Dimissioni del cda di Amiu, l’ira di Piciocchi: “Un’altra epurazione politica”

Genova. Prime reazioni alla notizia delle dimissioni rassegnate dal consiglio di amministrazione di Amiu. Il capogruppo di Vince Genova Pietro Piciocchi si dice “indignato” per quella che definisce “l’ennesima epurazione messa in atto dalla sindaca di Genova Silvia Salis”. Il cda, nominato durante la passata amministrazione di centrodestra, sarebbe scaduto a maggio 2026.
“Nessuno crede alle dimissioni spontanee – afferma Piciocchi – e, francamente, chiediamo che per il futuro ci venga risparmiata questa recita che offende l’intelligenza delle persone. Un intervento che segue la tanto brutale quanto spietata rimozione di Ilaria Gavuglio da Amt”.
“Ci chiediamo, altresì, quali siano i criteri adottati da questa amministrazione per individuare le persone a cui affidare ruoli di responsabilità nel sistema delle società partecipate – prosegue, annunciando di voler discutere il tema martedì prossimo in consiglio comunale – oggi, infatti, le nomine effettuate riguardano soggetti che figuravano nelle liste elettorali della coalizione a sostegno della sindaca, oppure che hanno contribuito economicamente alla sua campagna elettorale, o ancora persone evidentemente a vario titolo contigue all’attuale compagine di governo del Comune di Genova”.
“Da mesi assistiamo a una sistematica e spudorata lottizzazione politica di incarichi pubblici, in aperto contrasto con quei principi di merito e competenza che dovrebbero guidare scelte così delicate, al di là delle appartenenze politiche. Siamo certi che quanto avvenuto oggi in Amiu sia il preludio all’ennesima spartizione di poltrone”, aggiunge.
Poi torna sulla questione dei maggiori ricavi da Tari previsti dai documenti previsionali e programmatici per il 2026 ed esprime solidarietà al presidente Giovanni Battista Raggi e all’intero consiglio di amministrazione”.
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