Gemini e Claude battono ChatGPT, ecco perché
Per anni ChatGPT è stato il re indiscusso dell’intelligenza artificiale. Il nome che conoscevano tutti, il chatbot che usavano tutti, il metro di paragone contro cui si misurava qualsiasi concorrente. OpenAI aveva vinto, fine della storia. Adesso però le cose stanno cambiando. Due aggiornamenti recenti, Gemini 3 di Google e Claude Opus 4.5 di Anthropic, stanno rimescolando le carte. E per la prima volta da quando ChatGPT è esploso, OpenAI sembra aver perso il controllo assoluto.
ChatGPT perde terreno: perché Gemini 3 e Claude stanno diventando più popolari?
Non è solo questione di numeri nei test tecnici o di funzioni nuove. È che Gemini e Claude stanno conquistando terreno dove conta davvero, vale a dire nella percezione del pubblico, nell’adozione aziendale, nei giudizi degli esperti del settore. Persino i CEO dei concorrenti di Google e Anthropic si sono affrettati a complimentarsi per i risultati ottenuti.
Gemini 3: quando Google decide di fare sul serio
Per Google, Gemini 3 non è stato solo un aggiornamento. È stato il momento in cui l’azienda ha finalmente tirato fuori gli artigli. Al momento del rilascio, la reazione è stata immediata e sorprendentemente positiva. Il chatbot è diventato improvvisamente la versione migliore di sé stesso, e Google ha fatto qualcosa di intelligente: ha implementato Gemini 3 ovunque potesse.
Anche AI Mode di Google è migliorata drasticamente. Il generatore di immagini con l’introduzione di Nano Banana Pro ha fatto un salto di qualità. Servizi che si usano quotidianamente come Gmail, Documenti Google e Maps stanno tutti ricevendo il “trattamento” Gemini 3.
È una strategia diversa da quella di OpenAI. Invece di avere un prodotto singolo e potente, Google sta piazzando Gemini in ogni angolo del nostro ecosistema digitale. Gemini is on the air… Ma non è solo questione di nuove funzioni. il chatbot è semplicemente migliorato sotto ogni punto di vista. E l’industria tech se n’è accorta immediatamente.
Quando anche i concorrenti si complimentano…
Marc Benioff, amministratore delegato di Salesforce, ha dichiarato pubblicamente: Ho usato ChatGPT ogni giorno per tre anni. Ho appena trascorso due ore su Gemini 3. Non tornerò indietro. Il salto di qualità è incredibile: ragionamento, velocità, immagini, video… tutto è più nitido e veloce.
Mamma che botta per OpenAI… Benioff non è un utente qualsiasi. È il CEO di una delle più grandi aziende tecnologiche al mondo, che dice pubblicamente di aver abbandonato ChatGPT per Gemini. Andrej Karpathy, ex direttore dell’intelligenza artificiale di Tesla, ha pubblicato le sue impressioni durante l’accesso anticipato: Prima impressione molto positiva per quanto riguarda personalità, scrittura, codifica, umorismo. Ha un potenziale solido per l’uso quotidiano, è chiaramente un modello di prim’ordine.
Persino Sam Altman di OpenAI ed Elon Musk si sono affrettati a complimentarsi per il successo di Gemini 3. Quando i concorrenti diretti fanno pubblicamente i complimenti, significa che sta succedendo qualcosa di grosso.
Questi elogi non sono solo cortesie professionali. Sono supportati da risultati concreti nei test di valutazione. Wei-Lin Chiang, cofondatore e responsabile tecnico del popolare servizio di valutazione LMArena, ritiene che Gemini 3 Pro abbia un vantaggio chiaro nelle categorie professionali: coding, scrittura creativa, capacità di agire come agente autonomo.
Gemini 3 Pro occupa ora anche il primo posto nella comprensione visiva, diventando il primo modello a superare il punteggio di 1500 nella classifica testuale della piattaforma. Un traguardo che nessun altro aveva raggiunto.
Ma il dato più impressionante viene dal test ARC AGI 2, uno dei benchmark più importanti per misurare il ragionamento dell’intelligenza artificiale. Gemini 3 ha ottenuto un punteggio quasi doppio rispetto a GPT-5 Pro di OpenAI. E l’ha fatto con un costo per attività pari a un decimo di quello di GPT-5 Pro.
