Micosi nel coniglio: come riconoscerla e come curarla
Micosi nel coniglio: hai notato macchie o perdita di pelo. Cosa devi sapere per curarla? È contagiosa per gli altri animali? E per gli umani?

Hai notato una piccola chiazza senza pelo che prima non c’era, oppure qualche crosticina sospetta che ti fa subito preoccupare.
Segnali del genere, non andrebbero mai sottovalutati ed è normale chiedersi:
” Che cos’è esattamente? Può essere contagiosa per gli altri animali che vivono in casa o anche per gli umani? Si può curare?”
Stiamo parlando di micosi nel coniglio. Scopri tutti i segnali per riconoscerla e come curarla.
Micosi del coniglio: segnali per riconoscerla
Se c’è una cosa che ci fa impazzire dei nostri conigli, è quel mantello soffice e lucente che sembra fatto di seta.
Proprio per questo, quando spunta un problema sulla pelle e sul pelo del coniglio, la preoccupazione arriva subito!
La micosi o anche chiamata tigna, è una di quelle ospiti indesiderate che possono comparire all’improvviso, ma niente panico!
Riconoscerla in tempo è già metà della cura. Ecco cosa controllare e dove guardare per accorgersene subito:
- chiazze senza pelo (alopecia): zone tonde ben definite dove il pelo è sparito;
- pelle anomala: arrossata, con squame bianche o croste giallastre;
- pelo fragile: appare opaco e si spezza facilmente;
- zone più colpite: occhi, orecchie, naso e zampe, dove le chiazze possono allargarsi col tempo;
- prurito nel coniglio lieve o assente: il coniglio può sembrare tranquillo, ma i segni visibili contano più del comportamento.
Un consiglio, se noti anche solo uno di questi segnali, non improvvisare con cure fai-da-te. Chiama subito il veterinario esperto in animali esotici, solo lui potrà confermare se si tratta davvero di tigna.
Come curare la micosi nel coniglio
Sebbene sia fastidiosa, la micosi nel coniglio è assolutamente curabile!

La guarigione, richiede costanza e pazienza, poiché i funghi sono resistenti, ma non preoccuparti, il tuo coniglietto tornerà come nuovo.
Il trattamento della micosi nei conigli, di solito unisce due strategie (di seguito spiegate) che agiscono insieme.
Terapia topica (sulla pelle)
Il veterinario può prescrivere creme, lozioni o spugnature a base di principi come l’enilconazolo o miconazolo.
È importante applicarli non solo sulla chiazza, ma anche un po’ oltre i bordi, perché le spore si annidano anche nel pelo sano.
In certi casi, può essere consigliata una tosatura parziale o totale, così i prodotti penetrano meglio e si riduce il rischio di contaminare l’ambiente.
L’obiettivo è eliminare i funghi attivi e le spore che causano il contagio e le ricadute, tutto questo partendo dalle lesioni visibili.
Terapia sistematica (per bocca)
Quando l’infezione è più diffusa o resistente, il veterinario può associare un antifungino orale. Questa parte della cura, può durare diverse settimane e richiedere tanta pazienza e costanza.
Perciò, non bisogna sospendere la cura appena che il coniglio sembra guarito, ma la terapia si considera finita solo quando gli esami confermano che il fungo è sparito del tutto.
È contagiosa per gli altri animali? E per gli esseri umani per gli esseri umani?
La micosi è contagiosa sia per gli altri animali che per noi umani.

Si tratta di una zoonosi, cioè una malattia che può passare dagli animali all’uomo.
I funghi che la causano, rilasciano spore molto resistenti, capaci di restare attive per settimane su tessuti, cucce e accessori.
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Per questo, cani, gatti o piccoli roditori che vivono con il coniglio, possono infettarsi facilmente, anche solo condividendo spazi o oggetti.
Anche le persone possono contagiarsi e a malattia si manifesta con chiazze arrossate e pruriginose sulla pelle dell’uomo.
Meglio, quindi prendere qualche precauzione in più, ovvero: indossa i guanti quando tocchi il coniglio, lava bene le mani e pulisci regolarmente l’ambiente, finché il veterinario non conferma che tutto è risolto.
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