Martedì della settimana della X Domenica dopo Pentecoste

Agosto 19, 2025 - 07:00
 0
Martedì della settimana della X Domenica dopo Pentecoste

ALL’INGRESSO
La Chiesa è la casa del Dio vivente,
colonna e sostegno della verità.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio forte e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi figli di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che senza inciampi camminiamo verso i beni da te promessi.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LETTURA 1Re 6, 1-3. 14-23. 30-38; 7, 15a. 21
Lettura del primo libro dei Re

L’anno quattrocentottantesimo dopo l’uscita degli Israeliti dalla terra d’Egitto, l’anno quarto del regno di Salomone su Israele, nel mese di Ziv, cioè nel secondo mese, egli dette inizio alla costruzione del tempio del Signore. Il tempio costruito dal re Salomone per il Signore aveva sessanta cubiti di lunghezza, venti di larghezza, trenta cubiti di altezza. Davanti all’aula del tempio vi era il vestibolo: era lungo venti cubiti, nel senso della larghezza del tempio, e profondo dieci cubiti davanti al tempio. Salomone dette inizio alla costruzione del tempio e la portò a termine. [Costruì i muri del tempio all’interno con tavole di cedro, dal pavimento del tempio fino ai muri di copertura; rivestì di legno la parte interna e inoltre rivestì con tavole di cipresso il pavimento del tempio. Costruì i venti cubiti in fondo al tempio con tavole di cedro, dal pavimento fino ai muri; all’interno costruì il sacrario, cioè il Santo dei Santi. L’aula del tempio di fronte ad esso era di quaranta cubiti Il legno di cedro all’interno della sala era scolpito con coloquìntidi e fiori in sboccio; tutto era di cedro e non si vedeva una pietra. Eresse il sacrario nel tempio, nella parte più interna, per collocarvi l’arca dell’alleanza del Signore. Il sacrario era lungo venti cubiti, largo venti cubiti e alto venti cubiti. Lo rivestì d’oro purissimo e vi eresse un altare di cedro. Salomone rivestì l’interno della sala con oro purissimo e fece passare catene dorate davanti al sacrario che aveva rivestito d’oro. E d’oro fu rivestita tutta la sala in ogni parte, e rivestì d’oro anche l’intero altare che era nel sacrario. Nel sacrario fece due cherubini di legno d’ulivo; la loro altezza era di dieci cubiti. Ricoprì d’oro il pavimento della sala, all’interno e all’esterno. Fece costruire la porta del sacrario con battenti di legno d’ulivo e profilo degli stipiti pentagonale. I due battenti erano di legno d’ulivo. Su di essi fece scolpire cherubini, palme e fiori in sboccio; li rivestì d’oro e stese lamine d’oro sui cherubini e sulle palme. Allo stesso modo fece costruire nella porta dell’aula stipiti di legno d’ulivo a quadrangolo. I due battenti erano di legno di cipresso; le due ante di un battente erano girevoli, come erano girevoli le imposte dell’altro battente. Vi fece scolpire cherubini, palme e fiori in sboccio, che rivestì d’oro aderente all’incisione. Costruì il muro del cortile interno con tre ordini di pietre squadrate e con un ordine di travi di cedro. Nell’anno quarto, nel mese di Ziv, si gettarono le fondamenta del tempio del Signore. Nell’anno undicesimo, nel mese di Bul, che è l’ottavo mese, fu terminato il tempio in tutte le sue parti e con tutto l’occorrente. Lo edificò in sette anni. Modellò due colonne di bronzo. Eresse le colonne per il vestibolo dell’aula. Eresse la colonna di destra, che chiamò Iachin, ed eresse la colonna di sinistra, che chiamò Boaz.]

SALMO Sal 25 (26)

Signore, amo la casa dove tu dimori.

Lavo nell’innocenza le mie mani
e giro attorno al tuo altare, o Signore,
per far risuonare voci di lode
e narrare tutte le tue meraviglie. R

Signore, amo la casa dove tu dimori
e il luogo dove abita la tua gloria.
Non associare me ai peccatori
né la mia vita agli uomini di sangue. R

Ma io cammino nella mia integrità;
riscattami e abbi pietà di me.
il mio piede sta su terra piana;
nelle assemblee benedirò il Signore. R

VANGELO Lc 11, 29-30
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Mentre le folle si accalcavano, il Signore Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione».

DOPO IL VANGELO  
Sei tu, Signore, la mia lode nella grande assemblea,
scioglierò i miei voti davanti ai tuoi fedeli.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Tu che conosci il segreto dei cuori, o Dio vivo e santo, ascolta la supplica di chi fiducioso ti invoca; esaudisci i nostri desideri e donaci di arrivare con la tua grazia all’eredità del tuo regno.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SUI DONI
O Dio, da te provengono questi doni e tu li accetti in segno del nostro religioso servizio; l’offerta che tu trasformi in sacrificio a te gradito ci apra al premio della gioia eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Con la missione di Cristo hai portato gli uomini a conoscere la verità evangelica e hai formato la Chiesa, suo mistico corpo, nell’unità di una sola fede e di un solo Battesimo. A tutti i popoli hai donato lo Spirito, operatore mirabile della varietà dei carismi e artefice di comunione nell’amore; lo Spirito, che dimora nei figli di adozione e con la sua presenza ineffabile riempie e guida tutta la Chiesa.
E noi, lieti e riconoscenti, unendoci agli angeli e ai santi, eleviamo a te, o Padre, l’inno della triplice lode: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!».
E chi ascolta dica: «Vieni!».
Chi ha sete venga, e chi vuole
attinga gratuitamente l’acqua della vita.

ALLA COMUNIONE
«Sii fedele fino alla morte – dice il Signore –,
e ti darò la corona della vita.
Chi ha orecchi,
ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese:
“Il vincitore non sarà colpito dalla morte eterna”».

DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che nutri e rinnovi i credenti alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni di Cristo Signore da’ ai tuoi figli di crescere nella fede e di partecipare per sempre alla gioiosa esistenza del cielo, con lui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

 

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia