Mendrisio, laboratorio di economia circolare e di civismo ambientale

Novembre 6, 2025 - 12:30
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Mendrisio, laboratorio di economia circolare e di civismo ambientale

Dalla tassa sul sacco al progetto Zero Waste: così la città svizzera modella un futuro sostenibile fatto di riuso, educazione e innovazione

Con i suoi 15.600 abitanti e i 17.000 posti di lavoro, Mendrisio, al confine tra Svizzera e Italia, è una città in continuo movimento: ogni giorno – ci spiegano Andrea Streit, direttore ambiente e infrastrutture e Gabriele Martinenghi, caposettore Ambiente e Clima di questa cittadina della svizzera italiana – oltre 70.000 veicoli la attraversano, rendendo evidente la sfida ambientale e logistica che l’amministrazione è chiamata a gestire.

Abbiamo dovuto costruire un metabolismo urbano equilibrato – racconta Gabriele Martinenghiperché il nostro territorio, ricco di boschi e di quartieri collinari, è anche luogo di transito e di produzione“.

E, ammettono i nostri due interlocutori, i progetti non sono finiti per ottenere al 2040 il Net Zero. La gestione ottimale dei rifiuti è tra le azioni su cui l’amministrazione sta lavorando prendendo spunti – spiega Martinenghi – anche dall’Italia.

Il sistema cittadino conta oggi tre ecocentri, 39 piazze di raccolta e punti di conferimento a distanza massima di 300 metri da ogni abitazione.

Una rivoluzione iniziata nel 2021 con il progetto Zero Waste Mendrisio, sviluppato insieme ad Acsi (Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana), che ha permesso una riduzione del 7% dei rifiuti urbani e una produzione pro capite di 189 kg l’anno, contro i 336 della media svizzera.

Le famiglie coinvolte – conferma Martinenghisono passate da due sacchi di rifiuti a settimana a uno al mese. Hanno imparato a comprare sfuso, riparare, riutilizzare“.

La città applica una tassa sul sacco (chi più produce, più paga) combinata con una tassa base – 75 franchi per persona sola, 125 per famiglia – che copre i servizi di raccolta e smaltimento.

La raccolta differenziata raggiunge oggi il 65,5%, con plastica, vetro, carta, metalli, oli esausti, tessili e Raee gestiti in filiere certificate. Uno degli ecocentri comprende anche un locale del riuso che ospita oggetti, vestiti, tanti giochi che possono servire a chiunque e un repair cafè sostenuto dal Comune: un punto d’incontro dove cittadini e volontari aggiustano oggetti e piccoli elettrodomestici, promuovendo la cultura del “non si butta via niente“.

Non solo rifiuti, ma una gestione sostenibile a tutto tondo

L’attenzione alla sostenibilità non si ferma ai rifiuti. Mendrisio ha adottato un regolamento per eventi sostenibili: manifestazioni come la storica Fiera di San Martino (che cade proprio in questo periodo dell’anno) sono ormai completamente plastic free, con stoviglie riutilizzabili e materiali compostabili.

Andrea Streit è da poco il direttore del Dicastero Ambiente e servizi urbani e tra le prime azioni punta a digitalizzare e ottimizzare la gestione: “Stiamo lavorando alla Mendrisio Card – spiega (in Svizzera non esiste un analogo della nostra tessera sanitaria, usata per l’accesso ai centri di raccolta, ndr) – che permetterà di accedere ai centri di raccolta, monitorare i flussi e prevenire abusi intercomunali“.

Tra i nuovi fronti di lavoro la valorizzazione della filiera del legno e degli scarti verdi per alimentare le future reti di teleriscaldamento e ridurre i costi di smaltimento, oggi superiori a 300.000 franchi l’anno.

In Ticino la cultura ambientale è già forte – conclude Streitma il vero salto di qualità arriverà quando ogni cittadino si sentirà parte di un ecosistema circolare. Mendrisio vuole essere il laboratorio di questa nuova coscienza ambientale“.

L'articolo Mendrisio, laboratorio di economia circolare e di civismo ambientale è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia