Una valanga di solidarietà parte da Varese per Gaza


La solidarietà varesina per Gaza non si è fatta attendere: la risposta della città ha superato ogni aspettativa, e per tutta la giornata al circolo di Giubiano c’è stato un continuo viavai per consegnare il cibo destinato alla grande raccolta per la Global Sumud Flotilla.
Alle 17.30 erano già 5 le tonnellate raccolte, in un magazzino messo a disposizione da Guido, poco distante dal Circolo di Giubiano, che fin da subito si è capito che non sarebbe stato in grado di contenere tutta la generosità varesina.
«E non è tutto: con le quantità che ci hanno segnalato i vari centri di raccolta, abbiamo già riempito il camion che ci hanno messo a disposizione, un tir da 14 tonnellate che partirà domattina da Venegono, insieme all’autista che ce l’ha messo a disposizione» spiega Francesco, che ha dato il via all’iniziativa e da allora ne coordina i movimenti.
Il cibo sta arrivando da diversi centri di raccolta: i volontari citano al volo Taino, Como, Cuveglio, Luino, Besozzo, ma molti altri sono i gruppi che hanno portato grandi quantità con auto e furgoni. Poi, in via Salvore, arrivano le famiglie con i sacchi della spesa: una solidarietà piccola e diffusa altrettanto importante e, francamente, commovente.
Varese sembra sorda e cinica, ma a questo genere di chiamate non si è mai tirata indietro, e si è sempre mossa con concretezza e generosità. E ognuno fa la sua parte: c’è chi porta i cibi e chi li smista, chi dà a disposizione furgoni e chi scarica casse. Persone che fino al giorno prima, magari, nemmeno si conoscevano, e oggi rappresentano un pezzo di una macchina che funziona perfettamente.
Uno dei requisiti importanti nel conferire cibi e prodotti vari era che avessero, per esempio, una scadenza più lunga di agosto 2026: un gruppo di volontari si preoccupa di verificare la data e di mettere nelle scatole – fornite anch’esse da volontari in grande quantità – solo quelle che soddisfano questa richiesta, suddivise per genere: uno scatolone di legumi, uno di biscotti, uno di pasta. Mentre per quei prodotti, e sono tanti (alle 17 lo si considerava circa una tonnellata), che non rispondono ai requisiti, c’è una destinazione comunque: verranno consegnati alla Caritas varesina, quando il magazzino di Giubiano verrà sgomberato del resto, a fine operazione.
Il lavoro è frenetico ma allegro: «Io in fondo mi sono divertito, è stata un’alternativa alla palestra – Scherza Andrea che per tanti anni ha vissuto a Saronno, ma ora è infermiere a Milano, e stasera, rimesso in garage il pullmino con cui di solito parte in vacanza e che per oggi è diventato un furgone, farà il turno di notte – E’ stato anche bello passare del tempo insieme agli altri. Mi spiace solo di non poter dare la disponibilità per Genova».
Genova, la prossima e ultima fase di questa straordinaria mobilitazione lampo, si raggiungerà domani: la partenza è prevista per le sette e mezza, con destinazione porto.
Di nuovo cibo non ce n’è bisogno: se state ancora pensando di fare qualcosa, contribuite alle spese della missione, alle coordinate di Music for Peace.
IBAN:
Per l’Italia: IT18V0538701404000047035840
Per l’estero codice swift: BPMOIT22XXX
BPER BANCA- C/C intestato a: MUSIC FOR PEACE
Due giorni a piedi lungo la via Francisca per la pace e per Gaza
L'articolo Brutale pestaggio in centro a Varese. La testimonianza di un cittadino sembra essere il primo su VareseNews.
Qual è la tua reazione?






