Ucraina. Se è Zelensky a non voler trattare…

Giugno 9, 2025 - 07:00
 0
Ucraina. Se è Zelensky a non voler trattare…

di Giuseppe Gagliano –

La guerra tra Russia e Ucraina si è trasformata, ormai da tempo, in una spirale di escalation gestita su scala simbolica più che strategica. Lo dimostra l’ennesimo attacco ucraino al ponte di Kertch, snodo infrastrutturale e soprattutto totem identitario della Russia putiniana. A colpire questa volta, secondo fonti aperte, sarebbero stati 1.100 kg di esplosivo portati via mare, piazzati con chirurgica precisione sotto i piloni portanti. È la terza volta che Kiev prende di mira il ponte: e stavolta lo fa non per ottenere un vantaggio militare diretto, ma per lanciare un messaggio.
Cosa rappresenta oggi il ponte di Crimea per Kiev? Non tanto un obiettivo logistico, quanto un feticcio da abbattere per colpire l’immaginario russo. La struttura, inaugurata nel 2018 come emblema della “riunificazione” della Crimea con la Federazione Russa, è un simbolo potente dell’autorità di Putin. Colpirla equivale a umiliare il Cremlino, mostrare la vulnerabilità russa, alimentare la narrativa di un’Ucraina ancora capace di colpire nel cuore del territorio nemico. Un’operazione che, secondo il capo dei servizi segreti di Kiev, Vasyl Malyuk, fa parte di una “tradizione”. Non un’azione militare, ma una guerra psicologica a pieno titolo.
Zelensky non vuole più trattare. Rifiuta i negoziati, alimenta lo scontro e punta sull’escalation simbolica per compensare le difficoltà sul campo. È una guerra asimmetrica non solo nei mezzi, ma anche negli obiettivi: non vincere, ma logorare. Farlo con operazioni che facciano rumore in Occidente, che parlino a Bruxelles e a Washington più che a Mosca. Un modo per tenere vivo l’interesse mediatico, il sostegno finanziario e militare, e l’attenzione delle opinioni pubbliche ormai stanche di una guerra infinita.
Ma questa strategia non è esente da rischi. Più Zelensky provoca, più il Cremlino si sentirà legittimato a rispondere in modo sproporzionato. E se Mosca finora ha evitato di colpire duramente infrastrutture civili ucraine su scala industriale, domani potrebbe non farlo più.
Pochi giorni prima dell’attacco al ponte, una serie di drone strike ha colpito diverse basi aeree russe distruggendo, secondo Kiev, una quarantina di velivoli tra cui anche bombardieri strategici. L’operazione è stata ribattezzata “Spiderweb” e avrebbe coinvolto tecnologie sofisticate e capacità logistiche che difficilmente possono essere attribuite solo alle forze ucraine.
Il sospetto, nemmeno troppo velato, è che dietro ci sia la regia, o almeno la complicità tecnica, della NATO, in particolare britannici e statunitensi. Droni, sommergibili, esplosivi, targeting: un arsenale che richiede un know-how che un Paese devastato da due anni di guerra, corruzione e fuga di cervelli non può garantire da solo.
Il 2 giugno, a Istanbul, si è tenuto un incontro tra rappresentanti russi e ucraini: un’occasione potenziale per riaprire un canale di dialogo. Ma Zelensky non solo ha boicottato i negoziati, ma li ha affondati con un attacco spettacolare, che ha chiarito a Mosca e al mondo che Kiev non intende arretrare. È la logica dell’irreversibile: una volta scelta la strada della guerra totale, ogni tentativo di pace è deriso come debolezza.
E intanto l’occidente osserva, arma, e tace, fingendo di non vedere il proprio coinvolgimento diretto. Ma a forza di soffiare sul fuoco, il rischio è che scoppi un incendio che nessuno potrà più controllare.
Colpire il ponte di Crimea è un gesto che, nella visione russa, supera la linea rossa. Non si tratta più di difesa, ma di un’offensiva deliberata contro la sovranità territoriale. Mosca ha reagito finora con prudenza strategica, ma fino a quando? Quanto tempo resta prima che una rappresaglia russa brutale e incontrollata cambi per sempre la natura del conflitto?
In fondo le potenze umiliate non restano tali per sempre. L’occidente dovrebbe ricordarlo. E Zelensky, forse, anche.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News