Maurizio Gasparri contro Lucia Goracci: “Negazionista”. E’ polemica

Maurizio Gasparri attacca in diretta tv l’inviata della Rai, Lucia Goracci, e scatena una polemica politico-mediatica. Il presidente dei senatori di Forza Italia, ospite di Restart su Rai3, si è scagliato contro la giornalista intervenendo sul delicato tema della Global Sumud Flotilla e sulle mosse del governo italiano.
Gasparri: “Goracci negazionista sul 7 ottobre”
“Chi ha attivato tutta quella filiera per aiutare la Flotilla dopo gli attacchi è Antonio Tajani, Ministro degli Esteri, che ha dialogato con Cipro, Zuppi, Pizzaballa e la Chiesa. Il Presidente Mattarella ha rilanciato questo appello. Il governo non ha mandato una nave a supporto, ma per un fatto di sicurezza e di controllo, con un costo ingente per i cittadini italiani. Miliardi di euro spesi per il loro esibizionismo. Ringrazino Tajani e i deputati tornino in Parlamento a fare il loro lavoro. Dopodiché il ministro Tajani e il governo italiano hanno accolto migliaia di bambini palestinesi. L’Italia è il Paese più impegnato, a parte quelli limitrofi, nell’accoglienza e nell’assistenza di famiglie palestinesi. Va, quindi, rispettato l’impegno di Tajani”, ha detto Gasparri. Poi, la stoccata contro la giornalista: “L’altro giorno è stata collegata la Goracci in questa trasmissione e ha fatto la negazionista, dicendo che non è vero che sono stati bruciati bambini il 7 ottobre. La Goracci si vergogni“.
Le repliche di Odg, Usigrai e Cdr del Tg3
Parole, le sue, subito stigmatizzate dall’Ordine dei giornalisti: “L’on. Gasparri nel corso della puntata di oggi di Re-Start, su Rai 3, ha attaccato a freddo l’inviata del tg3 Lucia Goracci, non presente alla trasmissione, additandola come ‘negazionista’ sugli orrori del 7 ottobre. Un’accusa ingiustificata nei confronti di un’inviata Rai che da anni racconta con accuratezza ed equilibrio i fatti del mondo ed a cui va tutta la nostra solidarietà”, ha detto il presidente nazionale dell’OdG Carlo Bartoli. “E’ inaccettabile gettare discredito su una collega che ha sempre operato con riscontri oggettivi e prove documentali – ha proseguito Bartoli -. La Rai Le garantisca al più presto il diritto di replica e la possibilità di illustrare le sue tesi. Ne va della dignità del servizio pubblico, del tg3 e di tutti i giornalisti impegnati sui fronti di guerra”.
A difesa dell’inviata Rai si schierano anche le rappresentanze sindacali dell’azienda pubblica: “‘Negazionista sarà lei’. Rispondiamo così alle offese rivolte a Lucia Goracci durante la trasmissione ‘Re-Start’ dal senatore Maurizio Gasparri”, scrive l’esecutivo Usigrai in una nota. “Attaccare una stimata professionista, accusandola – in sua assenza – e mostrando una foto senza citare né fonti, né contesto e senza possibilità di replica, non vuol dire solo negare il valore di una stimata professionista – alla quale va la nostra piena solidarietà – ma anche negare la funzione del servizio pubblico radiotelevisivo, trasformato per l’ennesima volta in un megafono della peggiore propaganda, oltretutto su temi drammatici. Un’altra pagina nera che non si può voltare con indifferenza, senza che qualcuno se ne assuma la responsabilità”, conclude Usigrai.
