pfte prevedeva l’utilizzo dell’intera area Facchini e, per lo sviluppo di tale progetto urbanistico, è stato sottoscritto l’addendum che ha consentito sia il finanziamento del Pfte sia la fissazione di ulteriori scadenze temporali per ottemperare alle prescrizioni previste dal Paur 424, con cui era autorizzato il progetto di Rfi”.

“Non disponendo di elementi aggiornati, che non siano in contrasto con quanto già definito in precedenza, non siamo attualmente in grado di fornire risposte adeguate ai nostri concittadini – concludono – con la presente, pertanto, si chiede formalmente un incontro urgente con la sindaca al fine di chiarire quali siano le prospettive e gli sviluppi attesi per il nostro quartiere. Nella speranza che non vengano assunti atti ultimativi senza un percorso di consultazione”.

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Redazione Redazione Eventi e News