Per il premier Tusk gli incidenti sulle ferrovie polacche sono “sabotaggi”. Nel mirino i servizi russi

Novembre 19, 2025 - 04:36
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Per il premier Tusk gli incidenti sulle ferrovie polacche sono “sabotaggi”. Nel mirino i servizi russi

Bruxelles – Gli incidenti sulle linee ferroviarie polacche sono senza dubbio “atti di sabotaggio“. Ne è convinto il primo ministro, Donald Tusk, con il resto del governo. Parlando oggi (18 novembre) al Sejm, la Camera bassa del Parlamento di Varsavia, il premier ha dichiarato che le autorità inquirenti hanno identificato due sospetti per quelli che ritengono attentati orchestrati dall’estero.

Si tratta di due cittadini ucraini che, secondo i servizi polacchi, collaborerebbero da tempo con la Russia. A quanto riportato da Tusk, che ha parlato di un “atto di sabotaggio senza precedenti“, i due uomini – di cui non ha rivelato l’identità – sarebbero entrati in Polonia attraverso la Bielorussia, dove avrebbero poi nuovamente riparato in seguito agli attentati. Sul capo di uno dei due pendeva già una condanna per sabotaggio emessa da un tribunale di Leopoli, in Ucraina.

Stamattina si è tenuta una riunione del Comitato di sicurezza nazionale del governo, alla quale hanno partecipato anche comandanti militari e capi dell’intelligence. Jacek Dobrzyński, portavoce del ministero della Sicurezza, ha affermato al termine dell’incontro che, in base alle prove raccolte fin qui, tutto lascia pensare che l’incidente sia stato “provocato dai servizi segreti russi“. Secondo Tusk, “l’esplosione era molto probabilmente destinata a far saltare in aria il treno” che circolava nella zona.

Donald Tusk
Il primo ministro polacco Donald Tusk (foto: Wojtek Radwanski/Afp)

Lo scorso weekend, due diversi incidenti hanno coinvolto la rete ferroviaria polacca. Il più grave, su cui si è concentrata maggiormente l’attenzione mediatica negli ultimi giorni, si è verificato domenica (16 novembre) lungo il tratto che collega Varsavia a Lublino. Un’esplosione ha danneggiato i binari all’altezza del villaggio di Mika, un centinaio di chilometri a sud-est della capitale.

La linea ferroviaria in questione prosegue fino a Leopoli ed è una delle principali arterie su cui viaggiano gli aiuti destinati all’Ucraina, sia umanitari sia militari. Anche per questo, a Varsavia sono (quasi) tutti convinti che ci sia lo zampino di Mosca dietro agli attentati. Il Cremlino, questo il ragionamento, avrebbe tutto l’interesse a scoraggiare la solidarietà polacca a sostegno della resistenza di Kiev.

Nell’altro incidente, avvenuto sabato (15 novembre), sono state danneggiate le installazioni elettriche lungo un altro tratto della medesima linea ferroviaria, una cinquantina di chilometri più a sud, nei pressi di Puławy. I treni passeggeri sono stati costretti a fermarsi in entrambe le località, ma non ci sono stati feriti. I danni sono stati riparati.

Entrambi gli incidenti hanno posto “un pericolo immediato di un disastro del traffico terrestre, minacciando la vita e la sicurezza di molte persone e proprietà su larga scala”, hanno sottolineato i pubblici ministeri che stanno conducendo l’indagine. Ai militari è stata data istruzione di verificare la sicurezza di ferrovie e altre infrastrutture critiche nella parte orientale del Paese.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia