Il prezzo per non soffrire il caldo: quanto ci costa l'aria condizionata?

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Siamo nel bel mezzo di un’estate già rovente: quanto ci costa davvero l’aria condizionata? I consigli per risparmiare e i possibili rischi per la salute.
Con l’arrivo delle alte temperature, il climatizzatore diventa alleato imprescindibile nelle case, negli uffici e nei negozi. Ma quanto costa ai consumatori davvero usarlo ogni giorno? E soprattutto: esistono modi per ridurre la bolletta senza rinunciare al comfort? Infine, è vero che può nuocere alla salute? Facciamo chiarezza, tra numeri, buone pratiche e raccomandazioni mediche.
Quanto ci costa davvero l’aria condizionata?
Secondo un’indagine condotta da Altroconsumo, accendere un climatizzatore tradizionale per circa 6 ore al giorno può comportare un incremento medio della spesa energetica annua compreso tra 100 e 240 euro, a seconda della classe energetica dell’apparecchio, della metratura raffreddata e della zona geografica. Nelle aree più calde del Sud Italia, dove il condizionatore resta acceso anche 8 ore o più al giorno, il costo può arrivare a superare i 300 euro l’anno.
Un climatizzatore con tecnologia inverter di classe A+++ consuma fino al 40% in meno rispetto a un modello vecchio o inefficiente. Tuttavia, in molti casi gli impianti installati in casa non sono di ultima generazione, e l’uso prolungato, spesso abbinato a finestre aperte o scarsa manutenzione, ne compromette l’efficienza.
Risparmiare senza sudare: le buone abitudini
Tagliare i costi è possibile senza rinunciare al refrigerio. Ecco alcune semplici accortezze:
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Impostare la temperatura corretta: l’ideale è tra i 25 e i 27 gradi, con una differenza massima di 6-7 gradi rispetto all’esterno. Temperature troppo basse aumentano i consumi e rischiano di creare sbalzi termici dannosi.
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Pulizia regolare dei filtri: filtri sporchi riducono il flusso d’aria e costringono il sistema a lavorare di più. Una manutenzione periodica garantisce efficienza e aria più pulita.
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Utilizzare tende o tapparelle: schermare le finestre nelle ore più calde limita il surriscaldamento degli ambienti, riducendo la necessità di raffreddarli.
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Spegnere gli elettrodomestici inutili: televisori, computer e forni generano calore, costringendo il climatizzatore a raffreddare maggiormente gli spazi.
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Ventilazione naturale nelle ore notturne: aprire le finestre la sera permette di far entrare aria più fresca, riducendo il bisogno di accendere il condizionatore.
Aria condizionata e salute: un equilibrio delicato
Il raffrescamento artificiale non è privo di conseguenze per il benessere fisico, soprattutto se usato in modo scorretto. L’Istituto Superiore di Sanità ha più volte evidenziato che l’aria condizionata, se gestita male, può causare mal di gola, raffreddori, dolori articolari, contratture muscolari e secchezza delle mucose.
In particolare, i flussi d’aria diretti sul corpo o sul volto possono provocare cervicalgie o infiammazioni delle vie respiratorie. Inoltre, in ambienti chiusi e scarsamente ventilati, i filtri non puliti diventano ricettacoli di batteri, muffe e allergeni, con il rischio di problemi respiratori anche seri, specie nei soggetti asmatici o allergici.
Non bisogna però demonizzare il climatizzatore: l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce che il raffrescamento è fondamentale per prevenire colpi di calore e disidratazione, soprattutto tra anziani e bambini, le categorie più vulnerabili durante le ondate di caldo estremo.
L’importanza della tecnologia giusta
Chi desidera installare un nuovo impianto dovrebbe considerare non solo il costo d’acquisto, ma anche l’efficienza energetica e le caratteristiche tecniche. I climatizzatori dotati di pompa di calore permettono di utilizzarli anche in inverno per il riscaldamento, ottimizzando l’investimento. Alcuni modelli recenti sono dotati di sensori di presenza, programmazione intelligente e connessione wi-fi, che consentono di regolare la temperatura anche da remoto, limitando gli sprechi.
Primo ingrediente per stare bene: il buon senso
L’aria condizionata è diventata in conclusione una necessità durante le estati sempre più torride, ma il suo utilizzo ha un prezzo, sia economico sia sanitario. Usarla con criterio – scegliendo modelli efficienti, mantenendoli in buono stato e impostando temperature adeguate – permette di contenere la spesa in bolletta e di proteggere la salute. In fondo, il vero benessere è fatto di equilibrio: tra comfort, sostenibilità e attenzione al nostro corpo.
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