Tod's: sono tre i manager indagati per caporalato

Novembre 22, 2025 - 10:00
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Tod's: sono tre i manager indagati per caporalato
Tod's SS26, foto di gruppo
Tod's SS26, foto di gruppo Credits: Tod's

Sono tre i manager di Tod's spa indagati per caporalato e la stessa società è stata iscritta per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, in relazione allo stesso reato, in un'inchiesta della Procura di Milano che già nei mesi scorsi, come emerso a ottobre, aveva portato a chiedere l'amministrazione giudiziaria per il colosso della moda per omessi controlli nella catena dei subappalti della produzione in opifici cinesi. Questo quanto riporta l'agenzia di stampa Ansa.

Ai primi di ottobre la Procura di Milano ha chiesto di disporre l’amministrazione giudiziaria nei confronti della società marchigiana Tod’s spa, per aver agevolato colposamente un "pesante sfruttamento lavorativo" lungo la propria filiera produttiva.

Ora il pm di Milano Paolo Storari, come risulta da una richiesta al gip Domenico Santoro di interdittiva per Tod's dal pubblicizzare i propri prodotti per sei mesi, anticipata sulle pagine economiche del Corriere della Sera, ha individuato non più solo responsabilità omissive dei responsabili dell'azienda ma anche ipotesi dolose.

In particolare, i manager della società di Diego Della Valle, come si legge negli atti delle indagini del Nucleo ispettorato lavoro dei carabinieri, non avrebbero tenuto "minimamente conto dei risultati" di alcune "ispezioni" negli opifici cinesi, sei tra le province di Milano, Pavia, Macerata e Fermo, e di "audit" su quei fornitori che "davano atto di numerosi indici di sfruttamento" dei lavoratori, per quanto riguardava, tra l'altro, gli orari di lavoro, le paghe, le norme di sicurezza e le "condizioni alloggiative degradanti", riporta, ancora, l'Ansa.

Lo scorso 8 ottobre, si era saputo che a dicembre 2024 il pm Storari, aveva chiesto lo stesso provvedimento alla Sezione misure di prevenzione del Tribunale per Tod's. Si è creata, però, una questione di competenza territoriale e la Cassazione, chiamata a decidere se il procedimento di prevenzione può rimanere a Milano o deve essere trasferito ad Ancona, ha rigettato il ricorso del pm Paolo Storari sulla competenza territoriale del procedimento di prevenzione, con richiesta di amministrazione giudiziaria, confermando Ancona anziché Milano come sede del giudizio.

"Tod’s spa prende atto che la Corte di Cassazione ha rigettato ieri le richieste e il ricorso del Dottor Paolo Storari. In merito alle nuove contestazioni sulla medesima vicenda, la società sta ora esaminando con la stessa tranquillità l’ulteriore materiale prodotto, con preoccupante tempismo, dal Dottor Storari", è il commento di Tod's spa.

"Noi non siamo quelle porcheriole, mettere in discussione con leggerezza il made in Italy crea danni enormi, questa mancanza di rispetto per la nostra reputazione è una vergogna", aveva detto Diego Della Valle, presidente del Gruppo Tod's, lo scorso ottobre all'inizio dell’inchiesta, "la gente come il procuratore Paolo Storari deve pensare che non si può mettere alla berlina la reputazione di persone come noi".

Articolo aggiornato alle ore 16,41 del 20 novembre.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia