1.3 milioni di euro dai Bandi Gilead 2025 per creare sinergie per la salute del Paese

Ottobre 9, 2025 - 02:00
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1.3 milioni di euro dai Bandi Gilead 2025 per creare sinergie per la salute del Paese

La 14ª edizione dei Bandi Gilead, Fellowship Program e Community Award Program, premia la forza della collaborazione tra privato, pubblico e Terzo settore. 63 progetti di ricerca e socio-assistenziali premiati nelle aree delle malattie infettive, epatiche, oncologiche ed ematologiche.

 

 

Annunciati a Milano i progetti vincitori della 14ª edizione dei Bandi Gilead – Fellowship e Community Award Program – che, grazie ai fondi stanziati attraverso le due iniziative, prenderanno vita nei prossimi 12 mesi.

63 progetti di carattere medico-scientifico e socio-assistenziale nelle aree delle patologie infettive, oncologiche, epatiche ed ematologiche realizzati all’insegna della collaborazione e della sinergia tra industria, ricerca e Associazioni di pazienti. Con un unico obiettivo: migliorare la salute individuale e collettiva del Paese.

Degli oltre 1.3 milioni di euro stanziati quest’anno, una parte sarà destinata alla realizzazione dei 32 progetti premiati al Fellowship Program, il Bando dedicato a progetti di carattere medico-scientifico presentati da ricercatrici e ricercatori italiani nelle aree dell’HIV, della Colangite Biliare Primitiva (CBP), malattia epatica rara e autoimmune, delle patologie oncologiche (carcinoma mammario) ed ematologiche (leucemie e linfomi).

L’altra parte sosterrà i 31 progetti di natura socio-assistenziale premiati al Community Award Program e presentati da Associazioni di pazienti ed Enti del Terzo settore nell’ambito delle stesse patologie del Fellowship Program.

I progetti finanziati da questa 14ª edizione disegnano un’Italia dove ricercatrici, ricercatori e Associazioni di pazienti dimostrano ancora una volta di essere in grado di cogliere – con competenza, creatività e innovatività – le sfide di salute più importanti e attuali nell’ambito delle patologie oggetto dei due Bandi, abbracciando spesso le frontiere più avanzate dell’innovazione tecnologica.

Progetti che aprono nuove opportunità di cambiamento, per migliorare la salute in un’ottica inclusiva e vicina a tutta la popolazione, rivolgendosi anche ai più giovani, alle donne, ai caregiver e alle comunità spesso ai margini in tutto il Paese.

La rosa dei premiati vede infatti progetti che ricorrono all’intelligenza artificiale e alla medicina di precisione per aprire nuove strade nella diagnosi e nelle cure del tumore al seno.

Iniziative che creano originali percorsi di assistenza con al centro la persona con leucemie e linfomi – e non il paziente – con il suo vissuto, la sua dignità e i suoi bisogni.

O che mirano a offrire un supporto alle donne con carcinoma mammario. Iniziative che spesso parlano anche ai caregiver di chi è colpito da una malattia grave come quella metastatica o un tumore del sangue.

Progetti che prevedono il miglioramento dei percorsi di diagnosi e cura per i pazienti con Colangite Biliare Primitiva, alcuni dei quali con un’attenzione specifica sulle donne, che spesso sono le più esposte a questa patologia.

Infine, programmi per educare alla prevenzione e moltiplicare le occasioni di prevenzione, soprattutto nell’area dell’HIV e delle infezioni sessualmente trasmesse, rivolti alle persone più a rischio.

“L’altissima qualità dei progetti premiati al Fellowship Program dimostra ancora una volta la preparazione e la capacità del comparto della ricerca italiana in ambito medico-scientifico, soprattutto quella rappresentata dalle ricercatrici e dai ricercatori più giovani – ha dichiarato nel corso dell’evento il Prof. Massimo Andreoni, Direttore Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive, Policlinico Tor Vergata, Roma, Presidente Commissione giudicatrice Fellowship Program e Commissario per l’area HIV 2025In Università, Ospedali ed Enti di ricerca di tutto il Paese, esiste un capitale di talenti e di eccellenze con un grande potenziale per far progredire le conoscenze e migliorare la salute della popolazione. Il sostegno offerto da un’iniziativa come il Fellowship e la sinergia che così si viene a creare tra industria e settore pubblico della ricerca, libera questo potenziale, a vantaggio di tutta la collettività”.

A contribuire alla salute della collettività sono anche le Associazioni di pazienti, con un ruolo complementare a quello della ricerca e che il Community Award Program punta a sostenere come emerge dai progetti finanziati quest’anno.

Le iniziative premiate al Bando dimostrano la capacità delle organizzazioni di pazienti non solo di intercettare i bisogni reali delle persone colpite da malattie gravi e di chi si prende cura di loro, ma di contribuire, e a volte vicariare iniziative di salute pubblica e di prevenzione, ad esempio nell’area delle malattie infettive. – dichiara Guendalina Graffigna, Professore Ordinario di Psicologia dei consumi e della Salute, Direttore di EngageMinds HUB, Università Cattolica del Sacro Cuore, Commissario unico del Community Award ProgramIn modo strutturato e concreto dimostrano capacità di intervento che li rende attori chiave nel sistema salute del Paese, un catalizzatore chiave delle innovazioni generate dalla ricerca scientifica per implementazione reale nella  sanità pubblica. Un ruolo integrato che il Community rende possibile e facilita”.

Con i progetti finanziati quest’anno e nelle 13 edizioni passate, i Bandi Gilead, hanno sostenuto e reso possibile un totale di oltre 700 progetti grazie a finanziamenti totali per oltre 18 milioni di euro.

Un “motore” di collaborazioni e sinergie tra industria, ricerca e non profit italiano nell’area di patologie gravi che negli anni ha avuto un impatto significativo sotto il profilo delle conoscenze, della prevenzione e dell’assistenza.

“Solo dall’unione dell’impegno di tutti gli attori del sistema salute possono nascere sinergie capaci di migliorare la salute individuale e collettiva. – sottolinea Frederico da Silva, General Manager e Vice President di Gilead Sciences ItaliaIl paradigma One Health ci invita a considerare la salute come un ambito unico, globale e ci spinge ad affrontare le grandi sfide sanitarie con una visione integrata e sovranazionale. Per noi di Gilead, questo approccio si traduce in un impegno costante nel sostenere progetti che promuovano innovazione, equità e prossimità, anche nei contesti dove le malattie sono più difficili da eradicare. Il Fellowship e il Community Award Program, da 14 anni, rappresentano l’espressione più concreta di questa visione: strumenti di collaborazione virtuosa che, partendo da prospettive generali, generano ricadute positive e tangibili a livello locale, in ambiti cruciali come le malattie infettive, epatiche, oncologiche ed ematologiche”.

 

 

 

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