Concorso RIPAM Coesione: assegnazione delle risorse finanziarie agli enti

lentepubblica.it
Con la pubblicazione del Decreto Direttoriale 254/2025, entra nel vivo il piano di rafforzamento delle amministrazioni territoriali del Sud Italia: stanziata l’assegnazione delle risorse finanziarie agli enti per le assunzioni nell’ambito del Concorso RIPAM Coesione.
Il provvedimento assegna le risorse economiche necessarie per l’assunzione a tempo indeterminato di 2.200 nuovi funzionari, destinati a potenziare gli uffici regionali e locali delle sette Regioni meno sviluppate: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il progetto, finanziato nell’ambito del Programma Nazionale “Capacità per la Coesione” 2021-2027, rappresenta uno degli interventi più significativi per sostenere l’attuazione delle politiche di coesione nei territori meridionali, ancora alle prese con carenze strutturali di personale qualificato. L’obiettivo è duplice: migliorare la gestione dei fondi europei e rafforzare le competenze amministrative delle istituzioni locali, garantendo al contempo stabilità occupazionale.
2200 assunzioni a tempo indeterminato
Il decreto prevede il reclutamento di personale non dirigenziale da inquadrare nel livello iniziale dell’area dei funzionari, come previsto dal contratto collettivo del comparto funzioni locali 2019-2021. Le assunzioni saranno ripartite tra le amministrazioni territoriali e il Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
In particolare, 71 unità saranno destinate al Dipartimento della Presidenza del Consiglio, suddivise tra diversi profili professionali:
- 37 specialisti giuridico-legali e finanziari,
- 10 esperti in comunicazione e gestione informatica,
- 5 professionisti con competenze statistiche in ambito scientifico-tecnologico,
- 19 tecnici specializzati nei settori scientifici e tecnologici.
Le restanti 2.129 posizioni andranno invece alle Regioni del Mezzogiorno, alle Città metropolitane, Province, Unioni di Comuni e Comuni. La distribuzione territoriale delle unità è dettagliata nell’allegato al decreto, che definisce anche l’entità dei fondi destinati a ciascuna amministrazione.
Un investimento di quasi 449 milioni di euro
Per sostenere l’intera operazione, il Governo ha stanziato 448,9 milioni di euro, una cifra considerevole che non incide sul bilancio della Presidenza del Consiglio, poiché interamente coperta da fondi europei. Le risorse provengono dall’Operazione 1.1.2 – Assunzioni di personale, inserita nella Priorità 1 “Rafforzamento ed efficientamento dei processi attuativi e delle competenze per la Politica di Coesione 2021-2027 – Regioni meno sviluppate”, finanziata dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
Questa dotazione finanziaria coprirà non solo le spese legate alle assunzioni, ma anche eventuali borse di studio e percorsi di formazione, elementi centrali per garantire un inserimento professionale qualificato del nuovo personale.
Monitoraggio e rendicontazione digitale
La gestione dei fondi avverrà in modo trasparente attraverso la piattaforma informatica “STARTCAPCOE”, predisposta per monitorare le spese e certificare i costi sostenuti. Le somme destinate alle varie amministrazioni saranno infatti trasferite solo in base alle spese effettivamente rendicontate, garantendo un controllo puntuale sull’utilizzo delle risorse pubbliche.
In questo modo, il Dipartimento per le Politiche di Coesione punta a ridurre i margini di inefficienza e a velocizzare i processi amministrativi, spesso rallentati da procedure complesse e da carenze di personale tecnico e amministrativo.
Un tassello strategico per la politica di coesione
Il piano di reclutamento si inserisce in un quadro più ampio di rafforzamento della capacità amministrativa delle istituzioni territoriali, considerato indispensabile per migliorare la spesa dei fondi europei e accelerare l’attuazione dei progetti legati alla programmazione 2021-2027.
Negli ultimi anni, infatti, diversi rapporti della Commissione europea e della Corte dei Conti hanno segnalato come la debolezza delle strutture amministrative locali rappresenti uno dei principali ostacoli alla piena realizzazione delle politiche di coesione. Con questa iniziativa, l’Italia mira a colmare quel divario, favorendo una Pubblica Amministrazione più efficiente, digitale e competente, capace di programmare e gestire interventi complessi sul territorio.
Una spinta all’occupazione qualificata nel Sud
Oltre alla dimensione amministrativa, il decreto ha anche un importante impatto occupazionale. Le 2.200 assunzioni, tutte a tempo indeterminato, rappresentano un segnale concreto di investimento sul capitale umano del Mezzogiorno, offrendo opportunità di lavoro stabile a laureati e professionisti in discipline giuridiche, economiche, tecniche e informatiche.
Si tratta di un passo significativo in un’area del Paese dove la disoccupazione, in particolare giovanile, resta tra le più alte d’Europa. Il rafforzamento della macchina pubblica locale, unito alla valorizzazione delle competenze, può contribuire a creare un circolo virtuoso tra occupazione, innovazione e qualità dei servizi.
Concorso RIPAM Coesione: assegnazione delle risorse finanziarie agli enti
The post Concorso RIPAM Coesione: assegnazione delle risorse finanziarie agli enti appeared first on lentepubblica.it.
Qual è la tua reazione?






