CopConnection, altro che Ccs: sono gli alberi l’opzione più efficiente per assorbire CO2

Per fare il punto sui lavori della Cop30 – la 30esima Conferenza delle parti che si è aperta oggi a Belém, la prima in Amazzonia – la cooperativa Econnection, con cui greenreport.it ha attiva una collaborazione editoriale, ha pubblicato un secondo video d’approfondimento con quattro protagonisti d’eccezione: Sergio Ferraris (direttore di QualEnergia), Giorgia Burzachechi (direttrice di Giornalisti dell'erba), Mariagrazia Midulla (responsabile Energia e Clima del Wwf Italia) e Ivan Manzo (giornalista ASviS).
L’urgenza di agire contro la crisi climatica, rompendo la dipendenza dai combustibili fossili – un fardello che pesa anche sull’autonomia energetica, e dunque la sicurezza nazionale – è sempre più evidente: dal 1995 in tutto il mondo sono oltre 830.000 le vittime legate agli eventi meteo estremi – come ondate di calore, tempeste e inondazioni – e oltre 4.500 miliardi di dollari di danni diretti.
Eppure si continuano a promuovere soluzioni al problema tutt’altro che risolutive, come la cattura e lo stoccaggio nel sottosuolo della CO2, ovvero la cosiddetta Ccs. «Questa tecnologia – spiega Midulla – è spesso perorata dalle industrie fossili per creare un "doppio business". È cruciale ricordare che gli alberi sono la macchina più efficiente per assorbire CO2».
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