Scandalo nella Fisip: accuse contro Paolo Tavian a pochi mesi da Milano-Cortina 2026

Novembre 11, 2025 - 17:30
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Scandalo nella Fisip: accuse contro Paolo Tavian a pochi mesi da Milano-Cortina 2026

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Le indagini condotte dal procuratore federale Stefano Comellini, protrattesi per circa sei mesi, hanno portato a un deferimento che sta scuotendo il mondo dello sport paralimpico italiano.


Nel mirino c’è Paolo Tavian, attuale presidente della Federazione italiana sport paralimpici invernali (Fisip) e già figura di riferimento durante le Paralimpiadi di Torino 2006. Secondo la ricostruzione contenuta negli atti dell’inchiesta, Tavian sarebbe responsabile di «violazioni gravissime dei principi di lealtà e correttezza dei tesserati», accuse che, se confermate, rischiano di aprire uno scenario complesso per la governance federale.

Le testimonianze degli ex collaboratori: un clima di tensione e accuse pesanti

Le contestazioni non arrivano da un’unica voce. Negli ultimi mesi alcuni ex collaboratori hanno riportato episodi che, a loro giudizio, configurerebbero abusi psicologici, atteggiamenti intimidatori e comportamenti inappropriati all’interno dell’ambiente federale. Le testimonianze descrivono un contesto lavorativo segnato da pressioni, conflitti e tensioni costanti. Al centro delle segnalazioni vi è soprattutto il rapporto con il segretario generale Sonia Nolli e con altri membri dell’ufficio amministrativo, indicati come vittime di presunte minacce, esclusioni e denigrazioni.

Secondo quanto riportato, Tavian avrebbe pronunciato frasi giudicate offensive, tra cui commenti di stampo misogino come «qui il mondo va alla rovescia, adesso le donne pensano di prendere il potere». Nei documenti allegati all’inchiesta compaiono inoltre segnalazioni di linguaggio blasfemo utilizzato all’interno degli uffici federali e dell’emarginazione sistematica della segretaria generale da processi decisionali e attività operative.

La difesa di Tavian e l’attacco al procuratore Comellini

Tavian ha replicato alle accuse con fermezza. Intervistato dal Corriere della Sera, ha sostenuto che la presenza di testimoni che parlano contro di lui sia parte di una dinamica interna volta a ostacolarne l’operato. Ha ribadito di aver sostituito la precedente segretaria esclusivamente per motivi di competenza e riorganizzazione interna, affermando che il nuovo assetto avrebbe permesso di ristabilire ordine e trasparenza nella gestione contabile della Federazione.

A sostenere la linea difensiva è intervenuto anche il suo avvocato, Domenico Viola, che ha contestato la legittimità dello stesso procuratore Comellini, arrivando a definirlo “abusivo”. Viola ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto all’Ordine degli Avvocati e di rivolgersi ad altri organi di giustizia sportiva per contestare la validità del procedimento e ottenere un pronunciamento formale sul ruolo del procuratore. Questa strategia potrebbe creare ulteriori rallentamenti e complicazioni nell’iter disciplinare.

Le ripercussioni sull’organizzazione delle Paralimpiadi del 2026

La vicenda assume un peso ancora maggiore se contestualizzata nel percorso di avvicinamento alle Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026, un evento che richiede coesione, stabilità e capacità di pianificazione da parte di ogni organo coinvolto. La Fisip ha un ruolo centrale nella gestione degli atleti, nella preparazione tecnica e nella supervisione delle strutture organizzative. Ogni frattura interna rischia di riflettersi sul funzionamento dell’intero sistema sportivo paralimpico.

Se le accuse contro Tavian dovessero essere confermate, la Federazione potrebbe trovarsi costretta ad affrontare un processo di ristrutturazione dirigenziale in un momento critico, con potenziali ripercussioni sulla programmazione tecnica e logistica dell’evento. Un eventuale cambio di leadership significherebbe ridefinire relazioni interne, strategie operative e flussi comunicativi proprio nel periodo in cui la macchina organizzativa dovrebbe raggiungere la massima efficienza.

D’altro canto, se il procedimento giudiziario dovesse concludersi a favore dell’attuale presidente, resterebbe comunque il problema di un clima interno deteriorato, caratterizzato da conflitti e sfiducia reciproca. Una situazione del genere potrebbe rallentare i processi decisionali e compromettere l’armonia necessaria per affrontare una sfida complessa come quella di un evento paralimpico di rilevanza mondiale.

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Redazione Redazione Eventi e News