Ocse: dazi Usa ai massimi dal 1933, al 19,5% a fine agosto

Roma, 23 set. (askanews) – I dazi commerciali bilaterali degli Stati Uniti sono aumentati su quasi tutti i paesi dallo scorso maggio a un livello medio che secondo l’Ocse si è attestato al 19,5% a fine agosto, ed è “il più alto dal 1933”. “I pieni effetti degli aumenti dei dazi devono ancora farsi sentire, mentre molti cambiamenti vengono progressivamente operati e inizialmente le imprese hanno assorbito alcuni degli aumenti sfruttando i loro margini, ma stanno diventando sempre più visibili effetti sulle scelte di spesa, sui mercati del lavoro e sui prezzi al consumo”. Lo si legge in un aggiornamento di interim dell’Economico Outlook.
“Nei mercati del lavoro stanno si stanno materializzando segni di moderazione, con aumenti dei tassi di disoccupazione e cali delle aperture di nuovi posizioni. La disinflazione si è livellata in molte economie, con la crescita dei prezzi nei beni alimentari alla base di una recrudescenza dell’inflazione di beni e dei servizi”, prosegue l’Organizzaizone per la cooperazione e lo sviluppo economico.
“I paesi devono trovare strade per cooperare nell’ambito del sistema commerciale globale e lavorare assieme per rendere le politiche commerciali più trasparenti e prevedibili – aggiunge lo studio – intervenendo sulle preoccupazioni di sicurezza”.
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