Londra chiude quasi tutte le stazioni di polizia notturne

Londra si prepara a una delle trasformazioni più controverse della sua sicurezza pubblica: dal 2025, solo due stazioni di polizia — Charing Cross e Lewisham — resteranno aperte 24 ore su 24. Tutte le altre, da Kensington a Twickenham, da Harrow a Wimbledon, chiuderanno le porte al pubblico durante la notte, lasciando milioni di cittadini senza un punto di contatto diretto con la Metropolitan Police.
È un cambiamento epocale, figlio di un decennio di tagli, austerità e riorganizzazioni. Ma dietro la razionalità dei numeri — £260 milioni di risparmi e 1.700 posti di lavoro tagliati — si nasconde una domanda più profonda: quanto può una città restare sicura quando scompaiono i suoi presidi visibili?
Le reazioni non si sono fatte attendere: associazioni, parlamentari e gruppi civici denunciano un “ritiro fisico della polizia dalle strade”, mentre il Met difende la misura come “una scelta obbligata per restare sostenibile”. Sullo sfondo, la fiducia tra cittadini e forze dell’ordine, già fragile dopo anni di scandali e inchieste, rischia di incrinarsi definitivamente.
Un decennio di tagli: dalla promessa alla chiusura
Nel 2013, Londra contava ancora circa 140 stazioni di polizia con sportelli pubblici. Erano punti di riferimento nei quartieri, luoghi dove recarsi non solo per denunciare un crimine, ma anche per chiedere aiuto, informazioni o semplicemente sentirsi più sicuri. Oggi ne restano 27, e di queste solo due saranno aperte giorno e notte.
Il piano, annunciato dalla Metropolitan Police nell’autunno 2025 e confermato dal reportage della BBC, fa parte di un più ampio programma di risanamento finanziario da £260 milioni. L’obiettivo dichiarato: “ridurre le spese amministrative e riallocare risorse alle pattuglie operative”.
Secondo le stime ufficiali, i front counters — gli sportelli pubblici dove i cittadini possono recarsi di persona — rappresentano una voce di costo significativa, ma servono solo il 5% delle denunce totali. Su oltre un milione di crimini registrati ogni anno a Londra, solo 50.000 vengono segnalati in presenza.
“Dobbiamo vivere secondo le nostre risorse”, ha dichiarato l’Assistant Commissioner Matt Twist, uno dei dirigenti della Met, “e concentrare le forze su ciò che davvero incide sulla sicurezza della città”.
Eppure la realtà dietro i numeri è più complessa. Molti londinesi, soprattutto anziani, turisti o persone vulnerabili, continuano a considerare la stazione di polizia non solo un punto di denuncia, ma un rifugio fisico e simbolico.
Dal 2010 a oggi, la capitale ha perso più dell’80% dei suoi presidi di quartiere. Le decisioni prese da Boris Johnson (che chiuse 65 stazioni nel 2013) e poi da Sadiq Khan (38 nel 2017) hanno progressivamente ridotto la rete fino alla configurazione attuale.
Con l’annuncio di ottobre 2025, si chiude definitivamente un’epoca: quella in cui ogni borough poteva contare su una stazione sempre aperta. Una promessa che lo stesso sindaco Khan aveva ribadito nel suo manifesto elettorale, ma che oggi, ammette, “non è più sostenibile”.
Le due superstiti: Charing Cross e Lewisham
Nella mappa sempre più spoglia dei presidi cittadini, solo due punti restano accesi nella notte londinese. Il primo è Charing Cross Police Station, nel cuore della città, a due passi da Trafalgar Square. Ironia della sorte, è anche la sede finita sotto inchiesta per casi di misoginia, razzismo e cattiva condotta, emersi dopo un’inchiesta di BBC Panorama. Dieci agenti sono tuttora sospesi o sotto indagine disciplinare.
Il secondo presidio 24/7 sarà Lewisham Police Station, nel Sud-Est di Londra, un’area densamente popolata e con una forte presenza multietnica. La scelta di mantenerlo aperto risponde alla necessità di garantire una copertura minima tra sud e centro città.
