Famiglie ricostituite, nell’UE si sa solo che esistono ma non si sa quante sono

Novembre 8, 2025 - 14:00
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Famiglie ricostituite, nell’UE si sa solo che esistono ma non si sa quante sono

Bruxelles – Bambini, grandi e piccoli, che vivono sotto lo stesso tetto con un genitore biologico solo e un patrigno o una matrigna, e a volte con fratellastri. Sono le famiglie ‘ricostituite’, o famiglie ‘patchwork’, nate in parte da relazioni o matrimoni precedenti (da non confondere con le famiglie allargate, che includono zii o nonni, ma comunque parenti), ma se da una parte si sa cosa sono dall’altra parte non si sa quante ce ne siano. Nell’Unione europea manca un censimento specifico di questo tipo di nuclei familiari, e si pensa di correre ai ripari.

La natura del problema è normativa e metodologica, spiega il commissario UE per l’Economia, Valdis Dombrovskis, rispondendo a un’interrogazione parlamentare in materia. Nei fatti gli Stati membri hanno l’obbligo di raccogliere dati sui nuclei familiari, ma non quello di specificarne la tipologia. Per raccogliere informazioni più dettagliate sulle diverse tipologie familiari all’interno delle indagini sociali occorre raccogliere la griglia familiare, ovvero tutte le relazioni tra i membri della famiglia, premette Dombrovskis.La griglia familiare può essere raccolta a basso o alto livello di dettaglio. Sulla base delle informazioni raccolte ad alto livello di dettaglio, è possibile identificare le famiglie patchwork”.

E’ qui che si materializza il problema. I Paesi sono obbligati a raccogliere i dati sulla rete domestica solo a un basso livello di dettaglio“, specifica Dombrovskis. Nulla di irregolare, dunque, ma certamente questo modo di raccogliere dati e informazioni impedisce di poter fare una mappatura delle famiglie ricostituite. L’intenzione, a Bruxelles e Lussemburgo, è di iniziare a cambiare le cose. “Considerando la crescente necessità di informazioni sulle famiglie patchwork, Eurostat sta riflettendo su come incoraggiare gli Stati membri a raccogliere dati sulle famiglie con un livello di dettaglio elevato, consentendo così una migliore comprensione delle condizioni di vita di tali famiglie”, anticipa Dombrovskis.

L’istituto di statistica europeo è dunque al lavoro con l’esecutivo comunitario per avviare un cambiamento della raccolta dati, che si inizia ad avvertire come sempre più necessario e non rinviabile. Perché, spiega l’europarlamentare Liesbet Sommen (PPE), firmataria dell’interrogazione, uno degli aspetti problematici per le famiglie ricostituite è che “queste famiglie si trovano ad affrontare sfide specifiche in termini di benessere dei minori, accesso ai servizi, riconoscimento legale e diritti transfrontalieri”. Qualcosa è stato fatto, ma probabilmente può essere fatto di più. A patto di conoscere l’entità del fenomeno.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia