Il footwear ritrova lo slancio: la produzione cresce del 6,9% nel 2024

Settembre 2, 2025 - 18:30
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Il footwear ritrova lo slancio: la produzione cresce del 6,9% nel 2024
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Dopo il rallentamento della pandemia, il settore calzaturiero ha ritrovato lo slancio nel 2024. A dirlo è l’ultimo World Footwear Yearbook pubblicato da Apiccaps (Associação Portuguesa Ind. Calçado Componentes Artigos Pele Sucedaneos), secondo cui la produzione globale di calzature nell’anno appena concluso è cresciuta del 6,9% raggiungendo quota 23,9 miliardi di paia.

L’hotspot della produzione si conferma l’Asia che concentra l’88% della produzione mondiale: nove paia di scarpe su 10 arrivano dal continente. A trainare il primato dell’Asia è ancora la Cina con circa 13 miliardi di paia prodotte, seguita da India e Vietnam. L’Asia non domina solo sul fronte manifatturiero ma anche su quello dei consumi, che rappresentano il 55,5% della domanda mondiale, contro il 13,6% del Nord America e il 13,5% dell’Europa. Le differenze restano però marcate sul piano dei consumi pro capite: un nordamericano acquista in media 4,8 paia l’anno, mentre in Africa ci si ferma a 1,4. In questo scenario, l’Europa appare sempre più marginale sia in termini di volumi, sia in termini di offerta, pur mantenendo un ruolo cruciale in termini di brand e valore aggiunto.

Parallelamente alla produzione, anche l’export ha messo a segno una ripresa sostanziale registrando un incremento in volumi del 4,6% ma anche un aumento del prezzo medio all’esportazione delle calzature e del valore complessivo. Il prezzo medio in export per le calzature è passato da 8,83 dollari al paio nel 2015 a un picco di 11,98 dollari nel 2023, con un incremento del 36 per cento. Tale incremento è sintomo di un rafforzamento della fascia premium e di una maggiore capacità di estrarre margini in alcuni segmenti, pur in un contesto di forte pressione competitiva. Tuttavia dal 2023 al 2024 si è assistito ad una lieve contrazione dei prezzi, scesi ora a circa 11,47 dollari per rispondere al mutato mix di offerta e per attuare strategie di pricing più aggressive per intercettare consumatori sempre più attenti al rapporto qualità-prezzo. D’altra parte, è aumentato anche il valore complessivo dell’export, cresciuto di oltre il 30%, passando da 129 a quasi 170 miliardi di dollari.

Per l’industria calzaturiera, il quadro del 2024 mette quindi in evidenza tre tendenze chiave. Da un lato il recupero della produzione e del commercio internazionale, segnale positivo per l’intero comparto. Dall’altro la progressiva concentrazione della filiera in Asia, che se da un lato garantisce volumi e competitività, dall’altro espone a rischi geopolitici e di sostenibilità. “Non è ragionevole che quasi il 90% della produzione globale sia assicurato dai produttori asiatici quando dovremmo sostenere pratiche commerciali libere, eque ed equilibrate”, sottolinea Luís Onofre, Presidente di Apiccaps. Infine, l’andamento dei prezzi indica un mercato che si sta ridefinendo, oscillando tra premiumizzazione e necessità di ampliare la base di consumatori.

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Redazione Redazione Eventi e News