Servizio idrico, in Toscana 41 mln di euro dal Governo per tre nuovi invasi e un potabilizzatore

Ottobre 10, 2025 - 11:00
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Servizio idrico, in Toscana 41 mln di euro dal Governo per tre nuovi invasi e un potabilizzatore

Dal Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico (Pniissi), ovvero lo strumento di pianificazione di infrastrutture idriche strategiche messo in campo dal ministero delle Infrastrutture, destina oltre 41 milioni in Toscana per ammodernare e potenziare il sistema idropotabile: saranno a disposizione di tre gestori idrici – Publiacqua, Acque, Nuove acque – tramite l’Autorità idrica toscana (Ait), ovvero l’ente pubblico rappresentativo di tutti i Comuni toscani che guida le funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull'attività di gestione del servizio idrico integrato.

Sono quattro le opere finanziate (in tutto o in parte): tre sono invasi che servono ad avere disponibili sempre maggiori quantitativi di acque superficiali, una è un potabilizzatore per l’Arno.

I soldi arriveranno direttamente ai gestori. Il finanziamento che riguarda Publiacqua sarà utilizzato in parte per la costruzione di un nuovo potabilizzatore della risorsa idrica del fiume Arno, che contribuirà a fornire acqua potabile a Firenze, e in parte per il ripristino e potenziamento dell’invaso in località Gello a Pistoia. Il gestore Acque si è aggiudicato oltre 21 milioni e mezzo di euro per gli interventi di miglioramento della diga Drove in località Cepparello (Poggibonsi). Mentre il gestore Nuove Acque ha ricevuto l’intera somma di quasi 6 milioni e mezzo per l’incremento della sicurezza della diga di Cerventosa (Cortona).

«Abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti per dare al futuro della Toscana infrastrutture migliori – dichiara il direttore generale di Ait, Alessandro Mazzei (nella foto, ndr) – in modo che il settore idrico sia messo totalmente in sicurezza anche di fronte ai sempre più preoccupanti effetti del cambiamento climatico».

Nelle settimane scorse è stato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ad approvare il decreto che approva lo stralcio 2025 del Pniissi che destina un importo complessivo di 957.062.827,86 euro al finanziamento di 75 interventi (le risorse sono state ripartite per il periodo 2025-2029). Al Paese però servirebbero circa 176 volte più risorse rispetto al miliardo di euro scarso stanziato dal ministero per questo primo stralcio: il Piano nazionale per la sicurezza idrica e idrogeologica, proposto dalla Fondazione Earth and water agenda (Ewa), vale infatti 176,5 mld di euro in 10 anni. Oggi in Italia spendiamo infatti 7 mld di euro all’anno di risorse pubbliche e da tariffa per la gestione di tutti gli aspetti idrici, mentre ne servirebbero 10 in più, secondo le stime elaborate dalla Fondazione Ewa. Al contempo occorre migliorare il contributo dell’Italia alla decarbonizzazione, perché in un pianeta in surriscaldamento continuo la disponibilità idrica non potrà che continuare a diminuire nel medio periodo.

Il servizio idrico integrato della Toscana, in ogni caso, continua a migliorare grazie a investimenti da primato nazionale: dall’ultima Relazione generale dell’Ait (con dati 2023) emerge come siano in Toscana gli investimenti procapite più alti d'Italia – 107,8 euro per abitante – mentre dal Pnrr sono arrivati finanziamenti per 293 milioni di euro.

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