Giovani e lavoro, un’urgenza nazionale. Alla LIUC il confronto tra imprese, accademia e istituzioni

La questione del lavoro giovanile è oggi una delle sfide più urgenti per il futuro del Paese. Negli ultimi dieci anni la fuga dei cervelli è aumentata in modo significativo: il flusso annuo di giovani laureati che lasciano l’Italia è più che raddoppiato, passando dai 12 mila del 2013 ai 29 mila del 2023. (nella foto cerimonia di laurea alla Liuc)
A ciò si aggiungono una mobilità sociale ridotta, una persistente precarietà, il 40% degli under 35 è impiegato con contratti non stabili, e una scarsa propensione all’imprenditorialità. Solo il 2% dei giovani, infatti, nel 2020 dichiarava di aver avviato o di voler avviare un’impresa. Il tasso di giovani inattivi, pur in calo, resta tra i più alti in Europa: il 18% degli under 35 non lavora, non studia e non segue percorsi formativi. Un’emorragia di capitale umano che rischia di compromettere sviluppo e coesione sociale.
La disoccupazione giovanile rimane elevata, con un tasso nazionale del 13%, e picchi più accentuati nel Mezzogiorno. A gravare ulteriormente sulla condizione giovanile è la difficoltà di raggiungere l’indipendenza abitativa. In alcune città, il costo degli affitti assorbe quasi per intero il reddito di un giovane: a Milano fino al 90% per un bilocale, a Venezia il 77%, a Roma il 75%.
Un peso reso più gravoso dalla ridotta capacità reddituale. Il reddito netto medio di un laureato italiano, a parità di potere d’acquisto, è tra i più bassi del continente. Dall’analisi dello scenario emerge dunque un quadro preoccupante, che minaccia la tenuta economica e sociale del Paese.
Cosa fare per invertire la tendenza? Se ne discuterà martedì 25 novembre 2025 alle 11:00, in Aula Magna alla Liuc, in un confronto tra imprenditori, Accademia e istituzioni, chiamati a indicare il contributo che imprese, Università e sistema nel suo complesso possono offrire. In apertura dell’incontro sarà presentata la ricerca dell’Ufficio Studi LIUC, diretto dalla professoressa Chiara Gigliarano, che introdurrà l’indicatore Yes – Youth Enhancement Score, una bussola per ricostruire la prospettiva dei giovani e comprendere le leve su cui agire per rafforzarne le opportunità.
IL PROGRAMMA
Anna Gervasoni, Rettore LIUC
Chiara Gigliarano, Direttrice ufficio studi LIUC
Luigi Galdabini, Presidente di Confindustria Varese
Maria Anghileri, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria
Anna Gervasoni dialoga con:
Marina Brambilla, Rettrice Università degli Studi di Milano
Valentina Garavaglia, Rettrice Università IULM
Maria Pierro, Rettrice Università degli studi dell’Insubria
Innocenzo Cipolletta, Presidente AIFI
Carlo Chiattelli, Partner EY Italy People Consulting Leader
Maurizio Tamagnini, Fondatore e amministratore delegato di FSI
*Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’economia e delle finanze, Mef
Modera: Roberto Iotti, vicedirettore Il Sole 24ORE
* in attesa di conferma
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