Alluvione 2023, la Regione Toscana chiede alla Protezione civile una proroga per i contributi ai cittadini

Il continuo incremento della temperatura media globale – che in Toscana avanza a velocità doppia rispetto alla media – porta con sé eventi meteo estremi più frequenti e intensi, che in Italia sono aumentati del 485% negli ultimi 10 anni, con la nostra regione sempre più esposta al continuo alternarsi di alluvioni e siccità. Dal Governo Meloni mancano però ancora all’appello gli 1,1 miliardi di euro necessari alla ricostruzione post alluvione 2023, necessari per dare i cittadini della Toscana un livello di sicurezza adeguato ai nuovi eventi meteo estremi.
È in questo contesto che la Regione Toscana ha chiesto oggi una proroga dei termini per consentire ai cittadini ed ai Comuni alluvionati nel novembre 2023 e nei mesi immediatamente successivi di presentare domanda per i contributi post alluvione. Visti i tempi molto stretti previsti dall'attuale normativa, la Regione Toscana ha richiesto al Dipartimento nazionale di Protezione civile una proroga dei termini previsti dall’OCDPC n. 1158 del 29 agosto 2025, per consentire ai cittadini, alle imprese ed ai Comuni colpiti dagli eventi calamitosi di presentare in modo adeguato le domande di contributo per i danni subiti.
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l'assessora regionale alla Protezione civile Monia Monni hanno spiegato che in molti territori, soprattutto quelli più densamente abitati come la Piana fiorentina, i tempi fissati dall’ordinanza sono risultati oggettivamente troppo ristretti. Ha aggiunto inoltre che in alcuni Comuni sono state presentate oltre mille pratiche, con un picco di circa 4.500 nella sola Campi Bisenzio. Questo ha reso difficilissimo il rispetto dei tempi, sia per i cittadini, chiamati a reperire tecnici e documentazione, sia gli uffici comunali, incaricati di istruire le pratiche.
L’ordinanza nazionale, pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’8 settembre scorso, ha dato 60 giorni ai privati e imprese per presentare le domande, ed ulteriori 60-50 giorni ai Comuni per completare l’istruttoria. La mole di perizie tecniche e di ricerche catastali necessarie, tuttavia, ha reso molto difficile rispettare queste scadenze, in particolare nei contesti urbani ad alta densità. Per questo la Regione Toscana ha chiesto formalmente di prorogare di almeno 90 giorni i termini per la presentazione delle domande e di estendere da 60 a 150 giorni il periodo per la fase istruttoria dei Comuni.
L'assessora regionale alla Protezione civile ha ricordato inoltre che le procedure per la concessione dei contributi non sono di competenza regionale, ma sono definite dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile attraverso ordinanze che stabiliscono modalità e scadenze uniformi su tutto il territorio nazionale, tuttavia la Regione si è fatta carica del problema che le è stato segnalato e si è mossa con una richiesta di proroga per venire incontro alle necessità dei cittadini e rendere le procedure più aderenti alla realtà dei territori colpiti. L'obiettivo, secondo l'assessora, è dare a tutti i cittadini la reale possibilità di accedere ai contributi previsti per la ricostruzione e la ripresa, evitando che pratiche complesse e tempi troppo stretti escludano chi ha subito danni rilevanti. Tutto questo a dimostrazione di equità e di serietà istituzionale.
In attesa della risposta del Dipartimento nazionale, la Regione invita privati e imprese a procedere quanto prima con la raccolta della documentazione e con la presentazione delle domande di ristoro, così da non perdere tempo utile ed essere pronti a completare l’iter nei termini previsti o in quelli eventualmente prorogati.
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