Attentato contro Ranucci, la solidarietà di Bruxelles. Metsola: “Non faremo mai un passo indietro”

Ottobre 18, 2025 - 06:30
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Attentato contro Ranucci, la solidarietà di Bruxelles. Metsola: “Non faremo mai un passo indietro”

Bruxelles – La notizia scioccante dell’attentato al giornalista d’inchiesta e conduttore di Report Sigfrido Ranucci rimbalza fino al Parlamento europeo. Le delegazioni del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle chiedono un dibattito urgente in Aula la prossima settimana a Strasburgo, la presidente Roberta Metsola esprime solidarietà per il “terribile attacco” e avverte: “La libertà di stampa è il cuore della democrazia. L’Europa non farà mai un passo indietro”.

Ieri sera, intorno alle 22, due esplosioni hanno distrutto le automobili di Ranucci e quella di sua figlia davanti all’abitazione del giornalista a Campo Ascolano, in località di Pomezia, alle porte di Roma. Fortunatamente, non c’è stato alcun ferito: il giornalista e la figlia si trovavano entrambi in casa e in quel momento nessuno si trovava nei paraggi della deflagrazione. Secondo le prime ricostruzioni, un ordigno rudimentale con un chilo di esplosivo sarebbe stato posizionato tra l’auto di Ranucci e il cancello della casa.

Questa mattina Ranucci, dopo aver sporto denuncia, ha affermato: “Quello di stanotte è stato un salto di qualità preoccupante perché proprio davanti casa, dove l’anno scorso erano stati trovati dei proiettili”. Il giornalista e volto della trasmissione d’inchiesta Report ha ricordato che “c’è una lista infinita di minacce, di varia natura, che ho ricevuto e di cui ho sempre informato l’autorità giudiziaria”.

Le istituzioni della Repubblica e le principali associazioni di stampa si sono strette immediatamente intorno a Ranucci. In una nota, la premier Giorgia Meloni ha espresso “la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio da lui subito”. Lo stesso ha fatto il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartolo, ha parlato di “un atto gravissimo figlio di un clima che deve cambiare“, e ha lanciato un appello: “Bisogna disarmare le parole e devono cominciare a farlo anche dall’alto i rappresentanti delle istituzioni”.

Per Nicola Zingaretti, capodelegazione dem all’Eurocamera, siamo di fronte a un “campanello d’allarme”. Gli eurodeputati del Pd hanno chiesto che il tema “venga portato subito all’ordine del giorno” della sessione plenaria che si svolgerà a Strasburgo dal 20 al 23 ottobre. Lo stesso hanno fatto i pentastellati, che hanno proposto al proprio gruppo – The Left – di presentare una richiesta urgente di modifica dell’agenda della sessione “affinché si discuta in modo aperto e trasparente dell’attentato a Sigfrido Ranucci e sulle sue conseguenze”. La libertà di stampa è “sotto attacco in tutta Europa”, ha affermato l’eurodeputato M5S Gaetano Pedullà.

Anche il capodelegazione della Lega, Paolo Borchia, ha definito l’attentato una “notizia brutta con la b maiuscola”. Ignazio Marino, eurodeputato di AVS, l’ha chiamato “un accaduto molto inquietante”, e ha sottolineato che questo “farà inevitabilmente arretrare la già molto bassa posizione dell’Italia per quanto riguarda la libertà di stampa”.

Condanne arrivano anche dalla Commissione europea, dove il portavoce Markus Lammert, chiarisce che “nell’UE non c’è posto per le intimidazioni ai giornalisti“, i quali, ha voluto sottolineare, “dovrebbero poter lavorare ovunque liberamente e svolgere il loro importante lavoro in modo sicuro e libero da minacce”. Perché, ricorda, “questo è il cuore della libertà di stampa”.

L’Unione europea si è dotata di una nuova legislazione, il Media Freedom Act, pienamente in vigore dall’8 agosto 2025. Il regolamento, tra le altre cose, prevede maggiori tutele per i professionisti dell’informazione. La presidente del Parlamento europeo, nel giorno dell’entrata in vigore delle nuove norme, aveva dichiarato: “In Europa e in tutto il mondo, i giornalisti devono essere protetti e liberi di svolgere il proprio lavoro senza timori, minacce o interferenze”. L’episodio di Ranucci è un tuffo nel passato, anche per la maltese Metsola: la prossima settimana, l’Eurocamera consegnerà il premio Daphne Caruana Galizia, riconoscimento annuale per il giornalismo d’inchiesta istituito dopo l’uccisione della giornalista maltese, nel 2017, proprio con un ordigno che fece esplodere la sua automobile.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia