Microchip: revocato anche a Tsmc lo status agevolato per le esportazioni di attrezzature verso la Cina

Gli Stati Uniti hanno revocato a Tsmc lo status di “utente finale convalidato” per le esportazioni di strumenti per la produzione di chip verso il suo stabilimento principale in Cina, con un provvedimento analogo a quello già adottato nei giorni scorsi nei confronti dei produttori sudcoreani Sk Hynix e Samsung Electronics. La decisione rientra nella strategia dell’amministrazione del presidente Usa Donald Trump di limitare l’accesso della Cina a tecnologie statunitensi avanzate. Lo status agevolato, che consentiva di evitare alcune restrizioni sulle esportazioni, terminerà il 31 dicembre. Dopo tale data, ogni spedizione di attrezzature verso lo stabilimento Tsmc di Nanchino richiederà licenze di esportazione statunitensi. Lo stabilimento produce chip a 16 nanometri e altre tecnologie mature, non i semiconduttori più avanzati dell’azienda, generando circa il 2,4 per cento dei ricavi totali di Tsmc.

Tsmc ha riferito in una nota di essere impegnata a valutare la situazione e a comunicare con il governo Usa, e ha ribadito l’impegno a garantire il funzionamento ininterrotto dello stabilimento di Nanchino. Anche il ministero taiwanese dell’Economia ha assicurato che manterrà stretti contatti con gli Stati Uniti e con Tsmc per monitorare gli sviluppi e fornire assistenza se necessario. Il dipartimento del Commercio statunitense aveva precisato che le licenze saranno concesse solo per il funzionamento degli impianti già esistenti, ma non per l’espansione o l’aggiornamento tecnologico. Mentre i titoli azionari di Sk Hynix e Samsung, con operazioni significative in Cina, hanno reagito alla revoca della licenza con bruschi ribassi, quello di Tsmc si è mantenuto sostanzialmente stabile.

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