Dall’Infrastructure Academy di Hilti la strategia per cantieri sicuri e sostenibili
Dall’evento, organizzato a Napoli, sono emersi interessanti trend che stimolano la riflessione su come i cantieri possano adottare misure sostenibili. Ma non solo ambientali
Cantieri sicuri, efficienti e sostenibili anche sotto il profilo ambientale. Sono quelli che il nostro Paese necessita per costruire in maniera più efficace, senza pericoli e senza sprechi. Il tema è caro anche a Hilti, la cui filiale italiana è guidata da Alessandro Savino.
Ed è stato proprio l’Ad a fornire i dati sui cantieri italiani, grazie a cui scopriamo che “solo il 30% del tempo in cantiere è realmente produttivo. Il settore è ancora poco attrattivo per i giovani, scarsamente inclusivo (12% di donne) e responsabile del 40% delle emissioni di gas serra.
Hilti si propone come attore trasformativo, investendo oltre il 5% del suo fatturato globale in ricerca e sviluppo, puntando su digitalizzazione, connettività, esoscheletri e nuovi modelli di business“.
Savino ne ha parlato alla quarta edizione dell’Infrastructure Academy , promossa da Hilti Italia in collaborazione con Ais (Associazione Infrastrutture Sostenibili).
Una giornata che ha riunito i principali attori del mondo delle costruzioni, delle infrastrutture e della sostenibilità, nella cornice del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, situato negli spazi delle ex officine borboniche, dove furono montate le prime locomotive italiane, che vanta una collezione unica in Europa.
A sintetizzare ai microfoni di Greenplanner.it i temi toccati durante l’Academy sono stati Alice Matteucci, Southern Europe Head of Sustainability di Hilti e Marco Zanchi, National Trade Marketing Manager di Hilti.
Matteucci, già ospite a Pink&Green dove ha messo l’accento sui temi dell’economia circolare, durante l’incontro di Napoli ha potuto spiegare come Hilti stia investendo “circa il 5% del fatturato in ricerca e sviluppo di tecnologie e design che riducono l’uso di materiali, favoriscono il riutilizzo di componenti e migliorano l’efficienza dei prodotti Hilti“.
Invogliare gli altri a essere sostenibili, che è poi è la sfida dello Scope 3, significa adottare la sostenibilità in primis nella propria azienda. “Stiamo convertendo processi e infrastrutture in tutte le unità organizzative, dalla scelta dei materiali alla logistica, per ridurre l’impatto ambientale lungo tutta la catena del valore” spiega la manager.
Entro il 2050 Hilti punta a offrire un portfolio di prodotti a zero emissioni nette, con un passaggio intermedio che prevede la riduzione del 30% delle emissioni entro il 2032 (rispetto al 2022). Un risultato con ricadute positive anche sui cantieri.
L'articolo Dall’Infrastructure Academy di Hilti la strategia per cantieri sicuri e sostenibili è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




