Agatha Christie – Assassinio sul Nilo Recensione

Settembre 29, 2025 - 23:30
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Agatha Christie – Assassinio sul Nilo Recensione

Mi piacciono i giochi che mi fanno sentire intelligente. No, Agatha Christie - Assassinio sul Nilo non è fra questi, ma sicuramente mi ha stuzzicato più di una volta, a livello intellettivo. La storia è più o meno quella che conosciamo dal romanzo, ma Microids Lyon riesce con relativa abilità a imbastire un buon videogioco attorno al mistero dell'omicidio dell'ereditiera Linnet Doyle. Peccato per una storyline aggiunta completamente non necessaria e senza pathos, e i soliti limiti grafici di un team di sviluppo che forse dovrebbe imparare a focalizzarsi un po' di più in quel che conta, e meno in quel che vogliono fare.

Agatha Christie - Assassinio sul Nilo Recensione

Agatha Christie - Assassinio sul Nilo è un gioco da circa 20 ore, strutturato in un prologo, che ci fa conoscere i 2 protagonisti e qualche comprimario, 9 capitoli e un epilogo, epilogo che tra l'altro ci piazza davanti ad una interessante scelta morale e ad un finale alternativo. Narrativamente, tolto il prologo e l'epilogo, un capitolo su 2 è dedicato a Jane Royce, investigatrice piuttosto scafata - ma, lo spiegano da subito, non quanto Poirot - che si ritrova ad indagare sull'omicidio della sua migliore amica da parte di una misteriosa organizzazione chiamata "La Torre". L'amica stava ficcando il naso dove, evidentemente, non doveva e qualcuno ne ha ordinato la morte. [caption id="attachment_1107266" align="aligncenter" width="1200"]La profonda espressività dei personaggi di Assassinio sul Nilo lascia a desiderare La profonda espressività dei personaggi di Assassinio sul Nilo lascia a desiderare[/caption] Il percorso di Jane si intersecherà da metà gioco in poi con quello di Poirot, protagonista invece del più classico, prevedibile e noto mistero dell'omicidio di Linnet Doyle avvenuto durante una crociera sul Nilo. Le meccaniche delle due metà di questo gioco sono per lo più le stesse, ma Microids Lyon lascia alla sezione di Jane i tentati virtuosismi a livello meccanico: se con Poirot investigheremo sulle scene del crimine, esploreremo le aree per trovare indizi, creeremo collegamenti mentali e interrogheremo sospettati fino a farli crollare di fronte al peso delle prove in nostro possesso, con Jane c'è molta più frequenza di minigiochi, comprese diverse iterazioni di utilizzo del grimaldello che offrono un piacevole alternarsi ai principali verbi di gioco del titolo. Agatha Christie - Assassinio sul Nilo però, a mio parere, non offre sforzi o vere soddisfazioni, nel seguire la storia di Jane e la sua investigazione. I personaggi sono poco delineati, gli ambienti sempre esteticamente poveri e la massiccia presenza di minigame che si giocano una volta e mai più rende tutto una porzione di esperienza non solo insoddisfacente, ma facilmente dimenticabile. Quando a metà gioco si vedono le due vie narrative incrociarsi, si spera in un miglioramento di qualità di quella di Jane, ma è solo una finta...che brucia moltissimo. [caption id="attachment_1107267" align="aligncenter" width="1200"]Molte delle vicende sono prevedibili, ma alcune sono piacevolmente inaspettate Molte delle vicende sono prevedibili, ma alcune sono piacevolmente inaspettate[/caption]

