Cosa fare quando i capelli cadono?


Qual è la differenza tra caduta e perdita dei capelli?

Foto Launchmetrics/ Spotlight
La vita dei capelli dura in media tra i 2 e i 7 anni e si divide in 3 fasi – Anagen, Catagen e Telogen. La durata del ciclo completo è variabile, perché dipende da diversi fattori come età, genere, genetica ed etnia.
La fase Anagen è la fase di nascita e crescita del capello: più questa fase è lunga, maggiore sarà la lunghezza del capello. La fase Catagen invece, è al fase di transizione, quella in cui la crescita rallenta, che porta poi alla Telogen, quella di riposo prima della caduta.
Durante l’anno ci sono due momenti di fase Telogen, la prima in primavera e poi quella più evidente a tutti in autunno. Questo suggerisce l’idea che il ciclo di vita del capello sia effettivamente sottostante ai cicli naturali che coinvolgono cambi di temperatura e lunghezza delle ore di sole.
”La caduta dei capelli fa parte del naturale ciclo di vita del capello. I vecchi cadono e lasciano spazio a quelli nuovi”, spiega Kate Holden, tricologa e fondatrice della clinica omonima.
”La perdita dei capelli invece, significa che è avvenuta un’interruzione nel ciclo vitale che ha portato all’assottigliamento o a una ricrescita minore, più lenta”.
Cosa provoca la perdita dei capelli
”Stress, alcuni tipi di medicinali, malattie e stagionalità sono le principali cause della caduta dei capelli”, spiega la tricologa.
Ereditarietà, sbalzi ormonali (gravidanza e alopecia androgenetica), malattie autoimmuni e carenze nutrizionali (soprattutto di ferro, zinco, biotina e vitamina D) invece, sono le cause della perdita dei capelli”.
Quando preoccuparsi per l’eccessiva caduta di capelli?
“Se la caduta persiste e dura più di tre mesi e non c’è una causa evidente (come un parto recente, per esempio), se si iniziano a notare zone in cui mancano capelli o la densità è visibilmente ridotta, significa che la caduta dei capelli è una cosa seria e serve approfondirne le ragioni”.
Esistono modalità diverse di perdita dei capelli: a pattern, diffusa o localizzata. Il primo caso è quello che si verifica quando si tratta di alopecia androgenetica, una condizione ereditaria. Si ha invece una perdita localizzata con l’alopecia areata, una malattia autoimmmune che non fa distinzione di genere, età, razza o etnia. Di solito è associata anche ad asma, rinite allergica, dermatite topica e diabete di tipo 1.

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Tra le malattie che provocano la caduta dei capelli ci sono quelle autoimmuni, come quelle della tiroide, o patologie gravi. Il Telogen effuvium, è quella che si verifica dopo eventi importanti come interventi chirurgici, gravidanza, carenza di ferro e/o vitamina D, malnutrizione o rapida perdita di peso. Anche l’assunzione di alcuni medicinali può provocare la perdita dei capelli, così come l’interruzione del contraccettivo orale. Di solito questo tipo di caduta inizia due/quattro mesi dopo l’evento e si risolve entro i sei/nove mesi.
Come prevenire?
”Integratori con vitamina D, B-complex, ferro e zinco favoriscono una sana crescita dei capelli. Invece, trattamenti localizzati come il minoxidil possono aiutare con la perdita dei capelli, ma per prevenirla bisognerebbe identificare la causa in anticipo”
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