Tutti gli altri distretti — da Richmond a Merton, da Camden a Kensington — vedranno invece i propri sportelli limitati a orari diurni. I nuovi standard prevedono:
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10:00–22:00 nei giorni feriali
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09:00–19:00 nei weekend
Dopo tali orari, i cittadini potranno:
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Chiamare il numero 999 per emergenze o 101 per segnalazioni ordinarie
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Compilare moduli online su www.met.police.uk
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Prenotare appuntamenti via video o telefono
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Usare telefoni di emergenza installati fuori dagli edifici chiusi
Per molti, tuttavia, tutto questo non basta. “Le persone non vogliono parlare a un algoritmo o a una chat automatica, vogliono un volto umano quando hanno paura”, ha raccontato alla BBC un dipendente del Met identificato come Nick. “Gli sportelli sono sempre pieni, soprattutto di sera. Chiuderli significa perdere contatto con la realtà della città.”
Le voci critiche: sicurezza e fiducia in crisi
Le reazioni della politica locale e delle organizzazioni civiche sono state immediate e accese. Gareth Roberts, membro del London Assembly Police and Crime Committee (Liberal Democrats), ha definito la decisione “un passo indietro per la sicurezza urbana”.
“Gli anziani, le donne, chi non parla inglese fluentemente o non sa usare internet — sono proprio queste persone a essere tagliate fuori. La sicurezza non è solo prevenire i crimini, ma anche essere accessibili quando qualcuno ha bisogno di aiuto.”
Anche Emma Best, consigliera conservatrice di Chingford, ha criticato l’assenza di consultazione pubblica. In appena 48 ore, una petizione locale per salvare la stazione di Chingford ha raccolto oltre 1.000 firme.
Le organizzazioni per le vittime di violenza domestica hanno lanciato l’allarme. Emma Pickering, del gruppo Refuge, ha ricordato che “molte donne non possono telefonare o usare un computer, perché i loro aggressori controllano ogni dispositivo”. Per loro, una stazione di polizia accessibile di notte “può letteralmente significare la differenza tra la vita e la morte”.
La chiusura, secondo Refuge, rischia di creare deserti di sicurezza, in cui le vittime di violenze o abusi non hanno alternative immediate.
Il punto di vista della Metropolitan Police
Il Metropolitan Police Service difende le scelte con una linea precisa: l’obiettivo è riconfigurare la presenza sul territorio, non abbandonarlo. In altre parole, meno sportelli ma più agenti sulle strade.
Secondo il comunicato ufficiale diffuso dal Met, la chiusura dei front counters permetterà di risparmiare £7 milioni l’anno, che saranno reinvestiti per rafforzare le unità operative e l’attività di pattugliamento.
“Stiamo costruendo un Met più agile e focalizzato,” ha dichiarato Matt Twist. “Il nostro obiettivo è investire dove possiamo avere il maggiore impatto sulla sicurezza pubblica. Solo il 5% dei crimini è segnalato di persona, mentre la maggior parte delle denunce avviene ormai online o telefonicamente. È lì che dobbiamo concentrare le risorse.”
Il piano rientra nel programma strategico A New Met for London, volto a “ripristinare la fiducia” dopo anni di scandali e accuse di inefficienza. Ma proprio la chiusura dei front counters rischia di minare quell’obiettivo, riducendo ulteriormente la prossimità visiva della polizia nelle comunità locali.
Londra e il paradosso della sicurezza percepita
Gli esperti di criminologia avvertono che la percezione di sicurezza non dipende solo dai dati, ma anche dalla presenza fisica delle istituzioni. Una stazione illuminata, una divisa visibile, una porta aperta nella notte: sono simboli di ordine che rafforzano la fiducia collettiva.
Il professor Ben Bradford, docente di giustizia criminale alla University College London, ha spiegato in un’intervista a BBC Radio 4 che “la visibilità delle forze dell’ordine è tanto importante quanto la loro efficienza. Quando spariscono dai quartieri, cresce la sensazione di isolamento.”
Molti londinesi ricordano la chiusura delle stazioni locali come una ferita identitaria. A Kensington, i residenti hanno organizzato ronde di quartiere dopo la chiusura del Royalty Studios Counter. A Richmond, un gruppo di cittadini ha lanciato una campagna di raccolta fondi per mantenere aperto l’ufficio di Twickenham almeno un giorno a settimana.
La tensione tra efficienza economica e sicurezza percepita si fa dunque il nodo centrale del dibattito.
Tecnologia e isolamento: la digitalizzazione della denuncia
Il Met incoraggia i cittadini a utilizzare i canali online per segnalare crimini o richiedere assistenza. Il portale met.police.uk permette di compilare moduli, allegare prove fotografiche e prenotare colloqui in videochiamata con gli agenti.