Far andare le piccole cellule grigie

Se appunto con Jane le nostre principali attività saranno minigiochi e scassinamenti, è Poirot quello che si vive la linea narrativa più piacevole e significativa. Meccanicamente siamo davanti per lo più ad un loop di ricerca delle prove, analisi delle informazioni per il raggiungimento di un'ipotesi, e confronto con il sospettato. Ogni fase lascia abbastanza spazio all'errore, con un menu interamente dedicato ai collegamenti fra informazioni e teorie che, però, doveva essere più amichevole dal punto di vista delle informazioni già raccolte. Lo schema offre infatti una sorta di sintesi delle info ottenute, senza però fornire facile possibilità di riconsultare le prove; i dialoghi, al contrario, sono facilmente rileggibili con la pressione di un tasto, addirittura divisi per personaggio e accessibili dallo schedario personaggi che, altro twist interessante, saremo noi stessi a dover completare man mano con tutte le info. Ogni capitolo offre 2-3 misteri concatenati, e circa una volta a livello ci troveremo anche davanti ad almeno un enigma diverso dagli altri: a volte bisogna "risolvere" un complesso orologio meccanico, altre aiutare a sistemare le valigie nel cofano di un taxi, altre ancora pilotare il Karnak mentre il capitano corre a risolvere un problema in sala macchine. Sono piacevoli passatempi, nulla di più. [caption id="attachment_1107265" align="aligncenter" width="1200"]Il riutilizzo di molti asset e location si fa sentire molto presto Il riutilizzo di molti asset e location si fa sentire molto presto[/caption] Gli avvenimenti centrali di Agatha Christie - Assassinio sul Nilo rimangono della qualità dei titoli precedenti di Microids Lyon: molte situazioni sono prevedibili nella loro risoluzione, con il solito imbarazzo del distacco fra una soluzione al quale chi gioca è già arrivato e la relativa lentezza meccanica di Poirot nell'arrivare alla stessa conclusione, ma una manciata di situazioni credo saranno in grado di sorprendere anche la più perspicace delle menti. In particolare la creazione delle tesi, fatta attraverso una UI un po' troppo pensata per l'utilizzo da PC e poco ottimizzata per console, è molto su rotaie, regalando solo in 3 situazioni (che io ricordi) delle soluzioni non tanto difficili da raggiungere, quanto apparentemente casuali e astruse. Per fortuna c'è un sistema di indizi. Il confronto con il sospettato, invece, è più libero, e permette di sbagliare senza forzarci a dare la colpa al gioco.

F4, basita

Tolto il comparto puramente ludico, mi spiace confermare che lo scontro con il comparto estetico e, in generale, utilizzo degli asset da parte di Microids Lyon non è migliorato rispetto al passato. I titoli "Agatha Christie" sono sempre quelli che più, a mio parere, soffrono la relativa miopia produttiva del team di sviluppo. [caption id="attachment_1107264" align="aligncenter" width="1200"]Alcuni enigmi sono interessanti, ma la maggior parte è mediocre Alcuni enigmi sono interessanti, ma la maggior parte è mediocre[/caption] Molte location sono infatti riutilizzate allo stremo, cosa particolarmente maligna nel momento in cui la storia, in un certo senso, non richiede troppa libertà. L'attenzione ad allungare il tempo di gioco sembra essersi palesata anche nella rimozione della possibilità di skippare o velocizzare i dialoghi, ma soprattutto l'impossibilità di skippare le cutscenes. Fortunatamente il gioco permette la scelta dei capitoli dal menu principale, e i due principali collezionabili sono costantemente aggiornati e salvati non appena ne raccoglieremo uno nuovo. L'introduzione di un museo, legato proprio allo sblocco di bozzetti o modelli 3D usando i collezionabili come valuta, è piacevole e, straordinariamente, mostra una cura verso la progettazione 2D dei personaggi che, in qualche modo oscuro, viene persa nella loro traslazione in 3. I personaggi sono infatti piuttosto basilari: indossano un solo vestito per tutto il gioco, a prescindere dal contesto e dalla scena; hanno reazioni quasi sempre esagerate rispetto a quello che avviene attorno a loro, e il numero di espressioni credo sia riassumibile in "resting bitch face" e "sorpreso/inorridito". Sono limiti che capisco, nel contesto di una produzione di poco sotto il doppia A, ma dopo diversi giochi pubblicati ci devono essere risultati migliori, a portata di mano del team. [caption id="attachment_1107263" align="aligncenter" width="1200"]La creazione di tesi rimane la parte più divertente del gioco La creazione di tesi rimane la parte più divertente del gioco[/caption] Il ritmo di gioco è peraltro completamente sfalsato dall'epilogo, che allunga le vicende ben oltre la loro naturale risoluzione e offre uno strano addio prolungato ai misteri di Agatha Christie - Assassinio sul Nilo. La presenza di 2 finali non spinge sicuramente alla rigiocabilità, e alcuni collezionabili sono piazzati davvero nel più ostile e malizioso dei modi. La soundtrack... esiste, ecco.
Agatha Christie - Assassinio sul Nilo è un gioco sufficiente, fra enigmi a volte piacevoli a volte astrusi, asset visivi mal utilizzati e pigri, e una storyline secondaria ai limiti dell'inutile. Sicuramente non un must play, ma se come me a volte apprezzi un murder mistery senza impegno, il gioco di Microids Lyon potrebbe essere una degna risposta a quello specifico bisogno ludico.

Se il titolo ti stuzzica, vai a wishlistarlo o acquistarlo su Steam!

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