Gemini 3 è più facile da usare anche per l’utente medio, perché Google sta riducendo drasticamente l’importanza del cosiddetto “prompt engineering“, quella pratica un po’ tecnica che richiedeva di imparare formule, trucchi e modi specifici per “parlare” all’AI e ottenere buoni risultati.
L’idea di Big G è semplice: non si deve più imparare a parlare come vuole il chatbot. Il chatbot deve imparare a capire come parliamo noi.
Claude: la strategia silenziosa di Anthropic
Mentre Google e OpenAI si contendono l’attenzione del grande pubblico, Anthropic sta giocando una partita completamente diversa. E la sta vincendo. A differenza di ChatGPT e Gemini, Anthropic ha preso tutt’altra strada con il suo chatbot Claude. Niente generatori di immagini fantasiosi, niente video, niente strumenti divertenti.
Il modello Claude punta a essere il migliore possibile in tre aree specifiche: coding, produttività e attività lavorative. Certo, è disponibile per l’uso pubblico e rimane uno dei chatbot più popolari sul mercato. Ma il vero modello di business di Anthropic si basa sulle aziende. E questa strategia sta funzionando straordinariamente bene.
Anthropic ha trovato un modello economico sicuro rispetto ai suoi concorrenti, basandosi sul reddito costante e affidabile delle grandi aziende che vogliono un’intelligenza artificiale coerente e professionale.
Mentre ChatGPT corteggia gli utenti casuali che vogliono fare domande divertenti e Gemini cerca di infilarsi in ogni servizio Google possibile, Claude si concentra su chi ha bisogno di lavorare seriamente e vuole uno strumento che lo faccia meglio di chiunque altro.
Claude Opus 4.5, la specializzazione estrema
Con il suo ultimo aggiornamento, Claude Opus 4.5, Anthropic ha allungato ulteriormente il passo. Il nuovo modello è ancora più efficiente nel coding. È più bravo anche nella gestione di fogli di calcolo, documenti di lavoro, risoluzione di problemi e identificazione di errori. E sta funzionando. Grazie a queste competenze specifiche, Claude sta scalando le classifiche e sbaragliando i competitor.
Mentre ChatGPT e Gemini si contendono il titolo di chatbot preferito dal pubblico generale, Anthropic sta sta cercando di diventare il chatbot più usato dalle aziende di tutto il mondo.
ChatGPT: il gigante che vacilla
OpenAI non è improvvisamente diventata incompetente. ChatGPT rimane un prodotto eccellente con milioni di utenti fedeli. Il problema è che non sembra più imbattibile. Per la prima volta dalla sua comparsa sulla scena, ChatGPT affronta una concorrenza reale e agguerrita. Non startup speranzose con prodotti mediocri, ma concorrenti seri, con risorse enormi e strategie ben definite.
Google punta all’integrazione totale con il suo ecosistema e sta facendo leva su ogni prodotto che possiede per spingere Gemini. La popolarità di Gemini nell’App Store è in forte aumento. E considerando che è presente in quasi tutti i prodotti Google, sta diventando difficile da evitare anche volendo.
Anthropic ha conquistato rapidamente un mercato chiave che al momento sembra intoccabile: il mondo aziendale tecnologico, attirato dalla sua abilità superiore nel coding e nelle attività lavorative.
Quando Marc Benioff dice pubblicamente che ha smesso di usare ChatGPT dopo tre anni, è un segnale. Quando anche i CEO concorrenti si complimentano con Gemini invece di ignorarlo, è un segnale. Quando le aziende iniziano a preferire Claude per il lavoro serio, è un segnale. L’era in cui il settore dell’intelligenza artificiale aveva un solo protagonista indiscusso è finita.
Per gli utenti comuni che usano l’AI occasionalmente, questa competizione è una benedizione. Più concorrenza significa prodotti migliori, prezzi più competitivi, innovazione più rapida. Ma anche i professionisti che usano l’intelligenza artificiale per lavoro, ora hanno più scelta. Quando i giganti combattono, sono gli utenti a vincere.
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