È un modello pensato per la Londra digitale, ma non tutti riescono a seguirlo. Secondo una ricerca del London Assembly, circa il 14% degli adulti londinesi non ha accesso stabile a internet o non possiede competenze digitali sufficienti per gestire procedure burocratiche complesse.
Per loro, la scomparsa dei front counters equivale a un’esclusione dal sistema di sicurezza pubblica. Gli operatori di quartiere riferiscono che molti cittadini, specialmente anziani o stranieri, “preferiscono camminare mezz’ora per parlare con una persona, piuttosto che compilare un modulo anonimo su un sito web”.
Il rischio è che la digitalizzazione — pur efficiente — crei un divario sociale invisibile, tra chi può segnalare facilmente un problema e chi resta tagliato fuori.
Un problema simbolico: la distanza tra Met e cittadini
Da anni la Metropolitan Police combatte una crisi di reputazione. Gli scandali legati a comportamenti razzisti, sessisti e corrotti — emersi da inchieste interne e reportage come Charing Cross Scandal — hanno eroso la fiducia del pubblico.
La chiusura dei presidi viene ora percepita come un ulteriore passo verso la distanza istituzionale. “Ogni volta che chiude una stazione, il messaggio che passa è: non ci siamo più per voi,” ha detto l’ex comandante Dal Babu, ora commentatore di sicurezza per la BBC. “Anche se gli agenti sono in strada, la comunità ha bisogno di sapere dove trovarli.”
A peggiorare la percezione, il fatto che una delle due stazioni rimaste — Charing Cross — sia associata a scandali disciplinari. Per molti osservatori, è un simbolo delle contraddizioni del Met: mentre si parla di rinnovamento, l’unico presidio centrale aperto di notte è anche quello più controverso.
Un nodo politico per Sadiq Khan
Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, si trova in una posizione scomoda. In campagna elettorale aveva promesso di mantenere “una stazione di polizia aperta 24 ore su 24 per ciascun borough”. Oggi quella promessa è infranta.
Khan ha cercato di difendersi, sostenendo che la decisione “è operativa, non politica”, e che il City Hall ha fornito “finanziamenti record” per evitare tagli ancora più drammatici. Ma le opposizioni non ci stanno.
Il leader conservatore Susan Hall ha accusato Khan di “fallimento di leadership e incoerenza”: “Non puoi parlare di sicurezza pubblica come priorità e poi accettare che 30 borough restino senza un presidio notturno.”
Nel frattempo, la Home Office (Ministero dell’Interno) osserva con attenzione. Alcuni parlamentari laburisti temono che la mossa del Met possa diventare un precedente per altre città britanniche, giustificando nuovi tagli sotto la bandiera dell’efficienza.
Una Londra più sicura o più sola?
Sul piano pratico, la chiusura delle stazioni notturne non significa l’assenza totale della polizia, ma un cambio di paradigma. Il Met promette più agenti in pattugliamento, maggiore rapidità nei tempi di risposta e un rafforzamento della presenza digitale.
Tuttavia, le domande restano: cosa accadrà a chi non può o non sa usare un computer? Cosa succede a una vittima di stalking che non può fare una telefonata perché sorvegliata? O a un turista smarrito che di notte cerca aiuto in un quartiere periferico?
Molti residenti temono che la città diventi più “sola”, meno accessibile e più distante, proprio nel momento in cui il Met tenta di ricostruire la fiducia dopo gli scandali.
La chiusura dei presidi non è solo una misura economica: è un segnale culturale. Londra, capitale di 9 milioni di persone, sceglie di ridurre la propria visibilità istituzionale in nome della sostenibilità. Una scelta razionale, ma dal peso emotivo enorme.
Come ha scritto The Guardian, “il problema non è solo dove si trovano le stazioni, ma dove si trova oggi la fiducia”.
FAQ e approfondimenti
Perché il Met chiude i front counters?
Per risparmiare fondi e investire in unità operative. Solo il 5% dei crimini viene segnalato di persona.
Quante stazioni resteranno aperte 24 ore su 24?
Solo due: Charing Cross (centro) e Lewisham (sud).
Come si potranno segnalare reati di notte?
Online, via telefono (999/101), o tramite dispositivi esterni installati fuori dalle stazioni chiuse.
Quali borough saranno più colpiti?
Kensington, Richmond, Harrow, Wimbledon, Twickenham e Chingford vedranno la chiusura totale dei loro sportelli notturni.
Che ruolo ha Sadiq Khan?
Il sindaco sostiene che la decisione è operativa, ma i critici lo accusano di aver tradito una promessa elettorale.
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