“I giornalisti e le giornaliste del Tg3 si schierano uniti accanto alla collega Lucia Goracci. Sono inaccettabili gli attacchi e la denigrazione nei suoi confronti, soprattutto in sua assenza”, è la presa di posizione del Cdr del Tg3. “Una giornalista che da anni racconta con passione, professionalità e onestà una parte di mondo complessa come quella del Medioriente, che cita le fonti di ciò che dice, non deve vergognarsi, né può essere etichettata e diffamata, senza darle lo spazio necessario per spiegare e argomentare le sue affermazioni, che altrimenti, strumentalizzate e avulse dal contesto, possono prestarsi a gravi fraintendimenti – si legge ancora nel comunicato del Cdr- Chi davvero tiene alla verità si preoccupi di chiedere al governo di fare pressione su Israele perché permetta a Lucia e agli altri inviati italiani e internazionali di entrare a Gaza per poter raccontare quello che succede. Il Tg3 combatte ogni giorno per mantenere la propria indipendenza restando fedele a fonti e notizie, nonostante subisca lo svuotamento progressivo della Rete3 e l’impoverimento dell’organico della redazione mediante la non sostituzione dei pensionamenti. Continuiamo però con ogni sforzo a raccontare il Paese e il mondo con la nostra visione, che è quella di un’ampia fetta dei cittadini che pagano il canone”.
Le polemiche sul versante politico, Pd all’attacco
Polemiche anche sul versante politico: “Gli insulti sguaiati di Maurizio Gasparri a Lucia Goracci sono molto gravi perché rappresentano una vera e propria intimidazione politica nei confronti di una professionista di altissimo livello del servizio pubblico. Non siamo di fronte a critica, ma a un uso distorto del ruolo istituzionale per intimidire il lavoro dei giornalisti, che peraltro arriva da un componente della Commissione di Vigilanza Rai. Attaccare in questo modo Goracci significa colpire la libertà di informazione e il pluralismo che la Costituzione garantisce”, dichiarano i componenti del Partito democratico della Commissione di Vigilanza Rai. “A Lucia Goracci va la nostra piena solidarietà”, concludono i parlamentari dem.
Per il capogruppo M5S in commissione di vigilanza Rai, Dario Carotenuto, “Maurizio Gasparri dimostra ogni giorno che passa di rappresentare plasticamente il peggio della politica italiana, e probabilmente non solo. Attaccare Lucia Goracci, una giornalista che da anni racconta il Medio Oriente con rigore, professionalità e onestà, è un gesto miserabile e indegno. Se avesse anche solo un briciolo della sua integrità, della sua serietà e del suo coraggio, Gasparri si sarebbe ritirato dalla politica almeno vent’anni fa. Invece preferisce sputare insulti, dimostrando quanto poco sappia di rispetto, verità e responsabilità”. “Piuttosto -rincara la dose Carotenuto- ci dica: fino a quando durerà questa farsa indegna del blocco della vigilanza che ci impedisce di discutere pubblicamente delle questioni che interessano la Rai come il calo di ascolti terrificante che si sta registrando con TeleMeloni? O come rinvio di No Other Land dopo una telefonata di qualche politico di cui ancora non si sa il nome?”.
“Ma può un vecchio politico come Maurizio Gasparri interpretare per tutta la sua seconda vita (dopo la fiamma tricolore è passato a Forza Italia) il ruolo di censore? Emette da sempre pagelle e sentenzia sulla mancata professionalità di professionisti con la P maiuscola della Rai come ha fatto oggi con Lucia Goracci?”, domanda Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria del Partito democratico ed europarlamentare. “Siamo stanchi di essere costretti a intervenire pubblicamente sulle pulsioni censorie del senatore Gasparri. Lui non è un critico televisivo, non può minacciare giornaliste e giornalisti. Forse non sa che l’informazione è il cane da guardia della democrazia. A Lucia Goracci la nostra sincera solidarietà”, conclude Ruotolo.
“Passano gli anni, ma il vizietto di voler censurare e bacchettare i giornalisti liberi rimane una delle caratteristiche di questa destra. Denigrare, come ha fatto oggi Gasparri, una delle più serie inviate della Rai che danno autorevolezza al servizio pubblico televisivo, peraltro sempre più umiliato dall’occupazione governativa, è stato davvero un atto meschino”, afferma Nicola Fratoianni, deputato e co-leader di Avs. “A Lucia Goracci -conclude- tutta la nostra stima e solidarietà, convinti che continuerà a fare il suo lavoro con autonomia ed indipendenza, così come continueranno a farlo tanti altri suoi colleghi in Rai”.
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