Tutte le scene di chewing gum al cinema

Agosto 27, 2025 - 01:30
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Tutte le scene di chewing gum al cinema

Sexy o disgustoso? Le opinioni si dividono quando si parla di chewing-gum: masticare una gomma con un volontario e voluttuoso movimento oscillante della bocca è secondo alcuni seducente; per altri è un rivoltante e scarsamente educato ruminare mentre si parla. In qualsiasi modo la si pensi, le “cicche” sono state parte integrante del look dei ragazzi di più generazioni, simbolo di un modo di essere, a volte strafottente e provocatorio, a volte sensuale. E sono elemento fondamentale nella costruzione di personaggi e di scene che hanno fatto la storia del cinema.

Già nel 1952 la gomma era simbolo di spensieratezza: nel film “Il magnifico scherzo”, di Howard Hawks, Ginger Rogers viene ringiovanita nell’animo e nei comportamenti grazie a una pozione creata casualmente nel laboratorio del marito, Cary Grant, per intervento di una scimmia. Tornata bambina, fa tutto quello che farebbe una piccola monella, scherzi a ripetizione, salti, giochi e ovviamente enormi palloni con la cicca.

La gomma da masticare è diventata un emblema dell’America di quegli anni: un altro palloncino segna un’altra trasformazione in “Pleasantville”, film del 1998 che riporta negli anni Cinquanta: i due ragazzi protagonisti si ritrovano, attraverso il televisore, in un telefilm ambientato nel 1958. Un mondo in bianco e nero, piatto e stereotipato, dove tutti sono felici e gentili. Ma i due fratelli portano con sé cambiamenti: curiosità, sentimenti, amore, passione e colore. Tra le prime cose a tingersi di un sensuale rosa, segnando uno spartiacque tra prima e dopo, c’è proprio un palloncino di gomma da masticare.

E se si pensa agli anni Cinquanta non si può non ricordare “Grease”, dove i ragazzi della Rydell High School masticano gomme in continuazione, gonfiando e facendo scoppiare palloncini, che diventano parte di un’atmosfera divertente e divertita, goliardica e giocosa, tra musica e danze. Tutti masticano, ma indimenticabile è il palloncino dell’estetista fallita dai capelli rosa. Un’altra epoca, un altro contesto, un altro modo di interpretare il personaggio attraverso la gomma: decisamente irriverente è il ruolo della cicca in “Top Gun”, con la provocatoria masticata di Iceman.

Due mondi opposti, eppure sono proprio “Grease” e “Top Gun” che gli Italiani maggiormente associano al chewing-gum: sono i risultati di una recente ricerca di AstraRicerche condotta nell’ambito del progetto “Chewing Gum Reloaded” lanciato nel 2022 da Perfetti Van Melle. Nella particolarissima classifica stilata in questo progetto compaiono altri film emblematici: tra i più gettonati, il vecchio “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato”, quello con Gene Wilder, con il mitico «succhia succhia che mai si consuma» e con il personaggio di Violetta, fanatica delle gomme, senza dimenticare che la gomma torna in “La fabbrica del cioccolato” del 2005, quello con Johnny Depp. E poi “Viaggi di Nozze”, in cui Jessica, la tamarra sposa di Ivano, ha perennemente in bocca la cicca: alla domanda di lui «Ma come fai a magnà ’a torta c’a gomma?», lei risponde «’A so ddistingue, c’ho fatto pure ’a comunione c’a gomma!».

Ancora, gli Italiani ricordano le bolle giganti che invadono la città in “Cattivissimo me”, l’astronauta che mastica il chewing gum prima del lancio in “Apollo 13”, e Brad Pitt che in “Burn After Reading” fa del chewing gum un tratto distintivo del suo personaggio, oltre a Julia Roberts, che in “Se scappi ti sposo” è intenta a masticare un chewing gum poco prima di sposarsi.

E a proposito di Julia Roberts, i romantici non possono dimenticare “Pretty Woman”, con lei, giovanissima e bellissima, che viene invitata da un affascinante Richard Gere a sputare la gomma. Una gomma da sputare, in un contesto decisamente meno sexy, appare anche nel secondo film della saga di “Jurassic Park”, non più in classifica ma comunque più che degno di essere menzionato: mentre cerca di mettere a posto la zampa rotta a un cucciolo di T-rex, la dottoressa Harding capisce di aver bisogno di qualcosa di resistente ma flessibile con cui fermare la steccatura improvvisata; chiede al fotografo Nick (che sta evidentemente ruminando accanto a lei) di sputare, allungandogli la mano, ma quello non capisce e lei è costretta a precisare, schifata, «la gomma».

Infine, un capolavoro: “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. Indimenticabile la scena in cui Jack Nicholson offre una gomma al Grande Capo, ritenuto sordo e muto. E il grande capo parla: «Grazie… Ah, alla frutta». «Disgraziato figlio di puttana Grande Capo!», e poi la risata e la domanda, «Che ci facciamo qui?» e l’idea di andarsene, mentre, seduti sulla panchina, i due masticano. A dimostrare che, come tutte le piccole cose, anche la gomma può essere presente nei momenti giocosi come in quelli più drammatici.

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Redazione Redazione Eventi e News