Ucciso in macchina con gli amici, 15enne si costituisce e confessa: Marco Pio Salomone ucciso con un colpo in fronte
È minorenne, ha soltanto 15 anni, il ragazzino che si è costituito ed è stato fermato dalla Polizia di Stato con l’accusa di omicidio aggravato in relazione all’uccisione di Marco Pio Salomone nelle prime ore sabato mattina, 22 novembre, nel quartiere Arenaccia a Napoli. Le indagini sono condotte dalla Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Napoli e sono state coordinate inizialmente dalla Procura – Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e dalla Procura per i Minorenni di Napoli.
L’omicidio si è consumato in via Generale Francesco Pinto, nei pressi di una sala giochi. Salomone era in auto con tre amici, era all’incirca l’una e mezza della notte tra venerdì e sabato scorsi. Aveva precedenti di polizia per spaccio. Un solo colpo di pistola, alla fronte. La vittima è stata portata in ospedale dagli amici. I medici avevano giudicato non operabili le ferite, troppo gravi le condizioni del ragazzo. È morto dopo alcune ore, alta tensione sul posto dove si era radunata una folla di parenti e amici.
Il ragazzino fermato è accusato di porto e detenzione illegali di arma da fuoco. Si è costituito nella mattina di domenica 23 novembre, accompagnato dalla madre e dall’avvocato di fiducia. Gli agenti avevano già stretto il cerchio attorno al minore che intanto si era reso irreperibile. È stato ascoltato per l’intera giornata dagli investigatori della Mobile, è stato accompagnato in serata al Centro di giustizia minorile ai Colli Aminei. Avrebbe confessato durante l’udienza di convalida del fermo. Al momento non si esclude alcuna pista, dalle questioni personali all’agguato pianificato.
La procura dovrebbe chiedere oggi la convalida del fermo. Al momento gli investigatori non hanno rivelato alcun dettaglio sul movente dell’omicidio: secondo quanto riporta ANSA, tuttavia, i due si conoscevano. Sulla vicenda le parole all’agenzia di don Luigi Merola, prete animatore della fondazione “A voce d’e creature” che ha sede nello stesso quartiere dell’omicidio: “Minori e giovani appena maggiorenni si muovono in bande, consapevoli del fatto che il controllo delle forze dell’ordine è spesso insufficiente: sono loro a sentirsi i padroni delle strade, portando con sé armi e coltelli. Per questo ho più volte chiesto una maggiore presenza delle volanti nel quartiere Arenaccia, e in particolare nelle zone in cui si trovano le sale scommesse, che richiedono un’attenzione ancora più alta”.
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