Il partito populista Smer del premier slovacco Robert Fico espulso dai Socialisti Europei

Ottobre 18, 2025 - 06:30
 0
Il partito populista Smer del premier slovacco Robert Fico espulso dai Socialisti Europei

Bruxelles – Era nell’aria da tempo, ma ora è ufficiale. Il partito Smer (“direzione” in slovacco), guidato dal presidente del Governo della Slovacchia, Robert Fico, non farà più parte della famiglia europea dei Socialdemocratici. Dopo una lunga sospensione iniziata nell’ottobre del 2023, l’espulsione definitiva è stata ratificata oggi, 17 ottobre, durante il congresso del gruppo politico in corso ad Amsterdam.

“Siamo una famiglia progressista e tutti i nostri membri sostengono valori europei come parità di diritti, stato di diritto e un’Europa sociale forte”, si legge in un post pubblicato su X dal Partito dei Socialisti Europei (PES).

Principi ai quali Smer ha rinunciato già da tempo. Il partito, al governo in Slovacchia, ha adottato una linea repressiva, imponendo nuove regole di trasparenza per le ONG (organizzazioni non governative), sul modello di leggi applicate in Stati autoritari come Russia e Georgia. Ha inoltre promosso norme che limitano la libertà di espressione negli spazi pubblici e colpiscono gruppi sociali specifici, come le minoranze rom e le comunità Lgbtq+. Scelte che Fico ha rivendica anche oggi: “Se la mia espulsione è dovuta alla consacrazione nella nostra Costituzione dei generi maschile e femminile, allora sono orgoglioso di questa esclusione”.

L’elefante nella stanza resta però il rapporto personale tra Robert Fico e Vladimir Putin. Il premier slovacco ha visitato il Cremlino tre volte nell’ultimo anno, confermando la sua vicinanza ideologica con Mosca. Inoltre, l’ultimo episodio che ha suscitato perplessità presso le cancellerie europee è stata la sua presenza, unico tra i leader UE, alla parata per la vittoria nella Seconda guerra mondiale organizzata dal presidente cinese Xi Jinping.

Questa visione politica ha portato Fico, nell’ambito del Consiglio europeo, ad allinearsi più frequentemente con il primo ministro ungherese Viktor Orbán che con i colleghi socialisti, in particolare sul tema delle sanzioni alla Russia. In queste occasioni, i due leader hanno spesso ostacolato il processo decisionale, ottenendo deroghe e vantaggi per i rispettivi Paesi.

La decisione adottata oggi dal congresso di Amsterdam pone fine a una convivenza difficile all’interno della famiglia socialista. A livello operativo, i cinque europarlamentari eletti tra le file di Smer continueranno, come già avviene dal 2023, a restare tra i non iscritti (NI).

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 1
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia