Uccide la sorella 23enne, videochiama la madre e poi avvisa i carabinieri: la tragedia familiare a Nola

Non soltanto ha ucciso la sorella: prima che arrivassero soccorsi e forze dell’ordine, ha videochiamato la madre e le ha mostrato il corpo della figlia esanime. Successivamente ha fatto scattare lui stesso l’allarme: “Venite, ho ammazzato mia sorella”. È successo a Nola, in provincia di Napoli, una tragedia familiare che racconta un disagio più profondo. Sul posto erano intervenuti i carabinieri della compagnia di Nola e il 118. Il ragazzo, V. R., era stato arrestato in flagranza di reato per omicidio.

Si è consumato in un’abitazione in via San Paolo Bel Sito. La vittima, N. R., aveva 23 anni. L’allarme è scattato nel primo pomeriggio di ieri, quando al 112 era arrivata una chiamata: un uomo diceva di aver ucciso la sorella a coltellate. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, hanno trovato il ragazzo che ha confermato di esser stato lui a uccidere la ragazza, avrebbe parlato di un “raptus di follia”. Non ha avuto scampo. È stata uccisa con diversi fendenti al corpo, almeno una ventina.

Sul corpo della 23enne è stata disposta l’autopsia. Il 25enne invece sarà trasferito in carcere, in attesa dell’interrogatorio. Secondo quanto emerso, entrambi i ragazzi erano disoccupati, erano in cura presso un centro di salute mentale: alcuni vicini di casa hanno raccontato al Tg1 di frequenti litigi. I fratelli vivevano con la madre, che non era in casa durante l’accoltellamento.

I fratelli avevano perso il padre anni fa. I servizi sociali erano stati attivati per iniziativa della Procura di Nola dopo uno dei tanti litigi finito con l’intervento delle forze dell’ordine. Il 25enne sembra avesse recentemente accettato di essere preso in carico da reparto di psichiatria. L’arma utilizzata nel delitto sarebbe un coltello da cucina ritrovato dai militari sul posto. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Nola, coordinati dalla Procura nolana.